OSSERVATORIO TRANSFOBIA:

Donna transessuale tragicamente uccisa nel Bronx
Uccisa vicina di casa trans gender “amica di tutto il palazzo” dice un uomo del Bronx

Di Barry Paddock, Jess Wisloski e Tina Moore – giornalisti del Daily News
Lunedì 11 Febbraio 2008, 4 del mattino
Traduzione italiana di: Stefano Maselli
Link articolo in originale:


Talib (Sanesha) Stewart, una transessuale alta più di un metro e ottanta, è stata trovata morta, accoltellata, in un edificio del Bronx probabilmente per mano di un ex detenuto che si è infuriato dopo essersi reso conto che Stewart non era una donna.
Talib (Sanesha) Stewart non era una visione abituale nel Bronx –un uomo di un metro e ottanta su tacchi alti e rossetto sulle labbra- ma era accettato come uno di famiglia da coloro che circondavano la vittima, hanno detto i suoi cari Domenica.
Così sono rimasti scioccati dal fatto che la loro vicina 25enne trans gender sia stata accoltellata a morte sabato da un ex detenuto che ha detto alla polizia di essersi infuriato quando ha scoperto che la persona con cui era uscito non era donna.
“Nesha era un’amica di tutto il palazzo – davvero una persona simpatica che non si meritava questo”, ha detto il vicino del piano di sotto, Steven Bamberg, di 45 anni. “Io lo chiamavo al femminile per rispetto”.
La polizia ha avuto una chiamata per una rissa in Beamount Avenue verso le sei del mattino e ha trovato Stewart che era stata pugnalata più volte.

Saneesha Stewart
Saneesha Stewart

Hanno arrestato Steve McMillan, 37 anni, che si trovava ancora all’interno dell’appartamento della Stewart. Aspettava di essere accusato di omicidio la notte precedente. Le fonti della polizia dicono che McMillan si è inferocito dopo aver scoperto che la Stewart, una prostituta, non era donna.
Bamberg, ad ogni modo, nega che la Stewart fosse una prostituta.
La statuaria Stewart aveva un impianto per il seno ed aveva fatto altri interventi di chirurgia plastica per avere un aspetto pi ù femminile, dicono i vicini.
Mc Millan era stato rilasciato dalla prigione a Novembre dopo aver trascorso 8 anni in una comunità di recupero per tossicodipendenti del Westchester County, come mostrano i dati della prigione di stato.
Bamberg dice di aver sentito la sua amica in pericolo verso le 5 del mattino e di aver chiamato la polizia.
“Era come un grido” dice. “Poi ho sentito ‘uhhh’ sempre più piano, il suo ultimo respiro.”
Quando è arrivata la polizia, hanno bussato ripetutamente alla porta della Stewart, dice Bamberg. Alla fine McMillan ha risposto, dice il vicino.
Bamberg dice di aver visto la polizia con le pistole estratte in mano dire al sospetto mentre lo portavano fuori “lo sai che la tua amica di sopra è morta”.
“Hai ammazzato la mia amica!” ha ripetuto Bamberg gridando a McMillan prima di crollare e piangere.
Stewart era molto amata da quando aveva traslocato in quell’edificio tre anni prima, dice Bamberg.

“La accettavamo tutti” dice.
Bamberg dice che McMillan si trovava nell’appartamento ore prima dell’omicidio, pretendendo di aver lasciato qualcosa nella casa della Stewart.
Dice che i poliziotti hanno sequestrato la porta dell’appartamento come prova.
“C’è una grande pozza di sangue sul pavimento e su tutto il letto” dice Bamberg. “Sembra come se fosse una zona di guerra.”
Una portavoce dell’ufficio del medico legale dichiara che i colpi fatali sono penetrati attraverso la gola ed un polmone della Stewart.
La nonna della Stewart, Evelyn Stewart, dice che amava la vittima.
“Sono sempre stata così vicina a lui” ha detto dopo aver identificato il corpo della Stewart ieri. “Non mi importava che cosa era”.
McMillian è stato accusato di tentato spaccio di sostanze stupefacenti nel 1999, mostrano gli atti. Era tornato di recente a Yonkers e stava temporaneamente in un rifugio, ha dichiarato un amico che si fa chiamare Ramel C.
Ramel C., 37 anni, dice che McMillan aveva una ragazza. Dice che il suo amico di lunga data deve essere rimasto scioccato dal fatto di scoprire che si trovava con un uomo.
“Non sto dicendo che sia un motivo per ammazzare qualcuno” dice. “Ma sono sicuro che si è trovato in un certo stato di agitazione o di shock.”

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