ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 16/5/2004
GENOVA

MOZIONI APPROVATE:

Mozione n. 1 "Piccola soluzione"

Crisalide AzioneTrans si impegna affinché i progetti di legge presentati dall'on. De Simone ed altri sulla piccola soluzione vadano in discussione parlamentare entro l'anno corrente.
Crisalide invierà una lettera a tutti i parlamentari firmatari dei tre progetti di legge, nella quale evidenzierà l'urgenza che almeno uno di essi venga approvato entro questa legislatura.
Ove la lettera non producesse effetti rilevanti, Crisalide AzioneTrans chiederà un incontro con la prima firmataria dei singoli progetti di legge.
Approvata all'unanimità.

Mozione n. 2 "Adesione Referendum sulla abrograzione della legge sulla procreazione medica assistita (PMA)

Nel Manifesto AzioneTrans, documento politico unificante dell'Associazione, si legge:
DIRITTO ALLA MATERNITA' E ALLA PATERNITA'
capitolo 1 (Casi in cui non si sono avuti figli)
Una coppia eterosessuale formata da una donna genetica e da un uomo transessuale/transgender potrebbe accedere alla genitorialità mediante fecondazione eterologa (con gameti maschili esterni alla coppia) per consentire la fecondazione della donna.
Altrettanto, una coppia lesbica formata da una donna genetica e da una donna transgender/transessuale potrebbe accedere alla genitorialità mediante inseminazione artificiale omologa, attraverso la conservazione preventiva dello sperma della persona transessuale nel periodo precedente la transizione.
In Italia però è vietata la fecondazione eterologa (1° caso) ed anche la fecondazione omologa per quelle coppie che non siano sposate e non corrispondano al criterio di maschio genetico + femmina genetica (2° caso). Viene pertanto crudelmente vietato il diritto alla paternità e alla maternità in base esclusivamente a pregiudizi etici e morali(stici).
Sembra inoltre che - in base ad alcuni recenti studi sulle cellule staminali - sia possibile ottenere un “ovulo” a partire da qualsiasi cellula umana. Se questi studi trovassero conferme sarebbe possibile accedere alla paternità e maternità anche per le coppie eterosessuali composte da maschio genetico e da donna transessuale/transgender, attraverso una fecondazione “omologa” e l'utilizzo di un “utero in prestito”.Altrettanto sarebbe possibile per le coppie omosessuali composte da un maschio genetico e da un maschio transgender/transessuale, alle coppie omosessuali composte da due uomini transessuali/transgender e alle coppie omosessuali composte da due donne transessuali/transgender.
Il diritto ad una paternità e maternità che mantengano almeno una parte del codice genetico dei genitori è (o sarà presto) possibile per tutti.
Il diritto alla paternità ed alla maternità sono diritti della persona quando non violino il diritto del bambino. Il diritto del bambino è quello di crescere in un ambiente amorevole e che gli consenta di conoscere fin dall'infanzia le differenti forme dell'identità di genere.
Paradossalmente il figlio di una coppia “uomo genetico - donna transessuale” o di una coppia “donna genetica - uomo transessuale” offre al bambino una immagine significativa molto più precisa delle polarità “maschile” “femminile” di quanto non accada ad un bambino orfano di padre o di madre, o ad un bambino cresciuto da madre e nonna in famiglie in cui il padre è poco presente o assente.
Nessun fondamento concreto e scientifico trovano quindi le obiezioni alla maternità assistita per le persone transessuali, transgender, omosessuali.”
Per tali ragioni Crisalide AzioneTrans non può non aderire al referendum abrogativo della legge 40/2004 in materia di procreazione assistita promosso da Radicali italiani e dall'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
La legge approvata limita oltremisura, secondo secondo regole di un'etica estremamente discutibile ed un moralismo figlio del fondamentalismo cattolico, la possibilità di accedere alle tecniche scientifiche moderne che possano permettere nel presente o nel futuro anche alle persone transgender , transessuali ed omosessuali alla maternità e paternità.
Ove organizzativamente sarà possibile, i nostri soci parteciperanno alla raccolta di firme del comitato organizzatore.
Approvato all'unanimità meno un'astensione

Mozione n. 3: "Terapia ormonale a carico del Sistema Sanitario Nazionale

Il transessualismo, nostro malgrado, è iscritto tra le patologie psichiatriche secondo il DSM IV e l'ICD 10 dell'OMS con i nomi di “Disturbo dell'Identità di Genere (DIG)” o “Disforia di Genere”.
Inoltre la legge 164/82 prevede un iter sanitario a carico del SSN per le persone transessuali.
Per tali motivi appare gravemente discriminatorio l'atteggiamento della Commissione Unica del Farmaco (CUF) che si rifiuta di includere il DIG tra le indicazioni terapeutiche dei prodotti estroprogestinici, antiandrogeni e testosteronici.
Crisalide AzioneTrans, nell'anno 2002 ha profuso molte energie con il Sottosegretariato al Ministero della Sanità e con la CUF stessa per raggiungere questo obiettivo.
Crisalide, nella persona della presidente, ha intrapreso un lungo carteggio con il Sottosegretariato al Ministero della Salute, ottenendo infine una risposta da parte della CUF che nega il diritto alla terapia ormonale sostitutiva a carico del SSN per le persone transgender e transessuali (vedi allegato "risposta della CUF")
Le motivazioni addotte dalla CUF evidenziano un comportamento discriminatorio nei confronti delle persone con DIG.
Non è possibile considerare il transessualismo una patologia solo quando fa comodo e non quando c'è da godere dei diritti al SSN.
L'Assemblea Nazionale delibera che, se non si apriranno spazi per risolvere la questione entro un paio di mesi, Crisalide AzioneTrans si farà carico (anche insieme ad altri soggetti che vorranno aderire) sia attraverso la pubblicizzazione della discriminazione in atto, sia agendo per le vie legali, di denunciare la CUF ed il Ministero della Salute per comportamento antidiscriminatorio nei confronti delle persone transessuali e transgender.
Approvato all'unanimità

Mozione n. 4: "Diritto al lavoro"

Come può evincersi dall'opuscolo co-prodotto da Crisalide AzioneTrans, CGIL Nuovi Diritti e Cersgosig-Informagay e disponibile per tutti i soci, per la Comunità Europea, i diritti riguardanti le pari opportunità nel lavoro delle persone transessuali e transgender vengono inclusi nelle direttive e normative nazionali di parità di trattamento tra uomini e donne.
Pertanto in Italia le leggi:

•  903/77 “parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro (legge di attuazione della Direttiva Europea n. 207 del 1976 “Equal Treatment Directive” e n. 117/75 “”Equal pay Directive”)
•  125//91 “Azioni positive per la realizzazione della parità uomo – donna nel lavoro”
•  300/70 “Statuto dei lavoratori”
•  108/90 “disciplina dei licenziamenti individuali”
•  30/03 e decreto attuativo 276/03 riguardante le modalità di assunzione

Devono essere applicate anche per le persone transessuali e transgender.
E' evidente che nel nostro paese la realtà dei fatti è molto distante da quanto dovrebbe essere previsto in base alle sentenze della Corte di Giustizia Europea da cui derivano le interpretazioni di fondo dell'inclusione del transessualismo nelle leggi e direttive sopraccitate.
Per questa ragione Crisalide si impegna alla massima diffusione possibile dell'opuscolo “Transessualismo e lavoro” e si adopererà presso il sindacato della CGIL affinché istruisca un pool di avvocati su tutto il territorio nazionale appartenenti alle locali Camere del Lavoro, sulla tematica del diritto al lavoro delle persone transessuali.
Parimenti Crisalide cercherà di costituire una rete di avvocati sensibili alla problematica anche al di fuori delle strutture della CGIL che comunque vengono ritenute basilari per la riuscita di un'opera informativa nazionale.
Approvata all'unanimità

Mozione n. 5 "Diritto alla Privacy"

Le persone transessuali nel periodo precedente alla riassegnazione anagrafica dei documenti e le persone transgender per tutta la loro vita vedono negato un diritto fondamentale dei cittadini: il diritto alla privacy.
La dissonanza tra aspetto fisico, situazione psichica, scelta degli abiti da una parte ed il nome ed il sesso che appaiono sui documenti dall'altra rendono disponibile a chiunque maneggi un documento di identità di una persona trans, informazioni estremamente personali, ovvero “dati sensibili”.
Crisalide si batte affinché questa odiosa situazione possa al più presto trovare soluzione.
L'eventuale approvazione di una legge sulla “piccola soluzione”, peraltro, risolverebbe solo in parte il problema, in quanto manterrebbe invariato codice fiscale e passaporto che, come è noto, rivelano o dichiarano il sesso delle persone.
Per questi motivi l'Assemblea Nazionale delibera che Crisalide ponga al “Garante della Privacy” un quesito nel merito della questione visto che l'articolo 22 della legge 675/96 (legge sulla privacy) dice:
“i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante”.
La situazione delle persone transessuali e transgender costituisce un dato sensibile, a nostro parere, sotto due aspetti: vita sessuale e stato di salute.
Approvata all'unanimità

Mozione n. 6

Negli anni di lavoro in Associazione, venendo a contatto con molte persone, si è evidenziata una problematica che affligge molte e molti transessuali e transgender: la solitudine, l'isolamento.
Se Crisalide in questi anni ha lavorato per creare una rete la più ampia possibile affinché il problema dell'isolamento potesse risolversi nella realtà della vita associativa, poco ha potuto fare per quanto riguarda l'aspetto della solitudine affettiva.
Trovare socializzazione senza pregiudizi non è cosa semplice per le persone transessuali, in particolar modo per le transessuali mtf (maschi transizionanti femmine), che subiscono fortemente i pregiudizi sociali che vogliono la transessuale come una semplice “macchina del sesso”.
D'altra parte è più volte capitato di ricevere richieste da parte di uomini e donne che desideravano, attraverso la nostra Associazione, entrare in contatto e conoscere persone transessuali. Fino ad oggi l'unica risposta che si è potuta dare era quella di un rifiuto, in quanto Crisalide non era in grado di offrire servizi di socializzazione.
Peraltro lo strumento del “forum dell'amicizia” sul sito di Crisalide AzioneTrans non ha dato i risultati immaginati e si è rivelato uno strumento poco incisivo, nella marea di siti e forum e liste che propongono la conoscenza delle transessuali solo in chiave sessuale, se non mercenaria.
Il problema della solitudine affettiva resta spesso uno dei problemi meno dichiarati dalle persone transessuali o dietro il quale ci si nasconde con pregiudizi nei confronti delle persone interessate alla nostra conoscenza, pregiudizi a volte non dissimili da quelli che subiamo da gran parte della “società”.
L'Assemblea propone ai soci la formazione di un gruppo di lavoro su questa tematica e propone alle strutture con sufficienti capacità organizzative di lavorare affinché si possano studiare forme di socializzazione rispettose per tutti.
Scopo del gruppo di lavoro sarà quello di trovare alcune soluzioni che facilitino una socializzazione umana rispettosa, evitando il più possibile il rischio di attirare persone interessate esclusivamente ad incontri sessuali (mercenari e non).
L'Assemblea propone ai soci interessati di formare tale gruppo.
Approvato a maggioranza.
Il gruppo di lavoro ha raccolto nell'assemblea n. 2 adesioni.