INTERPELLANZA
URGENTE SULLA DISCRIMINAZIONE MOTIVATA DALL'ORIENTAMENTO SESSUALE
E DALL'IDENTITA' DI GENERE
dell'on. Titti De Simone
Interpellanza
urgente
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
- un nuovo caso di discriminazione motivata dall'orientamento e dall'identità
sessuale, a danno di due lavoratrici di Castelnuovo don Bosco, provincia
di Asti, ha suscitato nei giorni scorsi la mobilitazione di tutte
le organizzazioni omosessuali e transessuali italiane e l'attenzione
dei mezzi di informazione;
- Emanuela Tione, 34 anni, transessuale, operatrice socio-sanitaria
della Coesis assunta con contratto trimestrale, specializzata nell'assistenza
ai malati di Alzheimer, è stata licenziata;
- la sua compagna Paola Martinelli, 25 anni, assunta a tempo indeterminato
in una cooperativa sociale dell'astigiano, la Bios, è stata
messa nel frattempo in congedo forzato per venti giorni e senza stipendio,
senza alcuna motivazione;
- dopo essersi rivolte alla Camera del lavoro di Asti ed avere intrapreso
una vertenza con la cooperativa sociale, Paola Martinelli è
riuscita a riottenere il proprio posto di lavoro;
- grazie all'attività delle associazioni omosessuali, lesbiche
e transessuali, in collaborazione con gli uffici nuovi diritti della
CGIL, i casi di mobbing e di discriminazione sul lavoro a causa dell'orientamento
o dell'identità sessuale, possono oggi emergere maggiormente,
e uscire dalla passiva rassegnazione, ma la condizione di lesbiche,
gay e transessuali sul posto di lavoro è oggi ancora resa difficile
dal pregiudizio e dall'omofobia come dimostrato dall'attività
delle associazioni e del sindacato su questo terreno;
- le proposte del Governo sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori
rappresentano in particolare per coloro che risultano più esposti
sul piano della precarietà e delle discriminazioni, come gay,
lesbiche e transessuali, il pericolo di un arretramento concreto sul
piano delle garanzie e delle tutele;
- l'assenza, nel nostro ordinamento, di norme antidiscriminatorie
esplicite sulla base dell'orientamento e dell'identità sessuale
rende ulteriormente esposti i lavoratori e le lavoratrici omosessuali
e transessuali da licenziamenti, lunghi periodi di mobbing, pressioni
psicologiche, o da esclusioni nell'offerta di occupazione. In Parlamento
sono a tutt'oggi depositate diverse proposte di legge sulla materia,
ma finora mai discusse;
per sapere:
quali
iniziative il Governo ha intrapreso o intenda promuovere e intraprendere,
per contrastare le cause di discriminazione motivate dall'orientamento
o dall'identità sessuale nel mondo del lavoro, in riferimento
all'articolo 13 del Trattato di Amsterdam e in previsione dell'attuazione
della direttiva europea 2000/78/CE del Consiglio, che stabilisce un
quadro generale per la parità di trattamento in materia di
occupazione e condizioni di lavoro.
on. Titti De
Simone