La risposta di Di Pietro alla piattaforma rivendicativa LGBT italiana "Primavera dei Diritti"
Gentile Sergio Lo Giudice,
rispondo al Suo invito dello scorso 6 settembre, per segnalarLe il mio sincero interesse a partecipare ad un prossimo incontro con le organizzazioni glbt italiane. Desidero infatti confermarLe l'impegno di tutta Italia dei Valori e mio personale, per realizzare insieme "Una nuova primavera dei diritti civili" come giustamente chiedono da anni con paziente tenacia e determinazione, l'Arcigay e le altre associazioni gay, lesbiche bi e transessuali italiane.
Pur partendo infatti, da diverse esperienze e sensibilità, generalmente caratterizzate da un profondo attaccamento alla cultura ed ai valori tradizionali, noi di IdV, animati da uno sincero spirito liberale e democratico, riteniamo che in un Paese che si reputa civile come il nostro, non sia più rinviabile dare applicazione concreta all'articolo 3 della nostra bella Costituzione: il riconoscimento dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
E' una battaglia di civiltà. Se quindi insieme agli altri partiti dell'Unione, saremo chiamati alla guida del Paese, come abbiamo già manifestato pubblicamente ed in tempi non sospetti, coerentemente, per prima cosa daremo il nostro sostegno al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto attraverso il Pacs. Riteniamo infatti necessario che l'Italia, in linea con le altre democrazie europee, si dia questo nuovo istituto giuridico, diverso dal matrimonio, per riconoscere le reciproche responsabilità tra persone anche dello stesso sesso, che hanno deciso di vivere insieme e disciplinare così i rapporti personali, patrimoniali, amministrativi della vita in comune di tantissimi italiani.
Parallelamente, occorrerà associare l'adozione di tutta una serie di misure necessarie a combattere ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, per smantellare meschini pregiudizi, purtroppo ancora molto diffusi nella cultura del nostro paese. Sarà di conseguenza necessario, sostenere tutte quelle iniziative pratiche che possano promuovere una vera cultura del rispetto della diversità, dell'accoglienza e delle pari opportunità.
Un preciso impegno, quindi ad adottare misure concrete, per passare (finalmente), dalle belle e generiche dichiarazioni di principio, ai fatti, sulla base di maturate e consapevoli scelte politiche.
Le Primarie del 16 ottobre alle quali mi sono candidato, proponendo un Patto etico con gli italiani per moralizzare la politica italiana, saranno un primo importante appuntamento anche per il movimento omosessuale e transessuale italiano, per confrontarsi appunto sulle cose concrete da fare o non fare in un futuro governo dell'Unione.
Dobbiamo stare attenti però, a non dare per scontato il risultato: solo se raccoglieremo il massimo dei consensi degli italiani che aspettano risposte concrete ai loro problemi quotidiani, avremo la forza necessaria per rinnovare profondamente il nostro Paese e rendere l'Italia, finalmente, un paese normale.
Cordialmente,
Antonio di Pietro
Presidente di Italia dei Valori
9 settembre 2005
Lettera di risposta di Di Pietro all'appello GLBT, indirizzata al Presidente nazionale Arcigay Lo Giudice
(torna a Elezioni 2006)