In memoria di Luca Coscioni
16 luglio 1967 - 20 febbraio 2006
Esprimo il mio dolore profondo umano e politico per la scomparsa di Luca che non ho purtroppo avuto il modo di conoscere personalmente. La sua ferrea volontà ha creato la più bella associazione internazionale a favore della ricerca scientifica, ha dato l'esempio a tutti i portatori di malattie invalidanti su come vivere la propria vita fino in fondo, senza arrendersi al dolore, alla paura, allo sconforto.
E' per me personalmente - portatrice di diversi handicap - un faro, un punto di riferimento, nei momenti in cui la sofferenza fa traballare la volontà rispetto al proprio impegno civile, umano, politico.
Luca è morto proprio mentre personalmente attraversavo il più intenso di questi momenti di crisi. La sua morte che mai avrei desiderato, rappresenta però per me un segno che non posso ignorare.
Nel mio piccolo, come Luca, voglio portare fino in fondo la mia personale militanza di vita, che non è solo metterci il "pensiero" ma anche il corpo e le sue sofferenze.
Se per me, nel mio intimo, Luca non è morto invano perché mi ha dato "il segno" del suo esempio per continuare a mettere le mie energie (poche o tante che siano) negli impegni che ho preso, la sua morte non deve essere inutile per tutta la società.
Spero in un rilancio fortissimo, in suo nome, per l'abolizione rapida della legge 40 e per la "liberazione" della ricerca scientifica.
Scriviamo il testo di un "progetto legge Luca Coscioni" in onore e memoria del suo pensiero.
Piango insieme a voi.
Mirella Izzo
presidente nazionale Crisalide AzioneTrans onlus
Genova 20 febbraio 2006 |