IL VALORE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA
updated 01/06/2007

L'Associazione Crisalide Azione Trans Onlus non dimentica, anzi vuole ricordare e celebrare, l'importante circostanza che se oggi non siamo una monarchia lo dobbiamo a quanti si sono espressi favorevolmente per la REPUBBLICA 61anni or sono; precisamente il 2 e 3 giugno 1946 al Referendum tra Monarchia e Repubblica. Non vogliamo minimamente pensare a come sarebbe stata oggi l'Italia sotto la Monarchia, quale vita avremmo avuto tutt* noi ... se avesse prevalso un'altra volontà. Il suffragio fu universale, votarono anche le donne (cosa non da poco). La partecipazione all'evento fu massiccia quasi il 90% degli aventi diritto (dato non trascurabile se leggiamo le percentuali di quanti oggi vanno a votare - sintomo di un evidente disamoramento per la politica ed una sfiducia nelle Istituzioni).
Poi la Costituente, la promulgazione della nostra Carta Costituzionale approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre del 1947, promulgata dal Capo provvisorio dello Stato il 27 dicembre 1947 (G.U. n. 298 del 27 dicembre 1947 -Edizione straordinaria).In vigore dal 1° gennaio 1948. Un nuovo progetto di vita sociale, per tutt*, dove anche noi ci sentiamo e vogliamo essere protagonisti. Quest'anno si festeggerà il 60° compleanno della nostra Magna Carta.
Cinquant'anni or sono, in data 27 dicembre 1957, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in occasione del suo intervento davanti alle camere riunite in seduta comune per il decennale dalla promulgazione della Costituzione, disse:  
"... La Costituzione della Repubblica pone dei presupposti e delle premesse. Attuarne i principi, perfezionare le strutture nelle quali essa tende ad articolare l'organizzazione dello Stato, cooperare a che le norme si traducano sempre meglio in regole di coscienza e di condotta, anziché di conformistico ossequio, è il compito che sta dinanzi a tutti noi; ed io sento, in un giorno come questo di ricordarlo a tutti gli Italiani. Se nell'anno che sta per sorgere saranno realizzati - come è da auspicare - ulteriori passi su questa via, il Parlamento avrà ancora una volta bene meritato della fiducia della Nazione, ed i cittadini avranno confermato le doti di civismo e di devozione al bene comune, che nei momenti più decisivi hanno presidiato la libertà ed il progresso della patria nostra". (fonte: "Il cittadino, la società, lo stato" di G. Strata e C. Giove ed. Petrini Torino 1971 - XVIII edizione)
Le parole "cooperare a che le norme si traducano sempre meglio in regole di coscienza e di condotta, anziché di conformistico ossequio, è il compito che sta dinanzi a tutti noi" offrono la misura del come-vivere-sociale; solo attraverso un cambiamento culturale generale saremo in grado di dare attuazione (come cittadin*) a tutti i principi fondamentali enunciati nella nostra Carta Costituzionale; principi fondamentali che interessano tutt* noi.
 
Per Crisalide Azione Trans Onlus
Federica Pezzoli - Crisalide&Diritti - Ufficio Legale Nazionale Crisalide AzioneTrans

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