IL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE (CIO) DECIDE:
LE PERSONE TRANSESSUALI SARANNO AMMESSE AI GIOCHI OLIMPICI IN FUTURO

Michelle Dumaresq campionessa transessuale canadese di Mountain Bike

Parinya Kiatbusaba campionessa transessuale tailandese di kickboxing

LONDRA - Tutti gli atleti che hanno subito degli interventi chirurgici per cambiare sesso avranno il diritto a partecipare ai giochi olimpici. E' una delle nuove regole che saranno adottate dal Comitato Internazionale Olimpico (Cio). Alcuni esperti medici del Cio si sono riuniti in Svizzera il mese scorso per discutere del caso e dovranno annunciare la loro decisone nelle prossime settimane. "Non ci saranno discriminazioni - è quanto ha dichiarato il direttore medico del Cio Patrick Schamasch all'Associated Press - Il Cio rispetterà i diritti dell'uomo".

I dettagli della nuova regolamentazione non sono ancora stati svelati ma Schamasch ha precisato che gli atleti transessuali non potranno partecipare ai Giochi immediatamente dopo aver subito l'intervento chirurgico. "Ci dovrà essere un periodo di non idoneità - ha dichiarato Schamasch - Una volta che certe condizioni si verificheranno l'atleta potrà concorrere con gli atleti del suo nuovo sesso". La durata di questo periodo di inibizione non è stata ancora determinata.

Ma Schamash spiega che i medici responsabili del caso vogliono assicurasi della effettiva scomparsa di tutti gli effetti secondari causati dalla terapia ormonale prima di dare la possibilità agli atleti di partecipare a competizioni sportive. Non è certo che gli atleti transessuali potranno partecipare già alle Olimpiadi di Atene ma molte federazioni internazionali si sono appellate al Cio per chiedere consigli in materia.

Alcuni esperti obiettano che i transessuali uomini divenuti donne potrebbero essere avvantaggiati fisicamente in rapporto alle altre donne. I medici negano tale possibilità considerando che il livello di testosterone e di massa muscolare diminuisce in seguito ai trattamenti ormonali e all'operazione.
Fonte Gay.it 14 novembre 2003

CIO: i transessuali ai Giochi Olimpici 14/11/2003 14:41.04

Storica decisione del Comitato Olimpico in merito

Rivoluzione nel mondo olimpico: il Cio ha deciso di ammettere alle competizioni anche gli atleti che hanno cambiato sesso. " Non ci saranno discriminazioni - ha detto il direttore medico del Comitato Olimpico Interanazionale Patrick Schamasch - Rispetteremo i diritti umani. Pensiamo che, passato un certo periodo dall`operazione, quando gli effetti delle terapie ormonali non ci sono più, l`atleta possa essere amesso alle competizioni ".

Dunque una decisione a suo modo storica, indice di apertura ed adattamento ai tempi che corrono. Il meeting tenutosi in Svezia il mese scorso ha tolto anche gli ultimi dubbi sulla questione, che diverrà ufficiale nei prossimi mesi. I dettagli sono ancora allo studio, ma la decisione di base è stata presa: " L`intenzione è di fissare un periodo in cui non potranno gareggiare - ha proseguito Schamasch - Quindi, quando determinate condizioni saranno soddisfatte, potranno essere ammessi alle competizioni con il nuovo sesso ".

Non si sa ancora se questa "apertura" sarà sfruttata da qualche atleta, ma è certo invece che alcune federazioni internazionali hanno già richiesto informazioni. La decisione riguarderà sia gli uomini che diventano donna che viceversa, e pare anche venire a cadere, per i medici, l`obiezione secondo cui i transessuali donna sono muscolarmente più forti delle atlete. Il cambio di sesso e le terapie ormonali produrrebbero anche una diminuzione della massa muscolare.

La storica decisione del Cio mette quindi la parola fine ad ogni tipo di polemica ed illazione sui profili ormonali sorta in passato sugli atleti che partecipano ai Giochi Olimpici. Il dibattito fu aperto quando si verificò che non tutte le donne hanno una configurazione ormonale standard, e che ci sono casi di persone che hanno ambigue situazioni ginecologiche. Il caso più famoso fu quello di Renee Richards, al secolo Richard Raskin, che giocò nel circuito di tennis femminile negli anni `70.

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