BRESCIA - E' buio. La strada tra la Mandolossa, il quartiere alla periferia di Brescia e il comune di Ospitaletto, è come sempre illuminato solo dalle «lucciole». Anche la notte tra il 2 e il 3 ottobre, quando un'auto rallenta e dal finestrino sporge una mano. Impugna un martello rosso che colpisce in pieno la faccia di un viado. Adriano Torres de Assuncao, 24 anni, brasiliano clandestino che si guadagna da vivere con il mestiere più vecchio del mondo, è ferito sulla parte sinistra del volto. La botta è stata forte, sta male, però continua a lavorare. All'ospedale, a farsi visitare, ci va solo qualche giorno dopo. Clandestino com'è, teme di cacciarsi in grossi guai. E ai medici allora racconta che è caduto. Lo operano, ma il 7 ottobre muore. Il referto medico viene trasmesso com'è prassi alla Questura. E la descrizione delle ferite, che poco hanno a che fare con una caduta accidentale, mette subito in sospetto gli agenti della Squadra Mobile. Tempo quattro giorni e l'uomo del martello viene identificato. E' un bresciano di 23 anni, un imprenditore, incensurato, col vizietto di passare ogni tanto qualche ora con le lucciole. E' suo il martello rosso che aveva gettato in una di quei raccogli- vetro a forma di campana installati lungo le strade dall'azienda dei rifiuti. Viene arrestato. Non ha precedenti, collabora con gli investigatori, così invece del carcere il gip Silvia Milesi gli concede gli arresti domiciliari. L'accusa è di omicidio volontario. Il magistrato che si occupa del caso, il pm Ivano Brigantini, gli contesta la premeditazione. Ma potrebbe anche andare altrimenti, dopo che venerdì l'imprenditore comparirà ancora davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia.
Bocche cucite in Questura sul movente dell'aggressione. Motivi di indagine, molte cose ancora da verificare, spiega il capo della Mobile, Francesco Messina, che non concede neppure un'ipotesi. Quel che è certo è che non si tratta di un giustiziere della notte, un pazzo che ha colpito alla cieca perchè non sopporta le prostitute. I due si conoscevano. Non un'amicizia nè un rapporto stabile, piuttosto una conoscenza nata dagli incontri occasionali che si fanno sulla strada tra la Mandolossa e Ospitaletto.
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