tel: 392-6845584 – 010/8682731 COMUNICATO STAMPA PIENA SOLIDARIETA' A LUXURIA MA NON SI SBAGLI OBBIETTIVO “Si veste da donna e crede di poter dire quello che vuole . Meglio fascisti che froci”. Non ce l'ha più fatta la nostra Ducessa a trattenersi oltre. E' pure arrivata in ritardo ma aver davanti ai suoi occhi una persona transgender per un'ora deve essere stata una tortura per la nipotina del Duce. Certo viene difficile da comprendere come il “vestire” secondo un genere o un altro possa in qualche modo influire sul diritto di espressione del pensiero, sul diritto di parola. Ci siamo riletti la Costituzione prima di scrivere ma davvero non ve ne è cenno. Sembra proprio che il “dire quel che vuole” sia un diritto costituzionale (ove non vi siano reati) indipendente dal vestire. Vi è invece ben chiaro il divieto a ricostruire il partito fascista sotto qualsiasi forma ed il divieto a propagandarlo… ma lasciamo perdere. Non ci stupiscono, dalla Mussolini, le sparate prive di ogni coerenza (peraltro ben smascherate dalla stessa Luxuria, quando ha letto uno scritto Mussoliniano – della nipote, ovviamente – in cui la signora biondo platino dichiarava persino una apertura verso le adozioni omosessuali). Quando la priorità è urlare e “sopraffare” verbalmente l'avversario, quel che si dice non ha grande importanza. Eppure la Mussolini ha detto una grande verità che tutto il resto del Centro Destra non ha il coraggio di dire: La prova? la CdL ha fattto alleanza con un partito d'ispirazione fascista ma non contempla i diritti dei “froci” nel suo programma. Allora, signori del Polo,imparate dalla Mussolini: giù la maschera dell'ipocrisia. Urlatelo anche voi, di Forza Italia, di AN e dell'UDC, tutti insieme: MEGLIO FASCISTI CHE FROCI!! E' bene che questo “dettaglio” sia conosciuto dagli elettori prima del voto, perché questo concetto va ben oltre il: “Unioni Civili si”, “Unioni civili no”. Questo concetto esprime la predominanza dell'ideologia (peraltro orribile come quella fascista) su alcune e ben individuate condizioni umane. Individuate da chi? Ma dal “nonno” della Mussolini e dal suo amico cancelliere del “III Reich” tedesco Meglio fascisti che froci oggi, meglio fascisti che “negri”, domani e poi via via “meglio fascisti che handicappati”, “meglio fascisti che comunisti”, “meglio fascisti che ebrei” e riempiamo dopo 50 anni ed oltre nuovamente i campi di concentramento, seppur questa volta – Deo Gratia! – solo mediatici.
Mirella Izzo Presidente Nazionale Crisalide AzioneTrans onlus Genova 10 marzo 2006 |