Crisalide AzioneTrans aderisce all'appello di Amnesty International a favore di Rodrigo Lopez Barrera, attivista transessuale Cileno la cui vita è già stata attentata due volte.
In Cile è in corso una pesantissima repressione delle persone transessuali e transgender che ha avuto come risultato due vittime trans nel 2002, assassinate senza che vi sia stato un intervento minimamente efficace da parte del governo Cileno. Rodrigo Lopez Barrera si sta battendo contro tutto questo e la sua vita è in pericolo. Crisalide AzioneTrans invita tutti i suoi visitatori a sottoscrivere l'appello di Amnesty International al seguente link:
Amnesty International campagna Cile
Articolo tratto da Gay.it del 12/2004
di Roberto Taddeucci
ROMA - Anni dopo magari ne fanno un film per il cinema, di solito troppo
tardi. Sono quei casi nei quali una persona in un certo paese del mondo si
espone in prima persona per la tutela dei diritti degli altri. Abbiamo visto
storie sulla lotta all'apartheid in Sud Africa, sui desaparecido
sudamericani, su chi dava sostegno agli ebrei durante la persecuzioni
naziste, sugli esponenti dei nascenti movimenti sindacali e anche su coloro
che hanno lottato in prima persona contro le organizzazioni mafiose.
Adesso Amnesty International lancia una campagna internazionale a sostegno
di Rodrigo López Barrera, presidente di un'associazione cilena denominata
TravesChile che è impegnata nella tutela dei diritti delle persone
transessuali. Nella provincia di Aconcagua membri della minoranza trans
hanno subito assalti ed una trentina di persone sono state picchiate. Due
travestiti sono stati uccisi già nel 2002 e le circostanze della loro morte mai chiarite, i responsabili mai individuati (il che purtroppo riporta alla
mente casi simili avvenuti anche di recente nel nostro paese). Rodrigo ha
ricevuto minacce di morte lo scorso 16 dicembre ed un paio di giorni dopo
qualcuno gli ha sparato contro un colpo di pistola mentre stava camminando
in una strada di San Felipe, ad occidente di Santiago. Il 20 dicembre è
stato seguito da un'auto. Questi fatti sono stati riferiti alle autorità cilene ma pare che non sia scattata nessuna indagine.
Visto che si teme per l'incolumità di Rodrigo López Barrera, Amnesty
International sta chiedendo alle autorità cilene di provvedere affinché sia
garantita all'attivista (e ai transessuali tutti) adeguata protezione.
L'associazione ha diramato un comunicato per lanciare un'azione urgente di
sostegno nel quale afferma che "ignorare questi crimini fa passare un
messaggio che sembra voler dire alla gente che queste minacce non sono
importanti e che l'odio e la violenza verso la comunità GLBT è accettabile.
Le autorità cilene devono agire e dimostrare che reati di questo genere non
saranno tollerati e che coloro che ne sono responsabili saranno ricercati e
perseguiti." Lo scopo di questa azione è quello di esprimere alle autorità
competenti la propria preoccupazione riguardo l'incolumità sia di Barrera
che delle altre persone coinvolte. Chi vuole unire la propria voce a quella
di Amnesty International può contattare direttamente l'ambasciata cilena in
Italia. I recapiti sono:
Ambasciata della Repubblica del Cile
Via Po, 23 - 00198 Roma
Fax 068841452
E-mail: echileit@flashnet.it - ambachile@target.it
L'iniziativa ha portata internazionale e prosegue sino al 17 febbraio. (cut)
N.B.: la petizione è sottoscrivibile anche on line all'url:
http://www.amnesty.it/campaign/io_non_discrimino_2003/appelli/cile.php3?menu=appelli
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