COMUNICATO
STAMPA
Omissione di soccorso ad una transessuale.
Il medico: "vergognatevi di chiamare noi!"
CATANIA,
19 MARZO: Un
medico del 118 si è reso protagonista di un gravissimo atto di razzismo
e discriminazione nei confronti di un’ammalata.
Chiamato
a intervenire, si è rifiutato di prestarle soccorso, perché TRANSESSUALE.
Solo l’intervento dei Carabinieri e la minaccia di incorrere nel reato
di omissione di soccorso lo convincono ad autorizzare il trasporto
in ambulanza.
E’ stata già depositata querela presso la Procura della Repubblica.
Riteniamo che episodi di una tale gravità siano indicativi di quanto
pregiudizio, ignoranza e razzismo siano ancora profondamente radicati.
Una società civile non può non indignarsi di fronte a tali vergognosi
comportamenti, a maggior ragione se provenienti da persone preposte
a un servizio di pubblica utilità.
E’ evidente che in Italia non può più essere rinviata una legge contro
la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità
di genere.
Fatti del genere ci inducono a continuare con maggiore impegno la
nostra lotta per offrire una corretta informazione, pari opportunità
e uguaglianza per tutte le persone.
Open
Mind, Centro di Iniziativa gay, lesbica, trans – Catania
Gigliola Toniollo, Ufficio Nazionale Nuovi Diritti CGIL
M.I.T (Movimento di Identità Transessuale)
Informagay - Torino