Gentile redazione di Striscia la notizia,

 

sebbene l'intestazione possa trarre in inganno, questa non è assolutamente una lettera di complimenti. Scrivo a proposito dell'indecente, offensivo e presunto sondaggio proposto nella Vostra trasmissione riguardo al votare chi, fra le concorrenti del Grande Fratello, potrebbe essere la ragazza transessuale. Inoltre, come se non fosse abbastanza, sul Vostro sito internet, questa inchiesta viene corredata da un ignobile articolo, pieno di ingiurie, che riguardano la transessualità, luoghi comuni tipici da barzellette caserecce di cui francamente si potrebbe fare a meno, in cui un fenomeno psico-corporeo di gran complessità diventa un fenomeno folkloristico senza alcun attaccamento alla realtà vera.

Ora, lasciando per il momento da parte il discorso riguardo alla libera volontà e interpretazione del proprio corpo e della propria identità, quello da Voi proposto è, ripeto, qualcosa di estremamente infamante, perché non solo mira a diffamare qualunque tipo di autodeterminazione, ma anche perché tende a mettere il piede dentro ad un diritto, e dovere, sancito dalla Costituzione, vale a dire la difesa della Privacy. Infatti, se la presunta concorrente ha deciso di presentarsi ai telespettatori italiani esclusivamente nella propria identità femminile, senza perciò voler dire nulla sul suo passato, Voi non avete alcuna autorità nell'incitare le persone a dire la propria opinione su tale argomento. Difatti, se gli organizzatori del Grande Fratello non hanno avuto problemi al riguardo, facendo presentare la ragazza non col nome anagrafico, la Vostra istituzione del voto mediatico è assolutamente priva di ogni ragione, e completamente irrispettosa nei confronti della giovane, un comportamento che, non solo porta ad una fuoriuscita dal concetto di satira per cadere nel cattivo gusto, da Voi stessi criticato per giunta, ma diventa anche strumento di manipolazione delle coscienze, istigante all'intolleranza.

Precisamente, la volontà di far dipingere attorno ad una persona una data caratteristica a tutti i costi, non diventa più un'opinione, ma si trasforma in razzismo puro e semplice: si prende la ragazza, la si isola dal contesto generale e la si fustiga con ingiurie di vario tipo, le quali cadono naturalmente su tutta la comunità transessuale, perché queste offese sono generali, e colpiscono tutti. E dalla risata che Voi credete ipocritamente spiritosa e ingenua, si passa alla violenza quotidiana. Lunedì 30 gennaio è stata uccisa una ragazza transessuale in maniera atroce, e quest'episodio, purtroppo, non è di certo isolato.

E questo, mi sembra da parte Vostra, un notevole atto di contraddizione: Vi elevate a “Difensori della libertà”, a “paladini della giustizia”, Vi glorificate nel denunciare soprusi e Vi vantate delle operazioni anti-truffe, senza accorgervi che scartate dalla vostra “Giurisdizione”, persone che devono assolutamente essere tutelate, ossia le/i transessuali. Se con l'idea di perfezione non entriamo, è allora giusto non essere vigilati? Il pensiero comune ghettizza questa parte di realtà anzi, è inquadrata con lenti create apposta per distorcere la vista. Quindi, la Vostra trasmissione, quale “fanteria” di quella parte di popolazione che crede alla loro cieca ma infallibile verità, si propugna di urlare ai venti i classici luoghi comuni sotto forma di umorismo di bassa lega quasi come se non fosse un diritto, ma un dovere, perché spinti da quel pugno di cifre chiamato auditel. Ma quel numero non è il mondo, né un pensiero, né tantomeno una giustificazione. Il Silenzio assenso qui non vale perché, se mi è permesso dirlo, la Vostra è in primis, un'attività di informazione, e si sa, questa, se naturalmente fatta bene e con criterio, non si ferma all'imprecisa e insensibile superficie, ma va a fondo, indaga, scruta, quasi ossessionata, perché vuole andare a fondo, alla pura e molteplice verità esistente. Artaud spiegò questo bisogno con il termine Crudeltà, ma la Vostra diventa allora ingiustizia e ipocrisia, perché se la possibilità di diffondere informazioni diventa un altro espediente populistico di divagare attorno alle stesse concezioni unilaterali e chiuse, allora non è nient'altro che un tentativo di imitazione di certi esponenti, politici e non dalla dubbia fama, che Voi stessi criticate, perché ingannano.

E questo pensiero di fondo va contro perfino uno dei capisaldi della logica, cioè il principio di non contraddizione. Una cosa non può essere una e il suo contrario, e questa che ora è verità universale viene smantellata dall'inutilità del Vostro programma, che da una parte fa finta di smascherare imbrogli, dimenticandosi che queste truffe sono in Italia all'ordine del giorno e che sono una tradizione ormai millenaria, e da una parte inganna perché diffonde informazioni non vere, false. E questo diventa per Voi uno scopo, e allora non si può che parlare di un nulla disumano.

E, ricollegandoci all'episodio della ragazza transessuale, il fatto di volerla a tutti i costi offenderla non perché appunto trans ma perché tale secondo il vostro morboso ed erroneo senso di transessualità, diventa anche una provocazione al comune senso del dovere di informare. In questo caso, un tema delicato e complesso come il transessualismo, diventa una semplice rappresentazione circense, non portando rispetto alcuno verso tutte le sofferenze e i soprusi quotidiani, e non occasionali.

Quindi, io spero vivamente che annulliate quell'assurdo sondaggio, e che facciate pubbliche scuse dinanzi ai vostri spettatori, truffati da chi si era prefisso il compito di “Proteggerli”.

Cordiali saluti

Milena Argento
Milano, 3 febbraio 2006