BOZZA DI INTERVENTO PREPARATO DA MIRELLA IZZO E DA MONICA ROMANO ALLA MANIFESTAZIONE “TUTTI IN PACS”
INTERVENTO IN PIAZZA DI MONICA ROMANO

 

Crisalide AzioneTrans ha aderito all'ultimo momento a questa manifestazione, pur essendo una delle associazioni maggiormente rappresentative della parte transgender e transessuale del movimento GLBT. Lo ha fatto non per lentezze burocratiche ovviamente, ma perché alcune cose non ci convincevano e quindi le abbiamo volute discutere fino all'ultimo momento possibile con gli organizzatori. I motivi che per un certo periodo ci hanno visti su posizioni lontane erano dovuti fondamentalmente ad una diversità di “accenti”. Accenti però fondamentali perché una o due manifestazioni potessero diventare o fini a se stesse o l'inizio di un nuovo percorso, di un nuovo movimento. Se qui a Roma e a Milano dovessero passare solo le questioni Pacs e tutela della legge 194… beh allora faremo davvero poca strada e fra pochi giorni ci disperderemmo nei nostri “particolarismi” in un “riflusso” che metterebbe a rischio tutto il lavoro fatto e che rischierebbe di farci perdere di vista un'analisi più ampia del rischio che stiamo vivendo. Il rischio di:

- Un'Italia vassalla del Vaticano (e non ci riferiamo ai cattolici in genere ma alle loro gerarchie)

- Un'Italia ultima in Europa nella tutela dei diritti dei soggetti più deboli, o meglio - come preferiamo dire noi - dei soggetti “resi più deboli” da regole, leggi, ostracismi, discriminazioni, stigma sociale, quasi sempre ingiustificati e motivati da idee oscurantiste e neocon, teocon e…. aggiungiamo “neomedioevali”.

Ma come ogni accordo raggiunto dopo un dialogo intenso e approfondito ed anche “sofferto” -  quando infine ci si arriva  allora vuol dire che è davvero convinto, sincero, leale. E Crisalide è in questa piazza ed anche a Milano assolutamente convinta, oggi, di quanto siano addirittura essenziali entrambe le iniziative. Manifestazioni che devono essere però soltanto un “preludio”. Il preludio, il “codice genetico” su cui fondare in Italia un vasto movimento trasversale che raggiunga due obbiettivi fondamentali per un futuro di “primavera” del nostro paese: “Stato Laico” e tutela e promozione dei “Diritti Civili”. Di tutti, di chiunque e specialmente di chi ne è più carente.

 

Crisalide non è oggi qui a Roma solo per i Pacs, né a Milano solo per il diritto all'autodeterminazione della donna e del suo corpo. Sarebbe troppo facile e soprattutto troppo povero di contenuti un tale “spreco” di energie di così tanta parte della “società civile”, oggi in piazza qui e a Milano.

Crisalide vuole, nelle sue modeste forze, ma vivaci intelligenze, essere uno dei motori propulsori di una nuova idea del vivere civile insieme.

La nostra Associazione tutela e promuove per statuto i diritti delle persone transessuali e transgender, persone fra le più osteggiate da pregiudizi e stigma sociale (trovare lavoro in percorso di transizione con documenti divergenti dal proprio aspetto e dal proprio ruolo di genere è impresa non ardua, ma quasi impossibile). Ma non basta, non basterà mai se i nostri obbiettivi non faranno parte di un movimento culturale più ampio che voglia riscrivere un nuovo concetto di vivere insieme.

 

Come trans siamo in piazza e vogliamo proporci come soggetto culturale e politico utile alla comprensione fra “uomini” e “donne”, comprensione fra i sessi e contro ogni pregiudizio. Rappresentiamo un “ponte” che mettiamo a disposizione di questo movimento. Ma come cittadine e cittadini siamo qui per respirare insieme a tutti voi un'aria nuova per nuovi diritti!

 

Allora siamo qui perché in Italia le unioni d'amore siano tutte parimenti rispettate anche dalla legge oltre che dal “costume”. Siamo a Milano in sostegno alle donne fertili per la difesa al diritto di autodeterminazione del proprio corpo…

Ma siamo qui con pari determinazione anche perché:

  • Venga abrogata al più presto la legge 40 sulla procreazione assistita che oltre a privare ancora una volta la proprietà del corpo femminile, blocca la ricerca per milioni di persone sicuramente vive e sicuramente sofferenti, in nome di una presunta vita quali sono le cellule staminali embrionali.
  • (Siamo qui anche perché) venga al più presto istituita in Italia una seria legge antidiscriminazione che contempli anche l'identità di genere (la transessualità) e l'orientamento sessuale (l'omosessualità) fra i motivi di divieto di discriminazione, in linea con le pronunce del Parlamento Europeo e delle Sentenze delle Corti Europee.
  • (Siamo qui anche perché) venga emanata una “circolare autentica” sulla legge 164 (che regola il cosiddetto “cambio di sesso”), che non preveda l'obbligo di interventi demolitivi e ricostruttivi sui genitali, così come avviene nel paese del moderato Blair e sta per avvenire in Spagna e in Germania e così come peraltro è scritto nel capitolato di legge italiano se non venisse interpretato dalla giurisprudenza in senso punitivo per le persone trans.
  • (Siamo qui anche perché) venga immediatamente concesso il diritto di Asilo per le persone transessuali, transgender, omosessuali nei cui paesi di origine queste condizioni siano o ritenute ufficialmente illegali, o in cui vengano tollerati dallo stato gli “squadroni della morte” che ci ammazzano a frotte!
  • (Siamo qui anche perché) vengano estesi ufficialmente i diritti derivanti dalla legge anti-trafficking sulla prostituzione alle transessuali extracomunitarie costrette al marciapiede
  • Siamo qui affinché Il Ministero della Salute cessi di fare “orecchie da mercante” rispetto alle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui l'Italia fa parte e contribuisce a mantenere, includendo TUTTE le patologie riconosciute dalla stessa OMS. Cosa che – lo vogliamo dire - oggi non avviene per decine di patologie per le quali il Ministero non si fa carico in alcun modo e non ne riconosce il grado di invalidità e handicap che determinano.
  • Siamo qui anche per il diritto alla dignità umana nel nascere e nel morire. Per il diritto al testamento biologico e contro accanimenti terapeutici contrari alla volontà della persona.
  • Siamo qui anche per Il diritto al libero movimento degli uomini, ancor prima che delle merci ed il diritto a non morire di fame ovunque nel mondo, per non obbligare a “muoversi” anche a chi non lo desidera. Per non vedere più certi “Centri di Accoglienza Temporanei” per gli Extracomunitari con un'igiene ed un rispetto alla condizione umana indegno di un paese anche poco civile
  • (Siamo qui anche) per le massime garanzie al diritto alle libertà spirituali ed alla netta separazione fra Stato e chiese.

Siamo qui felici di esserci, con la speranza che questa giornata rappresenti una data storica per una nuova Italia: LAICA e CIVILE.

Per un nuovo “rinascimento” culturale, sociale e politico che valorizzi le differenze. Si, differenze e non “diversità” (diversi da cosa, da quale “norma”, da chi?)

 

Genova 11 Gennaio 2005

 

Mirella Izzo

Presidente Nazionale Crisalide-AzioneTransonlus.