Mountain Biker Transgender dichiara di essere rimasta shoccata per i commenti ricevuti dopo una sua vittoria.
updated 03/08/2006

20:10:10 EDT Aug 1, 2006

Autore: JIM MORRIS
Traduzione di: Mirella Izzo
articolo originale a: http://www.cbc.ca/cp/sports/060801/s080184.html

© The Canadian Press, 2006

VANCOUVER (CP) - La mountain biker Michelle Dumaresq ha dichiarato di essere rimasta shoccata dal comportamento antisportivo esibito da una competitrice che ha indossato una T-Shirt che l'insulta al recente campionato canadese.
La Dumaresq approva la decisione dell'Associazione Canadese di Ciclismo riguardo la sospensione di tre mesi inflitta a Danika Schroeter, l'atleta che ha indossato la T Shirt.
La Dumaresq ha dichiarato: "credo sia stata la mossa giusta. Penso che sia stata l'esposizione di un comportamento antisportivo".
"Sono rimasta shoccata dal suo comportamento. Non penso sia stato molto professionale. Penso che chi ha voluto usare una trovata pubblicitaria (come quella) in una gara nazionale non rappresenti il paese".
La sospensione potrebbe costare alla Schroeter la partecipazione ai campionati mondiali.
La Dumaresq ha vinto il suo terzo titolo di corsa "downhill" durante la competizione del mese scorso a WHistler, finendo appena un secondo prima della Schroeter.
michelle dumaresq
Una immagine della mountain biker transgender
Michelle Dumaresq
Durante la cerimonia sul podio, la Schroeter ha esposto una maglietta bianca con scritto: "Campionessa Al 100% di Pura Donna".
La Schroeter ha successivamente chiesto scusa.
"Si è avvicinata a me mercoledì e mi ha chiesto scusa" ha dichiarato la Dumaresq, che si è sottoposta ad intervento di riassegnazione sessuale nel 1996.
"L'ho ringraziata per le scuse. Ma ho aggiunto di pensare che il suo gesto è stato di cattivo gusto e che ha provocato molto danno al nostro sport e che ho perso molto del rispetto che avevo per lei. Poi me ne sono andata".
La Dumaresq ha dichiarato di non aver guardato con attenzione la maglietta della Schroeter ma di averne capito il significato fondamentale.
Ha anche ricevuto gesti di scherno dalla folla durante la cerimonia di premiazione.
danika
Danika Schroeter, l'atleta che ha indossato la maglietta
"100% pura donna"
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Il podio incriminato: a sinistra Danika Schroeter con la maglietta incriminata, al centro Michelle Dumaresq
(la foto è ingrandibile cliccandoci sopra)
"C'era un gruppetto di persone fra il pubblico che erano ovviamente amici della Schroeter, o amici del suo ragazzo, che urlavano commenti davvero sguaiati, mentre il pubblico in genere era lì" ha aggiunto: "Sono stati davvero molto inappropriati con commenti che a me sembravano malati e di pessimo gusto".
Il Comitato Olimpico Internazionale nel 2004 ha deciso di consentire agli atleti transgender di competere alle Olimpiadi. Lo sport del "Downhill" Mountain Bike non è uno sport olimpico, ma l'Unione Internazionale dei Ciclisti e l'Associazione dei ciclisti Canadesi consentono agli atleti transgender di gareggiare nelle competizioni nazionali ed internazionali.
Questo fatto non ha fermato il dibattito sul fatto se chi sia nata come uomo possa avvere vantaggi nel competere contro le donne.
Kristen Worley, una ciclista e sciatrice marina, anche lei sottopostasi a riassegnazione chirurgica del sesso, ha dichiarato che tale pensiero è un mito.
Secondo la Worley il termine corretto da usare per le persone come lei e la Dumaresq è quello di "atlete transizionate".
"Le atlete transizionate perdono la capacità di produrre testosterone. Ciò comporta una riduzione della massa muscolare e una riduzione di ossigeno verso i muscoli", ha proseguito la Worley.
"Perdiamo in capacità di recupero, perdiamo in capacità di generare forza" ha detto la Worley, che sta programando di competere alle Olimpiadi del 2008 come ciclista. "Non possiamo controllare adeguatamente il nostro peso corporeo".
kristen worley
Kristen Worley, ciclista transgender che ha dichiarato che le atlete transgender sono svantaggiate rispetto alle donne perché hanno scheletratura maschile e muscolatura femminile

Dumaresq, 36 anni, pesa quasi 80 kili. Ha dichiarato di avere ancora uno scheletro maschile ma di avere perso il 30% della propria massa muscolare. Situazione che compara con l'avere un grande Autotreno spinto dal motore di una automobile da città.
"Ho bisogno di lavorare molto duramente per costruire muscoli capaci di muovere lo scheletro più grande che ho rispetto alle altre", ha aggiunto.
Lisa Sher, una ciclista americana che ha gareggiato con la Dumaresq, sostiene che il problema è nel corpo costruito nel passato.
"Si possono cancellare 25 anni in cui era un ragazzo?", si chiede la Sher, ora ritiratasi dalle corse.
Dumaresq è cresciuta come un uomo, incoraggiata ad essere aggressiva nello sport, per vincere.
"Questo aspetto resta intangibile, come puoi misurarlo" dichiara la Sher "Lei ha quei vantaggi che hanno avuto tutti i ragazzi. La differenza è che lei cerca di competere come donna".
Sher, che ha avuto il grande orgoglio di battere la Dumaresq quando ha corso contro di lei, è comunque d'accordo che il comportamento della Schroeter è stato ingiusto.
"Non è positivo per lo sport o per l'atleta" ha continuato Sher, la Schroeter ha perso la corsa per un solo secondo.
"Capisco la sua frustrazione ma allo stesso tempo, Michelle è stata battuta molte volte. Penso che l'atleta abbia del talento non sfruttato e potrebbe batterla lealmente e onestamente.

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lisa sher
Lisa Sher, ex ciclista di Mountain Bike, che ha vinto contro la Dumaresq ma che sostiene che comunque le atlete transgender hanno un vantaggio per avere vissuto per anni come uomini

Michelle Dumaresq
Michelle Dumaresq sulla sua Mountain Bike