Mastoplastica Additiva
L’obiettivo di quest’intervento è il miglioramento dell' aspetto del seno aumentandone le dimensioni.
Si tratta quindi di un intervento estremamente diffuso tra i transessuali e spesso anche abusato da alcune persone.
Frequente è infatti il ricorso a questa operazione in maniera assolutamente avventata, con risultati estetici sicuramente di dubbio gusto e spesso con conseguenze fisiche poco piacevoli.
Ricordatevi infatti che l’introduzione di una protesi troppo grossa rispetto alle dimensioni originarie del vostro seno ( risultato delle cure ormonali ) può causare un leggero scollamento della pelle dello sterno , per cui è necessario successivamente un secondo intervento per mettere a posto un problema che poteva tranquillamente essere evitato.
Anche a livello estetico l’introduzione di una protesi eccessivamente grossa in un cavità troppo piccola non darà naturalezza al risultato ottenuto, ed il vostro seno apparirà immobile e poco autentico.
Inoltre un seno eccessivamente grosso su una persona di costituzione normale, non vi permetterà sicuramente di passare inosservate e potrà anche causarvi problemi nella scelta dell’abbigliamento, o addirittura problemi fisici con conseguenze spiacevoli anche per la vostra spina dorsale.
Insomma è importante per un intervento di questo tipo affidarsi alle mani di un medico fidato che non assecondi tutte le nostre richieste ma riesca a consigliarci nella maniera migliore, inoltre ricordate che secondo i canoni di bellezza più comuni il giro seno deve essere quanto meno simile al giro fianchi in modo da creare una giusta proporzione sul vostro corpo e favorire un aspetto gradevole armonioso e mai volgare.
Diverse sono le tecniche che permettono l’inserimento delle protesi per aumento del seno:l’ incisione cutanea ( sempre di dimensioni molto piccole ( circa 5-7 centimetri di lunghezza, dipende anche dalle dimensioni delle protesi utilizzate ) può essere effettuata nel solco sottomammario, nel cavo ascellare, o al bordo dell' areola, il tutto rigorosamente in anestesia generale.
Nel primo caso la ghiandola mammaria non viene toccata e la protesi scivola sotto di essa, in questo caso anche un’eventuale sostituzione della protesi diviene più facile, unico inconveniente la presenza di cicatrici visibili a secondo della posizione assunta ( distese al mare in topless per esempio le cicatrici saranno ben visibili.E’ ovviamente possibili ricorrere a laser o dermoabrasione per diminuire l’evidenza delle cicatrici ma difficilmente scompaiono definitivamente.
Tramite il cavo ascellare invece le cicatrici sono praticamente invisibili, ma questa tecnica è sconsigliata per le protesi anatomiche ,ed anche la sostituzione della protesi se necessaria risulta più complessa e si rischia di danneggiare i vasi linfatici ascellari
L’incisione al bordo dell’aureola permette di rendere praticamente invisibile la cicatrice ma richiede l’incisione della ghiandola mammaria in fase si inserimento della protesi .
In seguito all’incisione in tutti i casi viene creata una sorta di tasca davanti o dietro la ghiandola mammaria davanti o dietro il muscolo pettorale , ultimamente è frequente l’immisione della protesi sotto la fascia pettorale, anche se in alcuni casi la contrazione del pettorale può causare il dislocamento laterale della protesi, per evitare ciò è possibile l’indebolimento del muscolo nella parte inferiore della sua inserzione dello sterno.
La medicazione moderatamente compressiva dura per 24 ore, si consiglia l’utilizzo di un reggiseno specifico per attività sportive per un mese, mentre gonfiore ed ematomi dureranno all’incirca 1-2 settimane, per i punti la rimozione avviene in genere dopo 10-14 giorni.
L’intervento ha una durata permanente , anche se mediamente la duratura delle protesi è stimata tra i 15 ed i 20 anni.
Le
protesi mammarie più diffuse sono costituite da un involucro di silicone
riempito con gel di silicone.
Esistono però anche materiali alternativi tipo Idrogel o soluzione salina
(acqua salata).
Ed oltre alle classiche protesi di forma rotonda sono disponibili oggi le nuove protesi "anatomiche" di forma leggermente ovoidale con una graduale sfumatura del volume nella parte superiore; che garantiscono quindi un risultato molto naturale evitando un eccessivo riempimento della parte superiore della mammella.
Oltre ai classici ematomi e a dolori sparsi su tutta
la parte superiore del corpo ( braccia, spalle , ed ovviamente torace ) che
scompariranno nell’arco della prima settimana successiva all’intervento, uno
dei rischi più frequenti (circa il 10% dei casi )in questo genere di interventi
è la contrattura capsulare:
ovvero il contrarsi della normale capsula che
l’organismo crea intorno al corpo estraneo ( la protesi per l’appunto ) con
una conseguente consistenza più dura del normale al seno. Purtroppo in alcuni
casi occorre intervenire chirurgicamente indebolendo la capsula fibrosa o
addirittura sostituendo la protesi.
La mastoplastica additiva viene generalmente eseguita in anestesia generale. E'
comunque possibile in molti casi utilizzare l'anestesia locale con sedazione.
L'intervento dura circa un'ora e la degenza, quasi sempre in day hospital è
generalmente di poche ore. Se necessario la paziente può passare la notte in
clinica ed essere dimessa la mattina successiva.
Il prezzo di quest’intervento varia dai 3500 ai 5000 euro .