QUESTO NON E' UN COMUNICATO STAMPA TRADIZIONALE MANIFESTAZIONI DEL 14 GENNAIO ADERIAMO PERCHE' CREDIAMO CHE A ROMA E A MILANO SI (RI)PRENDONO LA VOCE COLORO I QUALI SONO STATI NASCOSTI DAL NEOCONSERVATORISMO TEOCON. UN PICCOLO GRANDE POPOLO A CUI SENTIAMO DI APPARTENERE. OVVERO: GLI ETICI NON MORALISTI quelli che fra l'interrogativo di un “progetto di vita” ancora da iniziare (l'embrione) e la “humana pietas” verso i viventi (uomini ed animali) sofferenti, malati, spesso condannati alla morte in età giovane, scelgono i secondi nel cercare di alleviare le sofferenze (accertate), le perdite affettive (accertate) attraverso la ricerca scientifica, anche attraverso il potenziale della scoperta delle cellule staminali (piuttosto pure embrionali). E sono quelli che ritengono che ogni essere umano abbia il diritto di disporre del proprio corpo quando esso diventa un semplice organismo con un cuore pulsante o comunque tale da non garantirne più la dignità e quelli che credono che ogni essere umano abbia il diritto di stabilire i limiti di “cura” e di “accanimento terapeutico” sul proprio corpo (diritto al testamento biologico) GLI “UMANISTI” Che con la parola “diversamente abile” non vogliono ripulirsi solo la bocca per un parlare “politicamente corretto” ma mettono l'accento davvero sulla differente abilità piuttosto che sulla “carenza” (handicap) di ogni essere umano e sono gli stessi che di fronte alle difficoltà che a volte comporta l'essere o il diventare tali, ne vogliamo il riconoscimento, l'accoglimento, la cura. QUELLI PER LO “STATO SOCIALE” E NON GLI “STATALISTI” Che non odiano pagare le tasse (proporzionalmente ai propri guadagni) per offrire sostegno ai più deboli o ai più discriminati, per gestire servizi essenziali per tutti (per non usare la bestemmia “pubblici”) come la casa, un reddito minimo sostanziale, la scuola, gli ospedali, ma odiano che in Europa l'Italia sia fra i paesi con tasse più alte ed i servizi peggiori (e le più alte percentuali di corruzione) QUELLI CHE (IN)SEGUONO DINAMICAMENTE IL PROGRESSO SCIENTIFICO E NON SEGUONO STATICAMENTE DOGMI SPESSO INUMANI Quelli che se anche la Bibbia dice di lapidare le donne infedeli o di seguire la legge dell'”occhio per occhio, dente per dente”, credono alla parità di diritti e doveri fra uomini e donne e sono contro la pena di morte. Quelli che, al passo con le ricerche scientifiche più recenti che dimostrano che il sesso genitale si forma nei primi mesi di vita intrauterina e l'identità di genere sessuale si forma invece nel cervello sessuato negli ultimi mesi di gravidanza e termina nei primi anni di vita, ne traggono le ragionevoli considerazioni: i sessi non sono due, i “generi” sono infiniti. Il mix fra sesso genitale e genere cerebrale determina una naturale umanità ricca di varianti: gli uomini mascolini, gli uomini femminei, le donne femminili, le donne mascoline, i gay, le lesbiche, i/le transgender, i/le transessuali… Una ricchezza di differenze e non aberrazioni o malattie psichiatriche. E sono quelli che in nome dello stesso falso dogma (i sessi sono due) non vogliono sacrificare ogni giorno decine di bambini appena nati intersessuati (di sesso misto) ad una chirurgia che non tiene conto dello sviluppo psicosessuale dell'infante, e li ri-assegna brutalmente ad uno dei due sessi per necessità di una morale stupida e falsa, prima che in costoro si sviluppi la propria identità di genere individuale. I “VERI UOMINI” non necessariamente maschi, di certo non “machi” ma gli homines, dotati di un surplus che alcuni chiamano anima, altri evoluzione, altri coscienza. Quelli che prendono sul serio la parola “humanitas” e quindi “umanitario”: nell'accoglienza di fratelli e sorelle che arrivano da noi disperati per la fame, per fazioni tribali, per odio omofobico-transfobico. E perché “dotati d'anima” non vorrebbero mai vedere i “centri di accoglienza temporanea” frutto di leggi prive di umanità. Sono quelli che vogliono la massima estensione del “diritto d'asilo” per chi proviene da quei posti del mondo dove la propria condizione umana, razziale, identitaria, sessuale, non sia rispettata o sia perseguitata. Sono quelli che si battono perché nasca un sistema economico che contempli e regoli entro limiti dignitosi per tutti gli la naturale “competitività” sia l'altrettanto naturale “senso di giustizia e di pari opportunità”. INFINE, - Siamo le donne, storicamente private per millenni del proprio corpo, considerate impure per le mestruazioni di vita, derubate di ogni diritto e che oggi in Italia - dopo poche decine di anni di parziale liberazione - vengono nuovamente messe in discussione come soggetti proprietari del nostro corpo da chi le donne non conosce e spesso ne ha avuto tanta paura da evitarle a vita. - Siamo le “streghe”, ovvero quelle donne, spesso lesbiche, bruciate sui roghi, perché rifiutavano di stare con i maschi o per orientamento sentimentale naturale o per sfuggire al loro crudele dominio o alla macabra reclusione nei conventi. - Siamo i “finocchi”, le “checche” ovvero gli omosessuali e travestiti anch'essi condannati ai “roghi”. - Siamo le/I transessuali di ogni epoca – considerati “dono degli dei” dalle civiltà pre-cattoliche per il loro “ruolo” di “ponte fra i sessi” – ed emarginate nel ruolo di puttane a cui non dar altra chances di vita o nascosti “uomini fra uomini” per il terrore di far scoprire di non possedere pienamente “il dominio” del pene (e non il pene). - Siamo quegli uomini di sesso maschile che non si riconoscono più in un'umanità divisa fra i sessi, divisa fra razze, divisa fra classi di “parìa” e notabili e che rifiutano il fardello del dominio “maschilista” preferendo il piacere della condivisione. Siamo tutti costoro che oggi (ri)vogliono la propria dignità ed i propri diritti anche attraverso leggi che li sostanzino: Il diritto all'accesso all'aborto, alla procreazione assistita fra persone che si amano, e prima ancora all'educazione all'uso degli anticoncezionali per una genitorialità consapevole. Il diritto all'orientamento sentimentale e al suo riconoscimento legale paritario. Il diritto all'adozione esteso, Il diritto all'identità di genere e alla sua libera espressione anche anagrafica. Il diritto alla ricerca scientifica per il bene dell'umanità (staminali, medicina genetica) e con attenzione all'impatto ambientale (vedi o.g.m.). Il diritto al libero movimento degli uomini, ancor prima che delle merci ed il diritto a non morire di fame ovunque nel mondo, per non obbligare a “muoversi” anche a chi non lo desidera. Il diritto al riconoscimento reale dell'handicap e delle invalidità. Il diritto alla libertà spirituale ed il diritto alla separazione netta fra Stato e Chiese. E Il diritto alla PACE che ne conseguirebbe se questi ed altri obbiettivi fossero raggiunti Genova 13 gennaio 2006 Mirella Izzo Presidente Nazionale Crisalide AzioneTrans – onlus Via Pontevecchio 18/9 – 16133 Genova Web: http://www.crisalide-azionetrans.it Emal: presidenza@crisalide-azionetrans.it Mobile: 392-6845584 Iscrizione Albo del Volontariato n. SS-GE-51-2002 (Sicurezza Sociale) |