Londra:
mancanza di accordo scientifico sul Disturbo dell'Identità di
Genere
traduzione italiana: Mirella Izzo
Tratto
d Health Newswire del 23 luglio 03
http://www.health-news.co.uk/showstory.asp?id=115605
C'è ben poco accordo tra gli psichiatri sulle metodologie diagnostiche
del "Disturbo dell'Identità di Genere", dicono alcuni
ricercatori olandesi.
E i ricercatori si sono trovati in disaccordo anche sull'età
minima per la quale la terapia di riassegnamento di genere possa essere
considerata sicura, e che le opzioni terapeutiche offerte ai singoli
pazienti sembrano variare da psichiatra a psichiatra.
Il Disturbo dell'Identità di Genere è caratterizzato da
u desiderio forte e persistente di appartenere al sesso opposto a quello
di nascita, accompagnato da un forte disagio verso il proprio sesso.
E' stimato che, nel mondo, tra lo 0.001 e lo 0.002 per cento della popolazione
è affetta da questo disturbo.
Il Dr. Joost a Campo ed i suoi colleghi, dell'ospedale Mondriaan Zorggroep
in Heerlen, hanno osservato che un paziente con "schizofrenia delusionale"
esibiva una confusione di inversione di genere che è scomparsa
una volta che la sua schizofrenia è stata trattata con successo.
Questo suggerische che le le fissazioni nei pazienti schizofrenici possono
mimare una vera identificazione di inversione di genere sessuale in
pazienti con Disturbo dell'Identità di Genere, presentando una
considerevole difficoltà per gli psichiatri a fornire una diagnosi
ed un trattamento.
In ogni caso una ricerca sulla letteratura del caso ha fallito nell'identificare
quanto frequentemente accada questa difficoltà di diagnosi.
Per raggiungere l'obiettivo, il Dr a Campo e i suoi colleghi hanno spedito
382 questionari a psichiatri olandesi, chiedendo loro notizie riguardo
le loro esperienze di diagnosi e di trattamento con pazienti con Disturbo
dell'Identità di Genere. Ha risposto un totale di 186 psichiatri,
fornendo informazioni su 584 pazienti con difficoltà di identificazione
riguardo l'inversione di genere.
Il team di ricerca ha scoperto che nel 39% dei casi riportati il Disturbo
dell'Identità di Genere era stata la diagnosi primaria. Nei tre
quarti dei rimanenti pazienti la confusione di identificazione sessuale
era secondaria rispetto ad altri disturbi psichiatrici, quali disturbi
dell'umore, disturbi dissociativi o disturbi psicotici.
Tuttavia, di 142 psichiatri che hanno realmente trattato pazienti con
confusione rispetto alla loro inversione di genere, solo 40 hanno mai
sottoposto un paziente ad una clinica di riassegnamento di genere, e
30 di questi hanno riferito di un solo paziente.
Ed i ricercatori hanno anche scoperto che solo il 51% degli psichiatri
erano in grado di specificare a quale età sia appropriato iniziare
la terapia di riassegnamento di genere.
Reference:
a Campo et al, American Journal of Psychiatry
2003;160:1332-1336
©
HMG Worldwide 2003
http://www.health-news.co.uk/
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