Dipartimento Crisalide

ex Associazione Culturale Crisalide AzioneTrans

AZIONETRANS
IL PRIMO DOCUMENTO POLITICO ALL’ATTO DELLA COSTITUZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
Genova, 17 febbraio 2008
17 febbraio 2008

RACCOGLIERE L’EREDITA’
LE LINEE GUIDA DEGLI EREDI DI CRISALIDE

1) PREMESSA
Il documento che segue riprende in parte la struttura di quello presentato all’Assemblea Nazionale di Crisalide dello scorso anno.
Esso infatti contiene – almeno in parte – il cuore del pensiero rispetto alle prospettive che si vedevano davanti a Crisalide.
AzioneTrans si considera legittima erede di Crisalide e della sua politica fino al maggio 2006 e pertanto i riferimenti a Crisalide, contenuti nel testo, devono essere intesi come il fattore di continuità che il nuovo soggetto ritiene di avere, politicamente ed eticamente, con i principi fondanti di Crisalide. Entrambe le Associazioni, infatti si sono rifatte e si rifanno al Manifesto AzioneTrans in modo esplicito e scritto.

CRISALIDE E LA SUA STORIA*

AzioneTrans, raccoglie l’eredità di Crisalide AzioneTrans fino al maggio 2006, associazione che fu fondata da Mirella Izzo, Matteo Manetti e pochi altri nel 1999 e di cui la stessa è stata presidente fino al maggio 2006. L’associazione, negli anni, si è rivelata essere un laboratorio unico in Italia. La prima Associazione Transgender che - fin dalla nascita - fu paritaria nelle sue componenti direttive fra transgender da Maschio a Femmina e da Femmina a Maschio. La prima (ed unica, sostanzialmente ed economicamente) a credere nell’idea di Davide Tolu – che allora sembrava utopica - di dare vita al Coordinamento Nazionale Trans FtM. Un’idea che ha avuto un successo strepitoso. La linea di demarcazione è netta. Prima di Crisalide e del Coordinamento Trans FtM,, in Italia gli FtM “non esistevano”. Non avevano né rappresentanza, né un senso identitario comune. Nascosti dalla loro invisibilità fisica, cercavano solo di integrarsi al meglio come “neo uomini” nella società, rinnegando la propria storia, la propria biografia, il proprio passato, la propria dignità individuale di essere umano. Crisalide, raccogliendo ed accogliendo la “sfida” del Coordinamento, ha dato il via ad un contatto fra realtà MtF ed FtM. Si è imparato a lavorare insieme e scoperto di essere complementari e non opposti, sebbene i percorsi lo siano. Abbiamo scoperto quanto fosse facile, sgombrato il campo dai pregiudizi, integrarci, collaborare e persino volerci bene ed amarci.
Crisalide non è stata solo questo: per prima diede spazio espressivo e accoglienza alle transgender lesbiche ed ai transgender gay. Prima di Crisalide, essere lesbica o gay, per una persona transgender, era motivo di imbarazzo, di vergogna, di sentirsi sbagliate/i. Non una parola era mai stata spesa prima, per accogliere translesbiche e transgay, se non da una prima Arcitrans, che durò pochissimo tempo e di cui, proprio Crisalide, era stata una costola fondamentale, prima dello sfascio generale. Dare voce al translesbismo ha significato il consentire alle nuove generazioni trans e omosessuali, di anticipare la propria transizione di 10 o 20 anni, rispetto a quanto non accadeva prima, in un clima culturale negativo persino in altro associazionismo trans. Se ci si sentiva donne lesbiche, automaticamente ci si sentiva persone “sbagliate”, non aventi il diritto di sentirsi ed essere donna, a causa di una introiezione culturale secolare per la quale se sei donna devi essere attratta dagli uomini. Analogo processo avveniva per i trans FtM gay. Anche la medicina rifiutava una diagnosi per accedere alle terapie ormonali se ci si dichiarava lesbiche o gay in uno di quei colloqui, per noi obbligati, dove altri (psichiatri o psicologi) decidevano e decidono ancora, il nostro destino. Crisalide, con una presidente translesbica ed un vicepresidente transgay, aveva nel proprio DNA l’esigenza di rompere gli stereotipi fino ad allora imperanti. Fu ragione stessa della nostra fondazione spezzare il legame con la parola transessuale e conseguentemente diventammo la prima associazione italiana ad essere per statuto, ufficialmente transgender, ed inclusiva anche delle componenti translesbiche e transgay. Infine, Crisalide è stato il primo laboratorio di elaborazione, anche teorica, transfemminista e di un uomo rinnovato, inteso come uomo che rifiuta e rigetta volontariamente il maschilismo e i suoi condizionamenti. Transfemminista, attraverso le elaborazioni continue, sul sito dell’Associazione di “editoriali” che collegavano costantemente ogni evento transgender MtF ad una lettura dei fatti in chiave femminista. Dell’”Uomo Rinnovato”, attraverso l’elaborazione teorica dei trans FtM, riguardo un progetto di un nuovo modo di vivere il proprio maschile. Per questo lavoro, in Italia, prima o poi si dovrà rendere il giusto merito a Crisalide per il ruolo che ha svolto ed a persone come Davide Tolu e Matteo Manetti, senza i quali forse non esisterebbe neppure un inizio di comunità FtM in Italia e tantomeno elaborazioni antimaschiliste in seno ad una comunità di neo-uomini.
* il presente capitolo è tratto quasi integralmente dalla prefazione del libro "Transfemminismo & Translesbismo" di Mirella Izzo, di prossima pubblicazione, di cui i firmatari condividono il contenuto. L'uso di questa parte di testo è protetta da copyright ed è stato autorizzato dall'autrice. Diversi usi che non facciano parte della mozione presente non sono autorizzati.

AREA POLITICA
Associazione apartitica ma non apolitica. Obiettivi e modalità

Riteniamo che AzioneTrans debba proseguire nel solco di Crisalide sul fatto di non poter occuparsi soltanto degli aspetti culturali legati alla variabilità di genere.
I contenuti, le elaborazioni culturali, il lavoro di autocoscienza hanno consentito l’elaborazione di una nuova visione dello stesso concetto di Transgender”.
Senza Crisalide, tutto questo non sarebbe accaduto e continua a non accadere altrove.
Nonostante l’importanza di questo lavoro, continuiamo ad avvertire l’esigenza di tradurre le nostre consapevolezze in azioni. E compiere azioni significa, in buona sostanza, fare politica.
Siamo quindi convinti che il presupposto di partenza della nostra azione politica debba essere sempre e comunque la nostra cultura, quella che autonomamente abbiamo prodotto e legittimato in questi anni. Una cultura che non sia però separatista, “esclusiva”, ma che voglia arricchire il panorama della cultura umana tout court, attraverso i propri specifici fino ad oggi quasi sempre rifiutati nelle società organizzate, in modo particolare occidentali e moderne.
A nostro avviso quindi, un reale miglioramento della qualità di vita delle persone T* italiane, passa da un’azione politica del tutto autonoma dalle logiche di partito. La collaborazione con altre forze politiche/associative/istituzionali deve quindi trovare fondamento nella condivisione di obiettivi che trovino la propria ragione d’esistere in una comune base culturale. Questa linea guida dovrebbe pertanto mantenere una continuità rispetto alle origini dell’Associazione, anche per il futuro, rispetto al nostro lavoro politico in AzioneTrans
Sintetizzando:
1. la modificazione della legge 164 nella direzione della legge spagnola (o Britannica) che non considera obbligatorio l'intervento chirurgico sui genitali per la modifica del nome e dell'indicativo di genere di una persona transgender;
2. una legge antidiscriminazione includente le persone transgender e transessuali, con particolare attenzione alla tutela del diritto al lavoro;
3. la protezione della privacy negata durante ed anche a fine del percorso di transizione;
4. la gratuità del percorso di transizione;
5. la depsichiatrizzazione della condizione transgender come prima tappa di un’azione finalizzata all’ottenimento del diritto all’autodeterminazione (fatto che questo implica la prosecuzione dell’azione, già avviata, volta all’aggiornamento degli standard diagnostici e di cura italiani che, nella loro attuazione, oggi, configurano spesso gli estremi di psicoterapie e/o indagini psicologiche coatte);
6. la promozione del diritto al lavoro;
7. la diffusione dell'Associazione sul territorio al fine di potere garantire servizi e informazioni al più ampio numero di persone in Italia laddove sia verificato un “idem sentire” rispetto agli ideali fondanti dell’Associazione (Manifesto AzioneTrans);
8. L’avvio di una procedura contro lo Stato Italiano per il trattamento riservato alle persone transessuali e transgender prima dell’approvazione della legge 164/82 per verificare se, precedentemente a tale periodo, le stesse persone abbiano ricevuto un trattamento conforme alla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.
9. Lo stimolo culturale affinché anche in Italia nasca – nella sua autonomia . un movimento associativo che rappresenti le persone Intersessuate

AREA CULTURALE-DIVULGATIVA
Produzione culturale e politica

Crisalide è stata una associazione estremamente attiva nella produzione culturale e/o politica (articoli, documenti, traduzioni, teatro, poesia, documentari audio e video). A livello concettuale, ha agito mettendo sotto i riflettori terminologie mai usate in Italia, come translesbismo, transfobia, genderismo… Parole che sempre più entrano nella comunicazione sociale in maniera più fluida, tanto da arrivare in televisione. Mezzo che - pur ponendo il problema di una equilibrata gestione, resa problematica dalla continua ricerca del “colore” da parte del giornalismo italiano - è uno dei mezzi di comunicazione più impattanti. AzioneTrans sarà impegnata nel continuare questa tradizione e nel dare maggior risalto alla tematica T*, tramite tutti i mezzi di informazione, cercando di creare un’interazione fra i diversi “mondi”, per dare la possibilità a tutti di trovare informazioni troppo spesso disperse e difficili da gestire.
Dal punto di vista integrativo tra cultura e politica, due grandi esempi di questa collaborazione sono l’opuscolo “Transessualismo e lavoro”, prodotto assieme al contributo della CGIL Settore Nuovi Diritti, e il Manifesto AzioneTrans. L’opuscolo è estremamente importante, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto pratico: è un chiaro esempio di come teoria e azione possano influenzarsi reciprocamente in modo sinergico contributo di maggiore efficacia ed incisività

Le identità trans/gender: sesso, genere, identità di genere, ruolo di genere.

AzioneTrans si propone come associazione transgender. Data la grande confusione che regna su questo termine in Italia, è bene ricordare in quale senso AzioneTrans si identifica con il termine. Il riferimento è a Wikipedia Italia che sull’argomento, fra l’altro, scrive:
Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina".
In questo senso il transgenderismo è da considerarsi come un movimento politico/culturale che propone una visione dei sessi e dei generi fluida e che rivendica il diritto di ogni persona di situarsi in qualsiasi posizione intermedia fra gli estremi "maschio/femmina" stereotipati senza per questo dover subire stigma sociale o discriminazione.
Da questo punto di vista sotto il termine "ombrello" di "transgender" possono identificarsi:
• la persona transessuale operata (perciò che è a tutti gli effetti cambiata di sesso).
• la persona transessuale non completamente operata (ovvero che lascia integri i genitali di origine).
• la persona crossdresser, termine che tende a sostituirsi sempre più alla dicitura "travestito" perché associato alla perversione sessuale. In questo senso il crossdresser è persona che si traveste, per lo più in privato ma anche pubblicamente, senza implicazioni di eccitazione sessuale. Quasi sempre è maschio ed eterosessuale.
• la persona (di qualsiasi orientamento sessuale), sia uomo, sia donna, che rifiuta lo stereotipo di genere che la società, la cultura locale impone ai due sessi. In questo senso e in questa accezione del termine, che però è la meno conosciuta in Italia, alcuni ritengono che transgender e "queer" siano termini fra loro sovrapponibili.
Nel tempo e nella trasposizione del termine nella cultura italiana la parola transgender ha assunto diversi ed altri significati che poco hanno a che vedere con l'origine del termine inteso come "movimento politico culturale". Questa seconda accezione è ormai diventata più popolare di quella originale.
La traduzione italiana di transgender sarebbe transgenere, ma questo termine non si è radicato nell'uso comune nella nostra lingua e quindi un termine "importato" dall'inglese e lasciato in prevalenza immutato.

In sostanza AzioneTrans è Associazione aperta e di interesse verso ogni tipologia di persona che non si riconosca nella visione di una netta separazione dei sessi (due: maschio e femmina), che consideri la propria identità sessuata come una sommatoria di sesso, genere, identità di genere, ruolo di genere, che – in sostanza – consideri la propria identità sessuata difforme dagli stereotipi “maschio”/”femmina”, per sesso (intersessuati), per identità di genere (transgender/transessuali), per ruolo di genere (queer, gay, lesbiche, etero che non si sentano totalmente o in parte coerenti con le aspettative sociali rispetto al proprio sesso.
L’attenzione dell’Associazione sarà – per ovvie ragioni - più impegnata verso quelle condizioni verso le quali è più forte lo stigma sociale e contro cui vigono le più pesanti discriminazioni, ma tutte le “categorie” elencate godono di pari diritti e doveri e pari dignità dentro AzioneTrans
Maschilismo: l’avversario

Sessismo (supremazia del maschio), eterosessismo (accettazione del solo orientamento eterosessuale), genderismo (accettazione di soli due sessi distinti: maschio e femmina in base al riconoscimento cariotipico e genitale) e i relativi atteggiamenti figli di queste sottoculture dominanti, quali l’omofobia e la transfobia, hanno tutte un comune denominatore. Sono tutti atteggiamenti e ideologie figlie del maschilismo. In ambito culturale AzioneTrans nasce come associazione fortemente impegnata contro tale mentalità e contro tutte le sue derivazioni che separano le persone in “buone” e “cattive” secondo una logica aristotelica dualistica che non lascia spazio alle infinite sfumature e differenze che in realtà fanno parte da sempre della natura umana.
Il maschilismo, pur essendosi mascherato con credi religiosi o dietro parvenze scientifiche dei secoli scorsi, in realtà si mostra in tutte le sue credenze antiscientifico, crudele e offre una lettura della realtà umana sopraffattoria da parte del maschio e profondamente discriminante verso ogni forma di “deviazione” dai suoi dogmi.
Contro la mentalità maschilista AzioneTrans offre una lettura trans/gender della realtà umana ed in particolare si propone di muovere azioni positive per diffondere valori culturali che si oppongono al sottile dominio di questa mentalità.

Transfemminismo

“Dietro ogni donna coraggiosa c’è un intera comunità che le ricorda di essere sbagliata”. Slogan delle donne indiane al World Social Forum di Mumbay 2004.

AzioneTrans promuove il pensiero transfemminista e l’integrazione del transfemminismo all’interno del movimento femminista di terza generazione.
Il contributo essenziale del pensiero transfemminista è quello di una conoscenza diretta (non voluta né cercata) delle infinite sfaccettature del pensiero maschilista. Una conoscenza che diventa un contributo essenziale alla causa femminista nel momento storico attuale nel quale – fra le strategie di un neo maschilismo occidentale e apparentemente sfumato – vi è il progetto di far introiettare alle donne – con modalità quasi subliminali - alcuni degli assunti fondamentali della propria mentalità (competizione, emarginazione delle diversità, carrierismo, negazione dei valori di inclusività e di inclusione, ecc.).
La capacità di smascherare questa strategia può trovare nel femminismo transgender, un contributo importante per le elaborazioni di nuove strategie di promozione delle donne e dei suoi valori umani e sociali.
AzioneTrans si batterà affinché il muro di diffidenza ancora esistente nel femminismo tradizionale e “biologico” cada, attraverso un confronto che offra l’opportunità a tutte le soggettività femminili che anche in questo caso, è l’unione a fare la forza e non l’esclusione in base a parametri parzialmente giustificati dalla biologia o dall’educazione ricevuta.

Un Nuovo Uomo

Molti movimenti di pensiero hanno elaborato teorie di un “Uomo Nuovo”. Persino il nazismo aveva il suo folle progetto di “Uomo Nuovo”, come bianco, ariano, sano e nazista. Quando il Coordinamento Trans FtM ha pensato all’Uomo Nuovo figlio della cultura transgender, ha invece elaborato un pensiero totalmente nuovo nella storia dell’Umanità da sempre patriarcale (purtroppo corrispondeva ad una favola la teoria secondo la quale l’essere umano primitivo vivesse in una società matriarcale. Fra tutti i primati solo una famiglia particolare di scimpanzé, i bonobo, ha sviluppato una cultura matriarcale – l’unica fra tutti i primati – a non conoscere guerre e violenze).
Ogni uomo transgender da femmina a maschio ha subito il maschilismo come vittima, nella prima parte della propria vita. Talvolta, specie in passato o in culture violentemente maschiliste, la transizione da femmina a maschio ha rappresentato la risposta individuale a questo tipo di oppressione. Passare dall’altra parte e diventare oppressore. Non è un caso che solo nelle società dove le donne vivono in un sistema che nega loro ogni diritto o che storicamente considerano la donna come una “disgrazia” (cultura popolare cinese, ad esempio), la percentuale più alta di persone transgender è FtM. L’avvento di Crisalide e del Coordinamento Trans FtM di Davide Tolu e Matteo Manetti, ha radicalmente cambiato le “carte in tavola” nell’autocoscienza maschile FtM.
Il progetto di un “uomo nuovo” è il progetto di un uomo liberato dal maschilismo, che lo rigetta nella vita personale e nel sociale. Un progetto che AzioneTrans intende rimettere in gioco, promuovere e mettere in relazione con altri movimenti di liberazione, quali, ad esempio, il movimento femminista, ecologista, ecc.

Movimento FtM e scelta non separatista

Conseguenza di una nuova visione della propria identità maschile è stato il passaggio da parte di molti FtM dalla diffidenza verso le transgender MtF, alla collaborazione. In Italia Crisalide è stata la prima associazione a sperimentare e con successo questo tipo di lavoro comune. Un lavoro comune che è figlio di una nuova comprensione di sé e della realtà transgender tout court.
Il passaggio dal “separatismo” FtM alla consapevolezza del comune fattore solidale fra FtM ed MtF ha consentito una crescita anche personale molto differente ad entrambe le soggettività.
AzioneTrans intende continuare nei fatti e non solo nelle enunciazioni, questo progetto che apre una nuova prospettiva oltre i modelli preesistenti, della classica rappresentazione del femminile e del maschile.

Produzioni Culturali

Crisalide ha collaborato a numerosi progetti culturali negli anni scorsi. Ne ricordiamo alcuni:
• “Crisalidi” (videodocumentario in collaborazione con ALA Milano vincitore di due premiazioni
• “La donna che visse due volte” (format radiofonico vincitore di un premio come miglior format sui soggetti (resi) deboli, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma)
• “Nome da definire” (documentario in lavorazione)
• “One New Man Show” (spettacolo teatrale di Davide Tolu e con Matteo Manetti, rappresentato con successo di critica in molti teatri italiani)
AzioneTrans intende ovviamente continuare su questa via, aprendosi sempre più a tutti quegli strumenti mediatici che favoriscano la comprensione della realtà transgender in Italia.
In questa direzione è in fase ultimativa di lavorazione un nuovo documentario sulle discriminazioni di genere.

I rapporti con la comunità gay

Pur non avendo alcuna preclusione ideologica verso nessuna Associazione che si batta per i diritti delle persone omosessuali, dalla sua costituzione, fino al 2006, Crisalide ha avuto come interlocutore privilegiato della comunità gay, Arcigay. Se in un primo momento i rapporti erano di duro confronto contro l’indifferenza del movimento gay e di Arcigay verso la realtà e le problematiche transgender, attraverso un dialogo costante, un pungolo ideale a favore di una causa LGBT comune, successivamente proprio in Arcigay si sono viste aperture prima inimmaginabili nei confronti della realtà transgender. E’ stata Arcigay la prima associazione a lanciare, insieme a Crisalide, l’unica manifestazione pubblica del movimento trans a Sanremo, in occasione del noto festival musicale e della esclusione dell’artista Cristina Bugatty dal “Dopofestival” proprio a causa della sua condizione transgender. Molti sono stati i documenti comuni con Arcigay e le collaborazioni sia ufficiali, sia ufficiose. Dopo il 2006 questo tipo di collaborazione si è via via ridotta. Le cause possono essere ritrovate nella instabilità di Crisalide dopo tale data, dalla mancata propulsione dell’associazione nel produrre documenti e/o iniziative comuni. Altre responsabilità potrebbero essere interne ad Arcigay.
Ovviamente il movimento gay non si ferma ad Arcigay e Crisalide ne ha tenuto conto. In particolar modo verso quelle associazioni che almeno sulla carta si dichiaravano in partenza LGBT. Fino al 2006 ottimi sono stati i rapporti anche con Ireos di Firenze, con Open Mind di Catania. Discreti ma rari con Dì Gay Project, con il Mieli di Roma.
AzioneTrans intende riprendere le fila di tutti i rapporti nei quali verificherà affinità di intenti che si sono nel tempo interrotti o sfilacciati.

I rapporti con la comunità lesbica

Nonostante l’evento “Feinberg” possibile grazie alla collaborazione fra Coordinamento Trans FtM, Crisalide e la casa editrice “Il Dito e la Luna”, dal quale ci aspettavamo un inizio di collaborazione più intenso fra movimento transgender e movimento lesbico; Nonostante il lodevole documento di ArciLesbica che riconosce al soggetto Transgender, una capacità propulsiva e innovativa dentro il movimento LGBT. nonostante l’apertura di una Associazione importante come ArciLesbica, alle iscrizioni delle transgender MtF lesbiche (anche non assegnate al genere femminile dallo Stato Italiano con le attuali leggi), il rapporto con la comunità lesbica è stato il più difficile nell’esperienza di Crisalide.
Compito di AzioneTrans è quello di cercare di riaprire un confronto fra movimento transgender e movimento lesbico, anche in virtù della componente translesbica e transfemminista che fa parte dell’Associazione e dei suoi precedenti storici.

Centro di documentazione

Crisalide ha attivato il Centro Di Documentazione con lo scopo di diffondere la cultura transgender in primis tra le persone trans, in modo da far aumentare quel senso di autocoscienza di cui si è già parlato. In generale, l’archivio consta di materiale video, libri e articoli di giornale, tuttavia non è da escludere l’aggiunta di varie altre forme, come musica e libri d’arte visiva e fotografici, così come tomi medici, con particolare riguardo all’endocrinologia. Auspichiamo che, se nuove donazioni dovessero essere incassate, una parte di tale profitto venga speso al fine di arricchire il Centro di Documentazione. Uno degli obiettivi che si vorrebbe raggiungere è la fondazione di una sorta di biblioteca multiservizi dove, attraverso la sottoscrizione di una tessera e un versamento , anche persone esterne possono accedervi; questo in previsione di richieste di collaborazione per ricerche o altri lavori in cui il committente abbia difficoltà a reperire il materiale.

Tdor (Transgeder Day Of Remembrance)

Crisalide ha importato dagli USA il TDOR, evento che, sfortunatamente, continua a dover essere riproposto. Sfortunatamente perché ricorda a tutte le persone la violenza continuamente perpetuata ai danni delle persone trans. Sembra una utopia il giorno in cui questa violenza possa cessare di esistere, l’odio e il rancore ne generano sempre altra, facendo cadere in un buco nero le persone, buco nero che purtroppo ha il nome di morte e sofferenza. Il TDOR serve proprio a far ricordare a tutte le persone queste atrocità, affinchè i nomi troppo spesso dimenticati delle vittime non cadano in un dimenticatoio. AzioneTrans raccoglierà l’eredità di Crisalide e si proporrà come coordinatrice del TDOR Italiano, come sempre avvenuto nel passato.

ATTIVITA’ DI SUPPORTO ALLE PERSONE T*

Prostituzione

Esperienze di lavoro sulla realtà della prostituzione sono state fatte da Crisalide in passato, in particolare nella sede genovese e nella ex sede milanese anche collaborandoo con altre associazioni Onlus che si occupano di prostituzione (Comunità di San Benedetto e Comune di Genova, ALA a Milano e, in parte, Lila in entrambe le sedi).
In futuro AzioneTrans vuole continuare ad impegnarsi nell’attività di mediazione culturale al fine di costruire un ponte per le donne T* che si prostituiscono. E' fondamentale rimarcare il fatto che AzioneTrans possa fornire gli strumenti per combattere solitudine e dall'emarginazione.

Gruppi AMA (auto mutuo aiuto
)

Negli anni, Crisalide ha impegnato molte energie volte ad incentivare la presenza e la partecipazione nei gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA). Momento in prima istanza di sostegno e supporto per le persone che cercano, all’inizio del loro percorso una casa in cui cancellare quell’esperienza di solitudine, dove trovare sostegno e confronto tra pari.
È certamente uno dei pilastri che aiutano e sostengono l’avvicinamento alla realtà t e una graduale rielaborazione e costruzione del percorso; luogo all’interno del quale il confronto è dato anche dall’incontro della realtà dei ragazzi e delle ragazze T portando avanti quell’idea non separatista tra ragazzi e ragazze che ha contraddistinto Crisalide e il suo lavoro e che viene raccolto in toto da AzioneTrans.
I gruppi ama costituiscono il momento all’interno del quale, la persona porta avanti il suo percorso su diversi versanti: la transizione oggettiva, la discussione su ambiti di vita quotidiana, la rielaborazione di concetti e stereotipi che fortemente influenzano le nostre vite tanto da riscontrare spesso il desiderio da parte di molti utenti di costituire accanto ai gruppi ama dei gruppi di autocoscienza.

Il sito internet

Con oltre 500 pagine, il sito www.crisalide-azionetrans.it rappresenta oggi la più ampia e aggiornata "biblioteca on line" sul tema transgender in lingua italiana. Il nostro sito è costantemente utilizzato come fonte di materiale sul tema per tesi universitarie, libri, pubblicazioni, siti internet ed è regolarmente consultato da studi legali e studiosi universitari anche per tematiche mediche che vengono da noi tradotte e che contengono le più recenti novità sullo studio dell'origine della transessualità.
Il sito, viaggiando ormai verso i 2000 hit giornalieri, presenta delle necessità di aggiornamento per venire maggiormente incontro alla propria attività informativa, presentazione dell'associazione che lo gestisce , e sportello per tutt* coloro che intendono interagire con la realtà transgender anche in maniera attiva tramite la segnalazione di articoli di interesse generale, scambio con altre realtà locali e straniere e auto-produzioni culturali. Per far ciò, si è pensato di intervenire modificando la struttura del sito attuale, sostituendo le pagine html con strumenti più moderni.
Questo offrirebbe alcuni vantaggi:
- Miglior rintracciabilità dei dati che vengono cercati da parte dell'utente attraverso strumenti di ricerca avanzata tramite argomenti, autori, sezioni, parole chiave, o un insieme di più criteri facilmente sceglibili.
- aggiornamenti in tempo reale sia da parte di chi consulta il sito che da chi lo gestisce, tramite istruzioni informatiche di invio , visione, e eventuale approvazione del vario materiale da parte di uno o più amministrazioni, senza giri di mail o interventi di impaginazione.
- possibilità di istituire aree di servizio la cui interazione offrirebbe una maggior vicinanza all'associazione, e dei suoi punti di vista,con la realtà transgender nei suoi vari aspetti.
- possibilità di creare un gruppo di lavoro (para redazione) - anche con specifici compiti (cercare e tradurre le notizie internazionali di interesse generale, approfondimenti, interattività, ecc) che possa dedicarsi agli aggiornamenti senza pesare su una sola persona con i limiti di ogni genere che comporta
Non più quindi un sito affidato alla cura di un'unica persona, ma varie parti del sito dedicate e gestite in sinergia da quelle persone i cui interessi caratterizzano la propria opera di volontariato in settori congeniali.
A questo proposito , riteniamo utile intervenire sulla struttura del sito in modo che possa ospitare modalità streaming di files audio e video, soprattutto in concomitanza di appuntamenti con emittenti radio e tv, e laddove previsto, l'intervento e contributo attivo da parte dei membri dell'associazione.
Sarebbe produttivo e fattibile, dotare gli articoli di interesse generale della possibilità di commento da parte dei lettori. Ciò favorirebbe l'associazione nel raccogliere impressioni e pensieri degli utenti in maniera attinente alle problematiche trattate, accompagnando altri strumenti quali forum o chat, che favoriscono anche una interazione personale ed amicale/affettiva. Tutto questo verrà, nei tempi necessari relativamente alle forze e capacità messe in campo nel futuro. Il tutto verrà realizzato sul nuovo dominio di AzioneTrans che è: http://www.azionetrans.it.
Dislocazione sul territorio

A seguito del paio di diaspore avvenute all’interno di Crisalide, AzioneTrans si propone diverse modalità di diffusione sul territorio. L’esperienza di “crescere ad ogni costo”, associata al livello di fiducia e libertà di movimento concesse alle sedi locali, associata all’inesistente controllo nazionale sulla coerenza rispetto alle modalità ed alle decisioni assembleari delle singole sedi, è stata una delle cause principali dello sfilacciamento dell’Associazione. AzioneTrans persegue una crescita sul territorio che sia però accompagnata da garanzie sulle attività delle sedi locali rispetto sia all’unitarietà dell’Associazione, sia ad eventuali modalità comportamentali di controllo dell’utenza che in AzioneTrans sono considerate abusive.
Non più “sedi”, ma Comitati Provinciali e regionali dell’Associazione.
Per questa ragione l’eventuale apertura di nuovi Comitati Provinciali verrà preceduta da un periodo di formazione alla persona responsabile di ogni Comitato. Analoga preparazione verrà dedicata all’apertura di nuovi gruppi AMA.

PROGETTO ARCI

Nei limiti delle specifiche richieste da Arci, AzioneTrans si propone di completare, non appena tali specifiche saranno raggiunte, la presenza LGBT in Arci. Dopo Arcigay e ArciLesbica, AzioneTrans si propone come obbiettivo l’entrata nel circuito Arci attivando trattative con Arci stessa o le associazioni delegate da Arci per l’appartenenza all’interno del circuito.
Mirella Izzo
Genova, 17 febbraio 2008

Il presente documento è stato approvato dai soci fondatori di AzioneTrans

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