Uccisi per aver espresso il loro modo di essere
The BG News (Bowling Green State University), OH, USA 

Di Joelle Ryby Ryan

 

Joelle Ruby Ryan is an American Culture Studies
Graduate Student.

© Copyright 2008 BG News

http://media.www.bgnews.com/media/storage/paper883/news/2008/02/25/Forum/Killed.\ For.Expressing.Themselves-3231044.shtml

Traduzione di Stefano Maselli

 

Nelle prime ore del 4 di Febbraio, la madre di cinque figli, Kelly McWilliams, ha scoperto che Cameron, il suo figlio maschio di 10 anni si era suicidato impiccandosi con una cintura nera di cuoio. Cameron aveva detto alla madre di voler essere una ragazza e che voleva iniziare a truccarsi, richiesta alla quale la madre non aveva acconsentito. Cameron è stato vittima di bullismo a scuola e aveva pochi amici.

Il 5 febbraio la polizia di Detroit ha trovato il corpo di una donna transgender in un lotto vuoto, uccisa con un colpo di pistola alla nuca. Gli agenti hanno parlato di lei come di una “nota prostituta” e come di un “uomo” in abiti femminili. Benché conoscessero il nome della vittima, la polizia ha rifiutato di renderlo pubblico, facendo il modo che scendesse al livello di una vittima anonima.

Il 9 febbraio la polizia ha trovato il cadavere di una donna transessuale di colore di 25 anni nel suo appartamento nel Bronx. Sanesha Stewart è stata probabilmente accoltellata a morte quando il suo assassino ha scoperto che era trans gender. Il New York Daily News, il primo a riportare la notizia, ha utilizzato un titolo offensivo: “soggetto fregato pugnala travestito del Bronx”.

Il 12 febbraio, lo studente quattordicenne Brandon McInerney è entrato in un’aula di informatica piena di studenti  all’Istituto E.O. Green Junior High in Ventura County, California, ed ha ucciso con un colpo d’arma da fuoco un suo compagno di classe, lo studente di  ottavo grado Lawrence King. McInerney era probabilmente infuriato con King, che era apertamente gay e gender-variant e noto per indossare stivali a tacco alto, cosmetici e gioielli femminili in classe.

Ogni anno vengono riportati dozzine di casi in tutto il mondo relativi a persone che sono state assassinate a causa della loro espressione di genere. Molte di queste vittime non sono nemmeno propriamente menzionate, ma nominate dalle notizie dei media soltanto come “uomini vestiti da donne”. La maggior parte di queste vittime sono transessuali MtF giovani, povere e di colore. Alcune sono prostitute.

Sono oppresse a causa del razzismo, del classismo, della transfobia, della misoginia e dell’eterosessismo. Le loro vite sono costantemente in pericolo. A questo punto sono abituata a venire a conoscenza di questi casi ma sono scioccata e rattristata dalla recente ondata di odio nei confronti delle persone gender-variant .

Nell’arco di una settimana, quattro vite insostituibili ci sono state rubate. La causa? Intolleranza rispetto alla variabilità di genere, l’odio e l’oppressione. Le persone gender-variant sia giovani che adulte sono considerate come eliminabili nelle culture di tutto il mondo.

La nostra società americana è ossessionata dalla purezza del genere, con il concetto second cui il sesso ed il genere sono assoluti e separati da confini che non possono e non dovrebbero poter essere attraversati.  Coloro che  attraversano, vivono sfumature e trascendono le rigide categorie di maschio/femmina e virile/femminile sono puniti brutalmente per quella che è la nostra percezione di una trasgressione rispetto alla legge divina e alla natura.

Come per Camero e Brandon, la scuola è spesso il luogo dove avvengono gli abusi. Siamo abitualmente picchiati, sottoposti a bullismo e aggrediti verbalmente dai nostri compagni di studio. Quando ne parliamo ai nostri genitori, veniamo spesso respinti, o addirittura cacciati di casa. Quando cresciamo e cerchiamo di prenderci cura di noi stessi, ci vengono negati il lavoro, la casa ed il supporto. Le donne transessuali come Sanesha e la vittima senza nome di Detroit possono a volte finire in giri di prostituzione di strada per sopravvivere.

Circa il 75% delle persone transessuali sono disoccupate o sotto-occupate. Inoltre non vi è una legge federale in questo paese che protegga le persone dalla discriminazione nasata sull’identità e l’espressione di genere.

Detto con le parole di Barbara Deming, non possiamo vivere senza le nostre vite. Se riusciamo a sopravvivere, possiamo combattere contro la discriminazione sul lavoro, incoraggiare la consapevolezza e dare supporto alle persone transessuali in giovane età. Possiamo chiedere ai genitori di amare incondizionatamente i loro figli e supportarli nella loro transizione. Ma non possiamo fare nulla di tutto ciò se le nostre vite ci vengono rubate. Nella morte, le nostre voci sono per sempre poste sotto silenzio.

La tirannia della rigidità di genere ha una presa mortale nella nostra cultura. E questo sistema non è meramente teorico: ha delle conseguenze molto reali. Una delle cose che mi preoccupano di più è il fatto che siano così poche le persone non transgender a diventare nostre alleate nella lotta per il cambiamento. Quante persone trans gender dovranno morire prima che vi sentiate coinvolti?

Martedì prossimo I membri di Transcendence terranno una veglia per ricordare queste vittime dell’intolleranza di genere dale 11 alle 14 presso la Union. Sarete tutti benvenuti se vorrete unirvi a noi.  Venite a dire la vostra, anche se la vostra voce è tremante. Come ci ricorda così eloquentemente Audre
Lorde: il nostro silenzio non ci difenderà.

Io sogno un mondo in cui I bambini di 10 anni non siano così privi di speranza da suicidarsi, un mondo in cui gli studenti di ottavo grado che stanno facendo I primi, arditi passi verso l’auto accettazione non siano colpiti alla testa da un proiettile da giovani uomini pieni di odio. Sognate un mondo simile? Farete un passo avanti per aiutarci a rendere questo sogno una realtà?