"Io, Luxuria,
l'otto marzo, il passato, il presente e le prospettive del futuro"
un approfondimento che spazia dai rapporti personali,
alle relazioni politiche fra la nostra idea di associazionismo
e l'idea di politica dell'on. Luxuria. Considerazioni sulle prossime
elezioni
Era
da tanto tempo che io e Vladi (l'on. Luxuria) avevamo
in mente di conoscerci personalmente in modo più approfondito
di quanto fosse avvenuto in precedenza nei saluti veloci di un
Pride. Lo era perché fin dai primi mesi dopo la sua elezione
in Parlamento abbiamo lavorato insieme per molte cose. Una su
tutte, il progetto di legge sulla "qualità di vita
delle persone transgenere" che prevedeva - fra tante altre
cose - la possibilità di cambiare "sesso"
sui documenti anche senza interventi chirurgici, oggi coatti.
Prevedeva anche che tale procedimento fosse amministrativo e non
più giudiziario (salvo l'autorizzazione agli interventi
chirurgici che necessitano - a causa di altre leggi - di una sorta
di deroga al reato di mutilazione). Non solo questo ovviamente.
Il pdl Luxuria è frutto di una sintesi effettuata in piena
autonomia da lei stessa, su un testo che le avevo proposto. Un
testo più ampio e che prevedeva anche disposizioni sulle
persone intersessuate e il riconoscimento di un risarcimento alle
persone transgender vissute prima dell'approvazione della legge
164/82, che hanno subito trattamenti ben oltre i minimi previsti
dalla Dichiarazione Universale sui diritti umani.
Alcuni capitoli di quel mio progetto sono stati necessariamente
tagliati. Avevano costi per lo Stato che avrebbero reso il suo
"passaggio" ancora più impervio di quanto comunque
già non fosse con un parlamento "impestato" da
deputati dipendenti direttamente dal Vaticano e dai suoi violenti
attacchi alla nostra condizione.
Ciononostante qualche chance ci sarebbe pur stata se
non fosse caduto il governo. Forse quel testo sarebbe stato emendato
in peggio, forse però qualcosa di meglio della 164/82 sarebbe
emerso... Del resto il "futuribile" è esercizio
mentale piuttosto inutile. Il Governo è caduto. Il pdl
con esso.
Per il pdl ed altre ragioni che esporrò, in parte, tra
poco, mi sento di invitare questa volta a votare Luxuria. Questa
volta più che mai, in quanto seconda di lista in Sicilia.
Donne siciliane... sappiate che in Luxuria avete una alleata sincera
e vera e che proprio il fatto di essersi conquistata con unghie
e denti la condizione di donna, ha particolarmente a cuore tutte
le questioni che riguardano i vostri, i nostri diritti. Perché
dico "questa volta"? Perché in passato non lo
feci questo invito (se non in seconda battuta) e so di avere commesso
un errore, pur con qualche giustificazione in merito a come avvenne
la sua candidatura.
Ritengo di dover raccontare il rapporto umano e politico (soprattutto
il secondo se visto in termini di tempo speso) tra me e "Vladi"
perché è stato l'origine di un "sacco di
cose", alcune belle, altre, purtroppo, deprimenti.
Fra tutte le cose deprimenti, la peggiore è stata la reazione
di TUTTE le altre Ass.ni transgender italiane, riunite sotto il
nome di "Coordinamento Trans Silvia Rivera" (pace alla
tua anima Silvia... rimarrà sempre nei miei ricordi la
serata, la notte ed il mattino della sera del World Pride a Roma
a discutere insieme in casa di Helena e con la tua compagna e
il mio compagno transgender di allora, nonché co-fondatore
di Crisalide, Matteo Manetti). Si perché dopo mesi che
Vladi aveva chiesto alle Ass.ni di portare dei contributi per
il pdl che intendeva scrivvere e dopo mesi di silenzio e dopo
che casualmente venni a sapere di questa situazione parlando al
telefono con lei e mi offrii quindi io di aiutarla con le mie
piccole o grandi competenze, si scatenò la furia generale
di chi non sa fare ma non vuole che altri facciano. Una riunione
del Coordinamento vide interventi che volevano rifiutare il pdl
di Luxuria senza neppure leggerlo a causa del fatto che si era
rivolta a me senza "l'autorizzazione del Coordinamento"
(sic!) e che io mi sarei esposta per carrierismo o chissà
quali altri privilegi (in realtà ho solo riempito un vuoto
di capacità elaborativa dell'intellighentia associazionistica
trans). Anche Luxuria ebbe le sue pesanti critiche perché
non avrebbe consultato il Coordinamento su chi doveva essere demandato
a collaborare con lei. In realtà Luxuria aveva chiesto
da mesi al Coordinamento documenti e proposte che non arrivarono
mai. Quando Luxuria si lamentò con me del fatto, solo in
quel momento mi offrii. Ma ad una condizione: che il mio nome
non dovesse mai uscire fuori all'interno del "Gotha"
associativo trans. Conoscevo "le mie pollastre"
e prevedevo cosa sarebbe successo. Infatti poi il mio nome venne
fuori (non da me, non da Luxuria ma da una persona che sapeva
interna alla di allora Crisalide) e quanto prevedevo accadde puntualmente.
Forse peggio di quanto mi aspettassi, ma accadde (anche se i verbali
furono poi ripuliti da questi eccessi, ma non totalmente).
E' buffa la vita. Io fui forse l'unica presidente di Associazioni
Trans italiane a NON dare la mia preferenza a Luxuria quando si
presentò candidata.
Ritenevo che Rifondazione Comunista si fosse comportata male dopo
che Bertinotti aveva scritto che l'Associazionismo Transgender
(e gay e lesbico) doveva essere protagonista anche nelle liste
del suo partito. Ritenevo che Luxuria da troppi anni si era allontanata
dall'associazionismo di "base", dal contatto con le
tante diverse realtà transgender (non solo quelle della
Mucca Assassina)... Insomma la ritenevo più un "personaggio"
che una trans in grado di dare un contributo alla nostra fame
di diritti. Fu eletta e da quel giorno presi atto delle cose.
Ebbi un primo abboccamento con lei e nel giro di poco tempo modificai
drasticamente le mie idee. Certo era pur vero che non era aggiornatissima
sulle nostre istanze, ma aveva due qualità piuttosto rare
sia in ambito "dirigenziale" dell'Associazionismo LGBT,
sia in ambito politico che sopperivano più che egregiamente
a questo "problema" : umiltà e voglia di prepararsi
al meglio.
Fu così, che già prima della questione pdl, io mi
resi disponibile a fornirle tutto il materiale che la di allora
Crisalide aveva acquisito come conoscenze, istanze ecc.. Lei ne
fu felice e non solo. Lesse e imparò le questioni sulle
quali non era più aggiornata ad una velocità incredibile.
Sia chiaro... Vladi pensa con la sua testa... Semplicemente le
mancavano alcuni dati. La gestione degli stessi è stata
poi sua, integrata alle sue conoscenze e capacità. Il mio
ruolo è stato quello di supporto informativo. Nient'altro...
(scherzosamente mi ha definita la sua Wikipedia transgender) almeno
fino al pdl dove ho avuto un ruolo più propositivo (ma
comunque sempre con la sua ultima parola e l'ultimissima dell'Ufficio
Legale del suo partito).
Per me Luxuria è stata una delle più belle sorprese
che ho ricevuto nei miei anni di militanza. Anni in cui ho avuto
forse più delusioni che entusiasmi, rispetto a tanta "dirigenza"
trans. Da lei non ho ricevuto né soldi, né altro
tipo di "pagamento". Nessuna contrattazione di vantaggi
per me o per l'Associazione. Nessuna "candidatura" o
ruolo nel partito (almeno fino ad oggi e per mutua e reciproca
convinzione). Enttrambe abbiamo collaborato senza altri fini che
non riguardassero il miglioramento della qualità di vita
delle persone trans. Tutto questo lavoro e consultazione reciproche
è avvenuto per email o per telefono. Da qui è nato
il reciproco desiderio di guardarci in faccia, di parlare "tete
a tete" (tette a tette, se preferite!).
7
marzo 2008: da sx a dx: Mirella Izzo, Vladimir Luxuria,
Chiara Masini |
Tornando
al resoconto, questo incontro tanto atteso è finalmente
accaduto il 7 marzo e poi si è replicato l'8 marzo per
la "celebrazione mondiale sui diritti delle donne" nota
ai più e al sistema industriale come "festa della
donna".
Una cena di finanziamento avvenuta dentro una sede di Rifondazione
Comunista il sette sera, è stata la prima occasione per
"sentire" quel che prima erano opinioni o pensieri.
Una serata per me e la mia compagna Chiara molto piacevole. La
sede era ovviamente piena di molta eterogenea gente. Molti comunisti
di "vecchio stampo" che erano anni che io non vedevo
dopo i "cambiamenti" del PCI e delle sue mutazioni successive
in PDS, DS ed infine "Democratici". Molte bandiere rosse
con le insegne delle sedi del PCI. Molte persone anche anziane.
Il fatto che più mi ha colpita al cuore è stato
vedere queste persone educate nel passato sicuramente alla totale
incomprensione verso i Diritti Civili di minoranze come la nostra,
avvicinarsi a Luxuria, darle la mano, complimentarsi per il suo
lavoro, chiederle una "foto ricordo". Non solo... essendo
state, io e Chiara, invitate da Luxuria, analogo atteggiamento
abbiamo ricevuto anche noi... Ed anche i nostri piccoli contatti
affettivi (qualche bacio in bocca) è passato nella totale
accettazione di queste persone che parlavano in genovese stretto:
fra loro molti operai, portuali e operaie e casalinghe. Categorie
che fino ad una decina d'anni fa erano ben poco sensibili alle
"diversità" in ambito sessuale, arricchite da
questa rivoluzione culturale. L'apertura mentale di queste persone,
abituate da decenni alla lotta per altri diritti, è stata
una piacevolissima esperienza. Verificare quanto sia stato tutto
sommato facile per loro comprendere che i diritti sono o tutti
o nessuno, mi ha fatto pensare molto. Molto anche alla chiusura
mentale di altre fasce di popolazione: dell'intellighetia, degli
intellettuali, dei giornalisti (con qualche rara eccezione), dei
politici. Emozionante esperienza. Cose che magari potevo intuire,
sapendo quanto Luxuria è amata fra la base del suo partito,
ma che a vederle e "respirarle" ha fatto tutto un altro
effetto.
Il Giorno dopo, di pomeriggio, al Museo di Sant'Agostino, un importante
dibattito organizzato dall'Associazione "Usciamo dal Silenzio".
L'otto marzo a parlare di prostituzione. Un atto tanto coraggioso
quanto ignorato dai media locali, nonostante la presenza di un
onorevole del nostro Parlamento.
Anche in questa circostanza ho avuto modo di sentire quel che
da un po' avevo capito intellettualmente. Il pubblico era davvero
tanto per la capienza della sala. Sicuramente più di cento
persone. Quasi (ma non) tutte donne di ogni età e ceto.
Molte femministe storiche e nuove, molte lesbiche. Dopo l'interessante
intervento della Sociologa E. Abbatecola, dell'Università
di Genova è stata la volta di Luxuria. Il suo intervento
è stato un qualcosa che probabilmente anche solo 5 anni
fa sarebbe stato vissuto con molta diffidenza dal pubblico in
gran parte femminile a causa del fatto che avrebbe avuto difficoltà
a riconoscere in lei una donna come loro, nella sostanza. Un lungo
excursus storico sulle violenze contro le donne, fatti e commenti
sulla deprivazione di diritti delle donne nel mondo. E ovviamente
poi anche il tema della prostituzione. Più volte è
stata interrotta da applausi a scena aperta e soprattutto la sensazione
che il pubblico femminile non percepisse la minima distanza fra
lei, transgender, e loro, donne nate tali. Forse proprio a causa
di questa bella novità che però si manifestava verso
una persona nota, in qualche modo famosa, e a causa del tempo
a disposizione per la sala che scarseggiava, il mio intervento
(tagliato del 90% per dare spazio ad altre persone rispetto agli
appunti che avevo preso) si è fondamentalmente basato sui
temi che a me stanno più a cuore. Ho scelto di non parlare
dell'epifenomeno prostituzione (sul quale peraltro avrei avuto
da dire), ma delle origini che a mio parere hanno determinato
tutte le discriminazioni contro le donne: il maschilismo, la cultura
maschilista.
L'intervento di Mirella Izzo |
E mi sono soffermata sul rischio di un maschilismo inconsapevole
introiettato da parte di una certa quantità di donne "vendute"
inconsapevolmente (o per stato di necessità.. si deve pur
mangiare) alle logiche di una economia scritta al maschile e quindi
assorbite ai valori della concorrenza e dell'emarginazione, del
denaro come metro di valutazione del valore di una persona, rispetto
al valore dell'inclusione e del "taking care", che appartengono
storicamente, culturalmente e forse anche fisicamente, alle donne.
nfine mi sono permessa di appellarmi affinché tutte le
donne presenti comprendessero l'importanza dell'apporto transgender
(specie MtF, ma non solo) alle cause della donna. Proprio le nostre
"differenze" sono un patrimonio strategico a disposizione
del movimento femminista ed anche lesbico. Non sia solo la pur
bravissima Luxuria ad essere considerata "pari", ma
che cadano tanti separatismi ancora presenti sia in ambito femminista,
sia in quello lesbico, verso le persone come me e Luxuria. Noi
siamo una risorsa e non spie maschili. Semmai lo siamo state quando
vivevamo, costrette dalla biologia, a vivere da "maschi"
fra "maschi". Là siamo state, nostro malgrado,
agenti femminili in "copertura" e la copertura era l'apparenza
maschile dei nostri corpi. Mentirei se non dicessi che anche il
mio intervento ha ricevuto molti applausi.
Un otto marzo delle donne, a Genova, in cui, forse per la prima
volta, l'apporto di donne transgender è stato trainante
nell'elaborazione del senso di questa giornata, del senso identitario
di donne.
Un enorme ringraziamento va anche alle donne associate in Usciamo
dal Silenzio che coraggiosamente hanno fatto una scelta che poche
altre avrebbero fatto, sia per il tema trattato, sia per la scelta
degli ospiti. Una bella esperienza di vita, un bel momento politico,
un bel ricordo da conservare nel cuore.
Mirella
Izzo
presidente AzioneTrans
Genova, 9 marzo 2008
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