Formazione sulle tematiche T* per volontari del Gruppo Scuola (Centro di Iniziativa Gay – Milano) - Lunedì 24/10/05 –
A cura di Crisalide AzioneTrans – Milano

Daniele Bocchetti (sostituisce Massimo D'Aquino non disponibile)
Nicole Iacono
Marco Romelli
Report della serata a cura di Marco Romelli

Il Gruppo Scuola è un gruppo di lavoro del Centro di Iniziativa Gay di Milano che si occupa di affrontare il tema dell'omosessualità nelle scuole attraverso la discussione e il confronto con gli studenti degli istituti superiori e universitari.

L'omosessualità è il principale argomento di dibattito, anche se recentemente – visto l'interesse dimostrato dagli stessi studenti – il gruppo è sempre più orientato verso la diffusione di notizie riguardanti più in generale l'universo delle “differenze”. E parlando di differenze non è possibile trascurare il transessualismo, un tema tanto ignorato quanto oggetto di curiosità e interesse nonostante l'immagine squalificante che la nostra cultura attribuisce al fenomeno.

Per rispondere adeguatamente alle domande degli studenti in materia di transessualismo il Gruppo Scuola ha avviato nel 2004 un collaborazione con l'associazione Crisalide Azionetrans. In attesa che persone transessuali entrino direttamente a far parte del gruppo (proposta in fase di sviluppo), sono stati organizzati degli incontri con i volontari dell'associazione volti a favorire lo scambio di esperienze e informazioni per l'approfondimento della questione transessuale.

Visto il successo registrato dal primo incontro, svoltosi all'incirca sei mesi fa, lunedì 24 ottobre è stato organizzato un secondo appuntamento con la partecipazione di tre volontari di Crisalide. L'incontro, dopo una breve introduzione sulla questione T* (definizioni, “termini tecnici”), ha assunto la forma di un dibattito che si è rivelato anche in questa seconda esperienza interessante e produttivo.

I volontari del gruppo scuola, non del tutto all'oscuro del fenomeno T*, hanno posto domande sia a carattere esperienziale sia legate in modo più specifico alle questioni mediche e burocratiche della transizione.

I volontari di Crisalide hanno risposto alle domande a carattere esperienziale basandosi sul proprio vissuto personale e riportando inoltre i racconti di altre persone T* che partecipano ai gruppi di auto – aiuto organizzati dall'associazione. In questo modo è stato possibile fornire una visione diversificata del fenomeno, anche se necessariamente non del tutto esaustiva considerata la vastità degli argomenti da trattare nel poco tempo a disposizione.

Tra le domande sull'esperienza vissuta dalle persone T*, la prima e più scontata riguardava l'età in cui una persona trans comincia a prendere coscienza della propria condizione, in contrasto con le aspettative degli altri. Rispondendo a questa domanda i tre volontari di Crisalide hanno prodotto un discorso libero sulla propria esperienza di vita a partire dall'infanzia fino al momento in cui ognuno ha deciso di affrontare, a modo suo, un percorso di transizione.

È stato trattato il tema del difficile rapporto con il mondo del lavoro, in particolare nel caso delle mtf che come è stato evidenziato subiscono maggiori discriminazioni rispetto agli ftm. Nicole Iacono ha parlato del problema della prostituzione, che per molte mtf rappresenta ancora l'unica possibilità di reddito. Il pregiudizio diffuso secondo il quale “tutte le transessuali si prostituiscono” esprime tutta l'ostilità della società verso le mtf, una delle cause che determinano la diffusione della prostituzione stessa.

Una domanda sugli effetti delle cure ormonali somministrate alle persone in percorso di riassegnazione sessuale ha segnato il passaggio dal discorso sulle esperienze individuali a quello più tecnico relativo all'iter medico – legale previsto in Italia per le persone transessuali. Sono state descritte le varie fasi del percorso, diversificate in funzione della direzione del percorso stesso (mtf/ftm), e i relativi costi in termini economici e di rischio per la salute. È stato illustrato il contenuto e la prassi applicativa, piuttosto controversa, della legge 164/82 che regola in Italia il percorso di riattribuzione sessuale.

La riflessione sulla medicalizzazione delle persone T*, in alcuni casi forzata, ha rappresentato un passaggio interessante in questa fase del dibattito.
I volontari di Crisalide hanno illustrato la situazione particolarmente contraddittoria vissuta dai transessuali che, pur non sentendosi generalmente affetti da una patologia, si trovano ad usufruire di un servizio medico in risposta alla propria necessità di cambiamento. Una necessità che può essere interpretata sia come la manifestazione di un disagio, sia come il semplice desiderio di mutare il proprio corpo per viverlo nel migliore dei modi. E che di conseguenza esprime l'estrema relatività della questione, legata principalmente alle percezioni e ai bisogni soggettivi.

Molte domande poste dai volontari del gruppo scuola rivelano una certa ansia relativa ai trattamenti medico/chirurgici e un diffuso pessimismo riguardo alle difficoltà incontrate dalle persone transessuali nella vita sociale. L'interesse e la preoccupazione per la difficile condizione T* esprimono la volontà di comprensione dimostrata dai volontari, ma nello stesso tempo non nascondono l'influenza di tanta falsa informazione che trasmette un'immagine eccessivamente, spesso esclusivamente problematica del fenomeno. I media riservano un'attenzione esasperata ai dettagli pietistici nelle storie delle persone T*, focalizzando sì il lato umano – sicuramente un progresso rispetto al semplice rifiuto o alla diffusione di pregiudizi – ma indulgendo eccessivamente al lato drammatico e patetico della questione, che di certo non favorisce l'emancipazione dei transessuali dall'immagine di persone “al margine” che si trascinano da secoli.

L'unico modo per compensare queste distorsioni è, anche in questo caso, l'acquisizione di maggiore spazio e autorevolezza da parte delle fonti di informazione più dirette, capaci di produrre un discorso vicino alla realtà del fenomeno e libero dai giudizi di chi non vive la condizione transessuale sulla propria pelle.

La collaborazione con Crisalide Azionetrans rappresenta, anche se in scala ridotta, un esempio di ricerca e scambio di informazioni il più possibile realistiche sul transessualismo e permetterà certamente ai volontari del Gruppo Scuola del CIG di diffondere un'immagine meno stereotipata, drammatica o marginale delle persone transessuali con cui hanno potuto confrontarsi direttamente.