PROBLEMA CARCERI: UN ARTICOLO DA "IL TRENTINO" (gruppo "Repubblica") Il
trans Jessica forse sarà trasferito ROVERETO.
L'isolamento di Jessica, per l'anagrafe Maurizio Galizzi, sta per finire.
Il detenuto transessuale che da tre mesi è rinchiuso due volte
- come racconta - nel carcere di Rovereto forse sarà trasferito.
La sua storia ha colpito il consigliere provinciale Margherita Cogo che
ieri, con il vice sindaco di Rovereto Sandra Dorigotti, ha visitato la
casa circondariale di via Prati. «Sta affrontando questa parte della
sua vita - racconta Cogo al termine dell'incontro con la direttrice del
carcere Antonella Forgione - con dignità. Cura molto il suo corpo,
i suoi capelli e la sua cella è la più ordinata che abbia
mai visto. Ma soffre ugualmente per questo suo isolamento e io mi sono
impegnata a farla trasferire». Un impegno che Cogo condivide con
la direttrice del carcere che ha detto al consigliere di essere al lavoro
per questo. Jessica aveva lanciato il suo grido d'allarme tramite i giornali.
Lei, transessuale non riconosciuta, è stata inserita in una struttura
di eterosessuali e, per proteggerla - come dicono dal carcere - è
stata isolata. Non può frequentare dei corsi né pranzare
con gli altri. Un isolamento all'interno di un altro isolamento. Ma ora
sembra che la situazione possa cambiare in meglio e Jessica potrà
scontare il resto della pena (è stata condannata a 3 anni e otto
mesi) in una struttura che tenga conto della sua sessualità. articolo
tratto da "Il Trentino" on line del 17/6/2003 |