MARGHERITA
28/03/2006
- Pacs: Gli assenti hanno sbagliato, ma l'Unione sosterrà la lotta 04/02/2006
- Rutelli: Non siamo sulla Linea Zapatero
- Margherita. Altolà su Scuola, TAV e PACS: No a "Forzature interpretative
- La Margherita attacca la Rosa
- Pacs. Rutelli: C'è accordo in Unione – No a famiglie di serie “B”
"Sia le coppie omosessuali che eterosessuali debbano essere riconosciute".
- Bobba (Margherita): "I Pacs non si faranno".
Guai a toccare le legge sulla fecondazione assistita
lunedì 27 marzo 2006 , di AdnKronos (fonte gaynews.it) 28/03/2006
- Margherita, lettera ai cattolici: la legge sui Pacs non passerà Binetti e Bobba: fermeremo la Rosa nel pugno. 28/03/2006
Pacs: Gli assenti hanno sbagliato, ma l'Unione sosterrà la lotta
17/01/2006 - L'Unità - Rosa Praticò
La senatrice della Margherita: nel centrosinistra consenso su 194 e unioni civili
«Lo Stato deve evitare i vuoti legislativi e garantire cittadinanza a tutti. Deve essere laico. È la società civile a chiederlo». La senatrice della Margherita Cinzia Dato non ha dubbi e i numeri delle manifestazioni di sabato le danno ragione.
Senatrice la risposta della gente è stata compatta. Non si può dire lo stesso dell'Unione. Eppure 194 e Pacs sono nel suo programma...
«C'è assoluto consenso su questi punti. La controversia, per quanto riguarda i Pacs, è sull'opportunità o meno di identificare la battaglia delle unioni civili con un loro aspetto, quello che interessa gli omosessuali. La legge non deve entrare nelle alcove. Dobbiamo garantire diritti alle coppie di fatto a prescindere dal sesso. Inoltre visto che è basso il numero delle coppie omosessuali che chiedono di essere legalmente riconosciute come tali, non capisco perché dobbiamo enfatizzare il problema e andare a muso duro verso un'opinione pubblica già turbata dall'eccesso di integralismo di alcune associazioni e da una certa intraprendenza del clero».
Allora è d'accordo con «l'amarezza» di Prodi per il corteo di Roma?
«La posizione di Prodi sulle unioni civili è chiarissima. La sua “amarezza” credo fosse legata al fatto che celebrare pacs simbolici in piazza sarebbe stato percepito come un'inutile provocazione in un importante momento pre-elettorale».
«Su questi temi si è perso un referendum, non vorrei che perdessimo pure le elezioni» ha dichiarato Fioroni, suo collega di partito...
«Le sue parole non vanno intese in senso berlusconiano: “Cambiamo posizione per attrarre consensi”. Si tratta piuttosto di esaltare, all'interno della nostra visione del mondo, gli aspetti meno controversi. E restare uniti».
È un dato che le donne della Margherita si siano dissociate dal corteo di Milano. E che a Roma fossero pochi i Dl in piazza...
«La decisione delle donne milanesi del partito mi lascia stupefatta e chiederò un confronto. Comunque garantisco che non c'è alcun disegno cospiratorio della Margherita per far saltare l'Unione. Inoltre il documento programmatico del nostro partito prevede che non possiamo pronunciarci su temi di rilevanza etica. I contratti di convivenza solidale di Rutelli erano una sua personale proposta. Piuttosto, attualmente, c'è il desiderio di mantenere solidi rapporti con il mondo cattolico».
E con la Rosa nel Pugno?
«Si tratta di trovare punti di contatto. Fa parte del gioco politico. I Pacs con l'Unione al governo saranno legge».
Però Mastella ha detto no ai Pacs...
«Mastella cerca di collocarsi strategicamente nel cosiddetto centro. Dice le sue posizioni del momento ma può cambiarle... Non è uno noto per la sua coerenza».
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Rutelli: Non siamo sulla linea Zapatero
04/02/2006 APCOM
La famiglia è una ma nella società in cui viviamo le forme di convivenza sono molteplici. Prodi è stato chiaro...
"La famiglia è una ma nella società in cui viviamo le forme di convivenza sono molteplici. Prodi è stato chiaro. Non siamo sulla linea Zapatero". Così il leader della Margherita, Francesco Rutelli, nel faccia a faccia con Pier Ferdinando Casini, ha risposto ad una domanda sui Pacs e sul programma dell'Unione. Casini ha ribattuto: "Prodi ha citato impropriamente Aznar. Aznar non ha mai fatto provvedimenti di questo tipo. Ha detto una falsità".
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Margherita. Altolà su Scuola, TAV e PACS: No a "Forzature interpretative
Parita' scolastica, Tav, unioni civili e no-pacs,sono questi alcuni dei temi chiave del programma della Margherita c e che costituiranno 'il baricentro riformista della futura azione governo'
sabato 25 febbraio 2006 , di ansa
(ANSA) - ROMA, 24 FEB - Parita' scolastica, Tav, unioni civili e no-pacs, ma anche sviluppo, innovazione, lotta alla precarieta', emergenza casa, difesa del potere d'acquisto, welfare, sicurezza e giustizia: sono questi alcuni dei temi chiave del programma della Margherita che oggi ha ricevuto l'ok definitivo dalla Direzione e che costituiranno 'il baricentro riformista della futura azione governo'.
In una sorta di preambolo al documento, la Margherita sgombra subito il campo dai tre nodi che hanno fatto discutere il centrosinistra: scuola, Tav e pacs. L'accordo raggiunto, infatti, rappresenta un 'buon programma, un buon punto di equilibrio di una coalizione ampia' - si afferma - e i dielle sono pronti a condividere 'l'impegno unitario', ma non sono disposti a accettare 'forzature interpretative ed esternazioni come quelle registratasi ancora nei giorni scorsi'. Dunque, il partito di Rutelli dice no agli 'attacchi alla parita' scolastica' e sottolinea come non esista alcun margine di discussione sulla questione dei progetti Tav, Val Di Susa inclusa, ne' sulle unioni di fatto. Sul fronte della politica internazionale, poi, i Dl ribadiscono la scelta di 'un multilateralismo globale, che si deve fondare sull'Onu'.
Entrando nel dettaglio, invece, la Margherita individua nove capitoli necessari a rilanciare l'Italia.
SVILUPPO. La ripresa e' la 'nostra priorita' assoluta', si legge nel documento, in particolare per 'il Mezzogiorno' che deve diventare 'un motore per la crescita economica di tutto il Paese. Liberalizzazioni dei servizi pubblici locali, piu' concorrenza delle assicurazioni e dei servizi bancari, lotta alle evasioni sono fra i traguardi principali da raggiungere.
INNOVAZIONE. Fare posto nel governo a un mister o a una miss Lisbona che si occupi esclusivamente delle politiche per far ripartire il settore, nonche' almeno raddoppiare gli investimenti nella ricerca, sostenere le imprese che innovano con un fisco a premi, puntare su agricoltura, turismo e made in Italy.
PREMIARE I TALENTI. A questo tema la Margherita non solo dedica un capitolo a parte, ma dice anche che per il partito si tratta di una vera e propria 'parola d'ordine'. Nel concreto si tratta di combattere i monopoli e le 'incrostazioni burocratiche'.
LOTTA ALLA PRECARIETA'. Una priorita', come indicato da Prodi.
Meno tasse sul lavoro e nuove regole per la flessibilita' ma anche dei 'contratti d'avvenire', vale a dire 5 anni di lavoro e molta formazione con sgravi per i datori e incentivi per assumere giovani al termine del contratto.
EMERGENZA CASA. Centomila alloggi in cinque anni, sostegno ai comuni per la costruzione di abitazioni sociali, aiuti alle giovani coppie.
DIFESA DEL POTERE D'ACQUISTO. Qui le azioni individuate sono molteplici, dalla promozione di osservatori dei prezzi al potenziamento della vigilanza, dalla liberalizzazione dei servizi alla rivisitazione dei monopoli.
WELFARE. Bambini, donne e anziani sono ovviamente il cuore di queste politiche. Tra le proposte, quella di 'unificare gli attuali sostegni economici alla famiglia in unico strumento', 'indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori', mentre per i 'nonni' sono previste una serie di misure volte a promuovere una vecchiaia 'attiva', a partire dagli incentivi al prolungamento del lavoro.
LOTTA AGLI SPRECHI SETTORE PUBBLICO. 'Occorre porre termine alla proliferazione incontrollata di enti' attraverso una cabina di regia fra Stato, Regioni e enti locali, mentre con i risparmi si potra' dare il via a nuove assunzioni (almeno la meta' dei turnover: 50mila circa).
SICUREZZA E GIUSTIZIA. Si' a una superprocura per combattere il terrorismo, si' alla riforma dei servizi e a una Banca Dati del Dna, sotto la vigilanza del Garante della privacy. Sul fronte della giustizia, invece, via libera alla modifica di alcune normative: prescrizione, svolgimento dei processi civili, introduzione di filtri per l'appello e per il ricorso in Cassazione. Infine, un manager della giustizia per garantire piu' efficienza nell'intera macchina.(ANSA).
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La Margherita attacca la Rosa
24 febbraio 2006
Torna all'attacco il quotidiano della Margherita “Europa”, affermando in un corsivo afferma che la Rosa del pugno userebbe il grimaldello del deficit di laicità dei Ds per contrastare il partito democratico. Villetti: il deficit di laicità, evocato da Europa, non è una nostra invenzione, ma risulta dalle troppe timidezze e dai tanti imbarazzi manifestati su temi fondamentali, dove si deve manifestare la fisionomia laica delle forze politiche. Torna all'attacco il quotidiano della Margherita “Europa”, affermando in un corsivo che la Rosa del pugno userebbe il grimaldello del deficit di laicità dei Ds per contrastare il partito democratico. “E' davvero incredibile - replica Roberto Villetti - sostenere che difendere la scuola pubblica, battersi per i Pacs e tutelare la legalità dell'aborto dai tentativi di scardinarne dall'interno i meccanismi sarebbero solo pretesti dettati da finalità strumentali. La laicità in Italia - sottolinea l'esponente della Rosa nel pugno - è continuamente contestata dalle gerarchie ecclesiastiche che spesso intervengono direttamente nella vita politica. Quindi, è più che necessario rispondere al quesito, avanzato da Emanuele Macaluso sul 'Riformista', a coloro che si apprestano a costruire il cosiddetto partito democratico se sono d'accordo o meno sui principi di laicità. Per parte nostra, ci chiediamo come si fa a metterlo in cantiere finché Rutelli si presenta come uno dei leader principali di quel pezzo d'Italia cattolica che vuole tornare indietro nel campo della modernizzazione del costume, della morale e degli stili di vita. Pertanto -spiega Villetti- il deficit di laicità, evocato da 'Europa', non e' una nostra invenzione, ma risulta dalle troppe timidezze e dai tanti imbarazzi manifestati su temi fondamentali, dove si deve manifestare la fisionomia laica delle forze politiche”.
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Pacs. Rutelli: C'è accordo in Unione – No a famiglie di serie “B”
"Sia le coppie omosessuali che eterosessuali debbano essere riconosciute".
Roma - "Il centro sinistra ha adottato una posizione di compromesso che giudico buona, che stabilisce che non si debbano avere discriminazioni di nessun genere per la scelta di vita delle persone e per tutta una serie di diritti e prerogative che riguardano le coppie conviventi e di fatto" e che "sia le coppie omosessuali che eterosessuali debbano essere riconosciute". Lo ha sostenuto Francesco Rutelli, leader della Margherita, intervenendo in tv alla trasmissione 'Ballarò'.
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Bobba (Margherita): "I Pacs non si faranno"
Guai a toccare le legge sulla fecondazione assistita
lunedì 27 marzo 2006 , di AdnKronos (fonte gaynews.it)
Roma, 27 mar. - "Abbiamo scritto ai cattolici per dare più forza la programma dell'Unione e per testimoniare che nel centrosinistra i credenti, come me e Paola Binetti, si trovano benissimo e possono testimoniare i loro valori a testa alta". Intervistato dal 'Messaggerò lo afferma l'ex presidente delle Acli Luigi Bobba, candidato al Senato per la Margherita.
"Fa fede il programma -rileva Bobba-che parla essenzialmente di nuove politiche di sostegno alla famiglia, ai giovani, agli anziani e anche di tutela dei diritti delle persone che hanno scelto di convivere, non di Pacs".
Quanto al leader dei Ds, Piero Fassino, che ha anticipato di voler ridiscutere la legge sulla fecondazione assistita, secondo Bobba "farebbe bene a ricordare come si sono espressi gli italiani nei referendum e mi stupisce la sua iniziativa -aggiunge- visto che, in recenti discussioni, eravamo d'accordo che su temi eticamente sensibili è necessario puntare ad ottenere maggioranze qualificate".
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Margherita, lettera ai cattolici: la legge sui Pacs non passerà Binetti e Bobba: fermeremo la Rosa nel pugno.
Ecco l'incubo dei cattolici: per quanti siano ancora indecisi se votare o meno, forse questa illuminante 'letterina' potra' farli riflettere. Due evidentemente gli obiettivi fondamentali come comunita' GLBT: 1 - che Berlusconi vada a casa 2 - che le ali laiche dell'Unione sommergano la Margherita. 28/03/2006 - Queer.it - Pierangelo Bucci Rosendaal
Roma - «Non abbiate paura». Era il 22 ottobre del 1978, il suo primo vero discorso ai fedeli radunati in Piazza san Pietro, quando il nuovo Papa venuto dalla Polonia disse quella frase. Tre parole diventate spirito e sostanza del suo lungo pontificato. Tre parole che adesso ripete Paola Binetti, la ruiniana di ferro voluta da Rutelli nelle liste della Margherita, per spiegare la lettera agli elettori che ha scritto insieme all'ex presidente delle Acli Luigi Bobba, anche lui candidato con la
Margherita, anche lui voluto da Rutelli per rinforzare l'appeal cattolico del partito. «Non abbiate paura». Ma di cosa? Di spalancare le porte a Cristo, diceva Giovanni Paolo II alla folla che arrivava fino in via della Conciliazione. Che una volta al governo l'Unione spalanchi le porte alle richieste della Rosa nel pugno (dai Pacs all'eutanasia), scrivono Binetti e Bobba mentre il 9 aprile s'avanza.
LA LETTERA — Perché tanta preoccupazione? «C'è la sensazione — spiega Binetti — che la presenza della Rosa nel pugno possa rappresentare un'aggressione a valori come la vita e la famiglia. E questo potrebbe spingere tanti cattolici a votare per il centrodestra, pur turandosi il
naso». Quali sono le richieste di Radicali e socialisti (le «continue sparate di Pannella e Boselli» per dirla con Bobba), che potrebbero mettere in fuga il voto cattolico? La lettera elenca i Pacs per le coppie di fatto, le apertura sull'eutanasia, l'ammorbidimento della legge sulla fecondazione
assistita, il freno ai finanziamenti per le scuola paritarie, l'abolizione del Concordato. Tutto il programma della Rosa nel pugno, riforme economiche a parte. Per questo i due candidati della Margherita hanno pensato alla lettera, che sarà presentata ufficialmente domani a Roma nella sede del partito. Una paginetta appena da inviare ad associazioni cattoliche e privati cittadini (ancora da decidere il numero) e pubblicare su giornali e periodici.
RASSICURARE — «Vogliamo mandare un forte messaggio di rassicurazione al mondo cattolico che potrebbe votare centrosinistra ma che — dice ancora Binetti — è spaventato dalle sistematiche esternazioni di questo partito».
Non tanto una risposta alla lettera ai parroci di Sandro Bondi, quindi, a quell'opuscolo che rivendicava i meriti del governo Berlusconi «alla luce della dottrina sociale della Chiesa». Non una rincorsa ad apparire più cattolici degli altri, la richiesta di una scelta di campo, con noi e non
con loro. Ma la promessa ai propri elettori che il resto della coalizione non calpesterà i valori cattolici. Anzi, se qualcuno ci proverà, saranno loro a fermarli.
LA PROMESSA — «Le richieste della Rosa nel pugno — spiega Bobba — hanno avuto una grande evidenza sui giornali e in televisione, come se facessero parte del programma dell'Unione. E invece no: Pacs, eutanasia e tutto il resto in quelle pagine non ci sono, tant'è vero che la Bonino ha firmato con riserva proprio perché non c'erano. Se andremo al governo, quindi, queste
cose nei prossimi cinque anni non si faranno». Punto. «Ci assumiamo questa responsabilità, avremo una funzione di garanzia per questi valori che riteniamo condivisi da un'amplissima parte della popolazione italiana». Sui Pacs nel centrosinistra non è solo la Rosa nel pugno a premere. In molti
giudicano troppo vaga la formula di compromesso faticosamente inserita nel programma che parla di «riconoscimento giuridico dei diritti alle persone che fanno parte delle unioni di fatto». Anche Rifondazione comunista vuole i Pacs e proprio per questo ha messo Vladimir Luxuria al secondo posto in lista dietro a Bertinotti. Anche i Verdi, i Comunisti italiani, anche una buona parte dei Ds. Ma Bobba e Binetti parlano solo della Rosa nel pugno: «Sono loro a fare più rumore, con gli altri si ragiona».
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