Radicali:
domani, 20 novembre, è la giornata del "Transgender Day
of Remembrance", in ricordo delle vittime della violenza comtro
le persone transessuali
Radicali italiani chiede al Presidente e ai Membri della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati la messa all'odg della pdl. 1245. (tratto dal sito dei Radicali Italiani) 19 novembre 2007 • Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani e Sergio Rovasio, membro della Direzione della Rosa nel Pugno: “Il 20 novembre è la giornata che celebra in varie parti del mondo il Transgender Day of Remembrance. In Italia le associazioni lgbtq ricordano le vittime dell'odio transfobico che continua a mietere vittime, in particolare Valentina, Tatiana, Manuela e Stefania. Ancora il 5 ottobre scorso, a Montesilvano, i Carabinieri hanno denunciato alcune persone transessuali perché vestite da donna rispolverando una legge del 1931 contro il travestimento, attendiamo ora una risposta dal Governo a un'interrogazione dei deputati radicali della Rosa nel Pugno contro questo assurdo provvedimento. Di seguito il testo della lettera che abbiamo oggi inviato al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati”: AL PRESIDENTE E AI MEMBRI DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI Signor Presidente, onorevoli deputati, in occasione della giornata mondiale contro
la transfobia (violenza contro le persone transessuali) che si celebra
domani, 20 novembre, chiediamo con urgenza, che venga messa all'odg
dei lavori della Commissione Giustizia della Camera dei deputati la
proposta di legge n. 1245 depositata dai deputati radicali della Rosa
nel Pugno il 29 giugno 2006 che, con altre proposte, ha l'obiettivo
di aggiornare gli effetti della legge n. 164 del 1982. Difatti, la legge
che regolamenta il cambio d'identitità sui documenti per le pesone
transessuali, stabilisce, all'articolo 1, che la rettificazione dell'attribuzione
di sesso è determinata con sentenza del tribunale in seguito
all'avvenuta modificazione dei caratteri sessuali. L'articolo 3 della
stessa legge stabilisce che, quando sia necessario, il tribunale può
autorizzare un trattamento medico-chirurgico per l'adeguamento degli
organi genitali. Purtroppo, da sempre, la giurisprudenza ha interpretato
il criterio di necessità stabilito dalla citata legge in senso
restrittivo, ritenendo che l'avvenuta modificazione dovesse riguardare
i caratteri sessuali primari della persona in transizione. Di già la Spagna e la Gran Bretagna hanno approvato ques'anno leggi simili. Non vorremmo che anche su questo l'Italia diventi ultima in Europa. Grazie per l'attenzione, cordiali saluti. Rita Bernardini Segretaria di Radicali Italiani Sergio
Rovasio Membro della Direzione della Rosa nel Pugno |