Prot.. 150/pres.                                                                    A          “Striscia la Notizia”

Del 03/02/2006                                                                                   Redazione

Allegati: 1                                                                                           Mediaste /Canale 5           

                                                                                                            (invio tramite email)

 

oggetto: concorso su “chi è la trans” del “Grande Fratello”

 

Gentile redazione,

stiamo ricevendo molte proteste (alcune delle quali inviate direttamente a voi e a noi solo per conoscenza) riguardo l'iniziativa che il vostro programma sta con molta “ilarità condivisa” promuovendo e riguardante la “scoperta” di chi, fra le concorrenti del Grande Fratello”,  sia “la trans”.

Sebbene in assenza di una protesta della protagonista – che, evidentemente, a titolo personale, preferisce “piegarsi” ad una logica commerciale di gusto discutibile piuttosto che difendere la propria dignità - non riesco a ravvedere estremi di reato nel vostro operato (ciò non toglie che il tutto sarà visionato dal nostro ufficio legale). Resta però il dubbio gusto dell'iniziativa nei confronti della generalità delle persone transgender e transessuali.

Nella fattispecie mi permetto di ricordare – al di là delle ovvietà che sicuramente conoscete benissimo, ma di cui o ve ne “sbattete altamente”, o di cui “non vi rendete conto”,  sulla pesante discriminazione che subiscono le transessuali “non “artiste””, nel mondo del lavoro, nelle famiglie, nelle scuole ecc. – che la condizione transessuale è regolata dalla legge 164/82 che vieta la diffusione di ogni notizia riguardante la condizione di ex transessuale. A tale fine la summenzionata legge obbliga alla modificazione – a fine iter - di tutti i documenti di identità (con l'eccezione del casellario giudiziario e del certificato integrale di nascita che possono essere richiesti solo dalle Autorità Giudiziarie).

La condizione transessuale è anche considerata una situazione inerente lo “stato di salute” (che non è necessariamente malattia) e la “sessualità” di una persona ed è (o dovrebbe essere) pertanto pienamente protetta dalle norme sulla privacy, essendo le citate condizioni elencate nei cosiddetti “dati sensibili” che non possono né essere diffusi pubblicamente, né oggetto di “concorsi” senza una precisa liberatoria della persona interessata.

Al di là di una ovvia richiesta al Garante per la Privacy di verificare l'esistenza di tale liberatoria, quello che ci interessa primariamente è tentare di comunicarvi (per usare un linguaggio alla “Striscia”, “farvi entrare nelle testoline”) quanto danno possa arrecare al senso di dignità di persone che già, senza il vostro “contributo” lottano ogni giorno contro “sfottò”, “prese in giro”, offese e ben più gravi azioni di emarginazione, la vostra buffonesca iniziativa.

Se nelle vostre “testoline” vi è la convinzione che invece questo “gioco” è un modo per sdrammatizzare e per “sdoganare” la transessualità e che il nostro intervento è solo un atto di bieco moralismo, mi domanderei come mai tra le stesse persone trans sia così diffuso lo sdegno e così poche si sbellichino dalle risa per il vostro concorso.

L'operazione “Grande Fratello” con la “trans” quest'anno (come il gay l'anno scorso.. e le lesbiche? Magari ci sono state. Confesso di non essere una fan di quel programma) è pura operazione commerciale il cui risultato sarà favorevole o sfavorevole alla nostra condizione a seconda dei “criteri di scelta” con cui è stata selezionata la partecipante trans. Come in ogni altra categoria umana, fra di noi vi sono persone “intellettuali” ed anche persone decisamente “leggere” (a volte per scelta). Staremo a vedere se Il Grande Fratello vuole, con l'introduzione della transessuale, ripetere il modello “oca giuliva” che la tv riservò alle donne negli anni '50 e '60 (chi si ricorda di Maria Grazia Buccella? Oca giuliva alla grande che poi ebbi la fortuna di conoscere personalmente per scoprire che il suo personaggio era tutto un “gioco” per titillare il maschilismo più bieco degli italiani) o se davvero vuole proporre un esperimento culturale di svuotamento dei luoghi comuni (falsi come lo erano quelli delle donne italiane “oche giulive”), presentando una persona transessuale capace di esprimere sia una normale intelligenza, sia la particolare sensibilità diffusa fra molte di noi a causa del particolare percorso che dobbiamo attuare.

Oggi però “Striscia” con  il suo concorsucolo che vuol stimolare le corde basse dell'Italiano (MASCHIO) medio esce definitivamente dal suo ruolo autoreferenziato di programma di “controinformazione” per cadere nel puro avanspettacolo fra i più pruriginosi.

Avete scoperto le “truffe dei benzinai”? Bravi (lo sapevamo tutti che baravano ma non ne avevamo le prove), ma vi è poco onore in questo  se, contemporaneamente allo smascheramento delle truffe, vi affiancate facili giochi per i bassi istinti dello “scopri la trans”, che danneggiano ben più seriamente di qualche dl di benzina in meno, l'immagine delle persone transessuali, che diventano puro oggetto di una ricerca “morbosa” dello “scopri chi è”.

Vi preghiamo a nome delle tante persone che ci scrivono ed anche a nome del semplice buon senso e della presunta posizione a favore dei diritti, sempre declamata dall'inventore di Striscia, peraltro mio concittadino, di chiudere questo concorso spiegandone le ragioni. Riflettendoci qualche secondo sopra e spiegando agli italiani perché forse avete sbagliato a inventarvi un concorso dello “scopri la trans” come se l'essere trans fosse un abominio ben mascherato, ma sempre un abominio, una diversità da “scoprire” e che fa tanto ridere… (ahah??)

Siamo a vostra disposizione per aiutarvi ad uscire fuori da questa morbosa iniziativa foss'anche il vostro più grande successo di “ascolto”.

Vi garantisco che se avessi una tv e mandassi in onda gli sgozzamenti degli ostaggi da parte dei terroristi iracheni, vi batterei in termini di ascolto. Ciò mi renderebbe più brava di voi?

Si può fare ascolto anche facendo schifo. Così Striscia si butta a capofitto nella tv trash (transtrash magari vi convince di più… se vi strappa un sorriso).

Contenti voi. Scontente noi.

Spero con questa lettera di aver fatto breccia nelle vostre scelte che sono sbagliate come, meglio di me, vi hanno spiegato tante semplici persone transessuali che hanno voluto interessare anche l'associazione che sentono rappresentarle.

In caso contrario non vi faremo pubblicità con comunicati stampa di protesta clamorosi. Conosciamo anche noi i meccanismi della comunicazione. Vi faremmo solo pubblicità.

Nel caso in cui dovessimo quindi verificare l'impossibilità a stabilire anche un semplice dialogo per ragionare insieme sull'argomento, silenziosamente agiremo per le vie che riterremo più giuste. In Italia vi sono più Authority che pulci, poche fanno il proprio lavoro verso chi ne ha davvero bisogno, ma forse ne troveremo una che ci ascolta… Infine restano sempre, in ultima istanza, le vie legali che non vorremmo ovviamente percorrere perché vogliamo credere che anche dentro le menti auditeldipendenti possano battere dei cuori e soprattutto attivarsi nuove sinapsi cerebrali.

Tutti possiamo sbagliare, ma se perseveriamo…. Beh lo diceva bene un detto latino.. “…perseverare diabolicus”.

Saluti.

Mirella Izzo

Presidente nazionale Crisalide AzioneTrans Onlus

Per contatti diretti: presidenza@crisalide-azionetrans.it

Tel: 392-6845584

In allegato la lettera di Milena Argento che, fra le tante ricevute, meglio spiega nei dettagli i motivi della gravità del vostro comportamento.

 

P.S.: per la cronaca: si dice “LA trans” se si vuole rispettare almeno l'identità acquisita dalla persona e seconda cosa, Platinette farebbe bene a occuparsi di omosessualità e non di transessualità. Se ha delle turbe sulla sua identità di genere lo invitiamo ai nostri Gruppi di Auto Aiuto che certamente gli saranno utili a smetterla di odiare le vere persone transessuali.