QUANDO SESSO E GENERE DIVERGONO
Articolo di Emma Martin
tratto da: CPJ - Counselling and Psychotherapy Journal del Dicembre 2002, Vol. 13, N° 10
traduzione in Italiano: Mirella Izzo

La Disforia di Genere è, tra tutte le condizioni mediche, una delle più fraintese. Come può uno psicologo aiutare un cliente che va da lui dichiarando di avere un problema di identità di genere?
Emma Martin discute sulle più serie forme di disforia di genere e transessualismo e su come, così spesso nel passato, la vita delle persone transessuali fosse stata rovinata da professionisti "molto eloquenti" ma "mal informati.

Iniziamo definendo i termini "sesso" e "genere" così come vengono usati nel contesto transessuale. "Sesso" prende di norma il significato delle caratteristiche fisiche di una persona quali i genitali, le gonadi e gli organi di riproduzione, i quali sono tipicamente coerenti con i cromosomi.
Il Genere o l'identità di genere è rappresentato dall'innata identificazione psicologica di una persona in quanto maschio o femmina.

Quando l'esperienza della propria identità di genere è fortemente incongruente con le altre caratteristiche sessuali, si può dire di essere di fronte ad un caso di transessualismo.
Non è ancora del tutto chiaro il perché alcune persone nascono in queste condizioni, ma la scienza mostra che una probabile causa è un inusuale situazione ormonale in un momento critico durante la gravidanza, cosicché il cervello del bambino e le altre caratteristiche sessuali crescono in direzioni differenti.

Una ricerca Olandese sul cervello (1) su persone transessuali e non transessuali ha mostrato che la differenziazione sessuale cerebrale tra uomini e donne esistente tra la popolazione non transessuale è invertita nel caso di individui trans. Quindi, nel suddetto studio, risulta che il cervello delle transessuali "maschi transizionanti femmine" (donne trans MtF), rientra nella media femminile e non maschile.

A seguito di questo studio il lavoro di Frank Kruiver (2) e suoi associati ha mostrato che queste differenze dimensionali sono correlate al diverso numero di neuroni (cellule neurali) nell'area pertinente, la sub-divisione centrale degli "stria terminali (BSTc). Il conteggio dei neuroni delle donne trans (Mtf) risultava dentro la media femminile, mentre quello degli uomini trans (MtF) esaminati rientrava nella media maschile.

Questa ricerca risulta sempre più intesa ad indicare che il transessualismo sorge da una condizione di sviluppo neurologico del cervello che induce una innata identità di genere che è incongruente con l'apparente sesso fisico. La ricerca è stata attentamente controllata al fine di assicurare che queste differenze nelle strutture cerebrali si presentino senza distinzioni di orientamento sessuale, trattamento ormonale o variazioni ormonali in associazione con malattie o orchiectomia (rimozione dei testicoli).

DISFORIA DI GENERE
Il transessualismo è una forma profonda e persistente di disforia di genere. Il termine "disforia" è l'opposto di "euforia" e significa un disagio mentale. Il termine "disforia di genere" può quindi essere descritto come un profondo disagio rispetto al "genere" assegnato alla nascita in base all'apparenza dei genitali. E' l'identità di genere di fondo che rende una persona a proprio agio.
Fino a che l'apparenza fisica sessuale è sbagliata, lo sarà anche il ruolo di genere cui ci si aspetta che l'individuo si conformi.
Forse "incongruenza di genere" sarebbe un termine più accurato.

Il trattamento include un processo di "transizione" al fine di allineare le caratteristiche sessuali del corpo all'identità di genere, attraverso l'uso di ormoni e, solitamente, chirurgia. La gente spesso associa il transessualismo con la sessualità, che è la preferenza per un partner maschio o femmina, mentre non c'è una diretta associazione tra le due cose.
Le persone transessuali possono essere etero, gay o bisessuali, proprio come chiunque altro.

Quello che può invece accadere è che la sessualità di una persona possa slittare durante la transizione. Ad esempio, individui che hanno vissuto da uomini una relazione con una donna, possono, dopo la transizione, essere attratti da un uomo. Indagini non ufficiali dicono che questo slittamento accade in circa il 40% delle persone transessuali da uomo a donna. Questo slittamento può essere vissuto come un tremendo shock da parte di chi transiziona. Un trattamento sbagliato può essere la causa di seri problemi psicologici. Depressioni profonde e intenzioni suicide sono esperienze comunemente descritte in persone transessuali "pre-operative" prima di un trattamento empatico ed appropriato. Un "counselling" non giudicante può aiutare a superare questa naturale reazione del cliente nei confronti della sua confusione di "genere".

Il numero di persone che richiedono aiuto sul tema del genere è in netto aumento. Il che non significa necessariamente che il fenomeno sia diventanto più prevalente, ma più semplicemente che, grazie alla recente pubblicità positiva (3) il pubblico generale sta diventando più empatico e accettante rispetto a questa condizione.

Anche la legge ora offre maggiori protezioni ai lavoratori transessuali e la recente pronuncia della Corte Europea dei Diritti Umani - "Goodwin contro il Regno unito" (4)- sembrerebbe assicurare l'introduzione di ulteriori cambiamenti legali per proteggere i diritti umani delle persone trans. Un simile incremento si è verificato in Svezia e in altri paesi Europei quando la condizione è stata appropriatamente riconosciuta e sono stati creati precedenti legali, ma questa crescita si è poi livellata e si presume che un simile comportamento si otterrà nel Regno Unito.

Fino al 1970 era legale per i transessuali operati avere il cambiamento del proprio certificato di nascita (l'autrice si riferisce alla realtà inglese. Ndt) . Il caso di Corbett contro Corbett (altrimenti Ashley) mise fine ai diritti delle persone trans. Quando April Ashley fu dichiarata essere un uomo dal Giudice Ormerod e il suo matrimonio dichiarato nullo, il diritto ad avere la correzione dei propri documenti fu revocata. A dispetto della recente pronuncia sul caso di Goodwin contro il Regno Unito (riferito prima), la Gran Bretagna non ha ancora implementato i cambiamenti che la toglierebbero dalla compagnia di Irlanda, Albania e Andorra, che da sole tra 40 nazioni Europee, ancora negano il diritto alla legalità alle persone transessuali nel loro vero genere.

Ma questo non è solo il diritto della maggioranza; è anche una violazione della privacy di una persona. Questa si manifesta principalmente nei posti di lavoro dove il dover svelare il proprio passato porta frequentemente alla discriminazione, frecciatine e abusi da parte dei dipendenti, dei superiori e subordinati. L'Ufficio di Registrazione dei Crimini (Criminal Records Bureau) ha recentemente introdotto una procedura di ricerca per la quale tale "svelamento" non sarebbe rivelato al datore di lavoro. Ci si aspetta che il Governo emendi al più presto la legislazione.
Negli anni '60 molte persone transessuali furono sottoposte ad una terapia di "inversione", un processo che usa comunemente stimolazioni visive accompagnate da shock elettrici, al fine di curarli dalla loro condizione. Alcuni libri medici dichiarano ancora oggi due successi con l'uso di questa terapia. Ciò che essi non dichiarano è che il quadro di "follow up" durava solo un anno e che negli anni seguenti entrambi i "casi risolti" si suicidarono.

LA RISPOSTA "MACHA"
Molte persone transsessuali MtF lottano contro la loro condizione cercando di essere più "mache" di quanto non sentano realmente. La carriera militare, spesso marines, SAS o le forze di polizia è sorprendentemente comune. Sposarsi e avere figli è un altro disastro che ci si può aspettare che accada. Solo una piccola percentuale di coppie sposate dove un partner è capace di ammettere il suo status di transessuale decide di continuare a stare insieme.

Le liste di attesa sono lunghe nel Sistema Nazionale Sanitario, (nuovamente l'autrice si riferisce alla realtà inglese, anche se in questo caso le analogie con la realtà italiana sono molte. NdT) non solo per l'operazione ma anche per le consultazioni iniziali. Cercare un trattamento privato può essere più veloce ma ci sono comunque procedure che devono essere seguite (5).
Sebbene ci siano molte varianti nel processo di transizione per le persone transessuali MtF, sono coinvolti gli stessi elementi di base. Prima di una chirurgia estensiva viene eseguita una introduzione di estrogeni e talvolta progesterone (terapia ormonale) e anti androgeni per inibire la produzione del testosterone, talvolta una orchiectomia (rimozione dei testicoli).
Tutti questi trattamenti aiutano a femminilizzare le fattezze, ad un livello più o meno alto, rendendo più liscia la pelle e causando una certa crescita del seno.

Se da una parte l'introduzione di testosterone in una persona FtM causa la "rottura" della voce che diventa quindi più profonda, l'opposto non accade per le persone MtF. In questo caso la nuova voce deve essere imparata.
Essere capaci di fare una telefonata senza dire il tuo nome ed essere comunque identificate come femmina è l'ultimo test. Un'altro aspetto nel quale le cose differiscono tra MtF e FtM è nel pelo del corpo e facciale.
La rimozione del testosterone con il rimpiazzo di ormoni femminile non ferma la crescita della braba, mentre l'introduzione del testosterone per le persone FtM promuove la crescita di peli fino ad ottenere una vera barba.

L'ESPERIENZA DI VITA REALE (REAL LIFE TEST)
Un processo vitale per una transizione che abbia successo in - virtualmente - tutti i casi, è il l'Esperienza di Vita Reale (RLE) (più comunemente noto come Real Life Test, o Test della Vita Reale. NdT). Questo è il periodo di uno o due anni in cui una persona transessuale non operata vive a tempo pieno nel nuovo ruolo di genere, prima che vengano fatti cambiamenti irreversibili.
Essere capaci di funzionare "normalmente", compresa la socialità e la propria vita lavorativa, è la chiave che punta ad un futuro fondamentalmente felice.
L'RLE non è intesa come una tecnica per medici professionisti ma proprio come una guida per le stesse persone trans, per capire se quella è la via giusta per loro.

L'operazione per allineare l'apparenza del corpo all'identità di genere sentita, è ragionevolmente semplice al giorno d'oggi, almeno per le persone MtF. Nonostante sia un lungo intervento (quattro-cinque ore) c'è una percentuale molto alta di successi, non solo per quanto riguarda l'intervento in sé, ma anche per quanto riguarda le condizioni psicologiche della paziente. Ma come per qualsiasi altra operazione che preveda un lungo periodo di anestesia generale, se altre condizioni mediche sono presenti o se una paziente è sovrappeso o è una forte fumatrice, i pericoli si moltiplicano e possono impedire ad una persona trans di sottoporsi agli aspetti chirurgici della transizione.

Spesso le condizioni sociali, gli impegni familiari, i doveri professionali, ecc. limitano la capacità di un individuo di estendere la propria transizione. Il transessualismo è attualmente legale e medicalmente riconosciuto come una "condizione medica seria" (6) che dovrebbe essere trattata. Ciononostante, molte persone transessuali hanno ancora difficoltà ad ottenere i trattamenti del Sistema Sanitario Nazionale (in originale NHS, National Health Service. NdT) e devono ricorrere a trattamenti privati. Molte persone vanno all'estero per operarsi.

Il Counselling psicologico può giocare un ruolo vitale nelle vite non solo delle persone transessuali ma anche in quelle dei loro genitori e famiglie. Molti dei miei clienti sono stati precedentemente clienti di altri psicologi. Essi descrivono come questi colleghi abbiano provato verbalmente a far abbandonare la transizione usando frasi come: "tu sei un uomo, hai un pene tra le gambe e ammetti di essere attratto dalle donne", "Si tratta di semplice feticismo che devi farti passare", "Devi capire che tu non sarai mai davvero una donna vera". Questo realizza la distruzione di ogni confidenza che una persona possa avere e porta alla depressione, se non a cose peggiori. Questo è quello che mi è successo negli anni '70 dopo due anni di un gruppo terapeutico sperimentale davvero strano, nel quale si provava a rinforzare la mia parte "mascolina".
Fallì allora, fallisce oggi: Il transessualismo è una condizione che può solo essere auto-diagnosticata, ma questo non significa che chiunque si presenti con un disagio di genere di qualsiasi tipo sia una persona transessuale. Questo è il punto in cui possono nascondere i trabocchetti
e qui sta il perché nei primi stadi di trattamento psicologico è importante consentire alle persone di esplorare, totalmente, il proprio sentire riguardo il proprio genere senza che si sentano obbligate a seguire un regime di trattamento rigido.

Il trattamento dovrebbe essere una guida paziente e consentire flessibilità. A coloro i quali desiderano andare avanti nello scopo della transizione dovrebbe essere dato un supporto appropriato e una approvazione riguardo il loro sentire, ma a quelli che scoprono durante il percorso che non è cosa per loro, dovrebbe essere consentito di cambiare nuovamente direzione senza far loro sentire di avere fallito. Essi hanno ancora bisogno di una grande quantità di supporto emozionale.

CAPIRE LA CONDIZIONE DI UN CLIENTE
Come possiamo dire se un cliente è transessuale, transgender o più semplicemente abbia desideri di travestimento? Un'altra difficile domanda, come tutte queste situazioni almeno ad un certo livello si sovrappongano ed il cliente potrebbe non sapere bene in quale categoria inserirsi o potrebbe cercare di ingannare se stesso pensando di essere travestito mentre in realtà è transessuale o viceversa. E' solo dopo anni di discussioni con amici e clienti di tutte queste diverse "aree" che ho capito come far emergere la verità delle loro situazioni in base alle loro parole. Le stesse storie si ripetono più e più volte. Gli stessi sentimenti di alienazione. "E' tutto a posto, l'esperimento è finito, sei a casa".

Il ruolo principale di uno psicologo in accordo con le persone transessuali è aiutare i suoi clienti ad esplorare le possibilità e le alternative disponibili, investigare sugli effetti che queste diverse possibilità avranno sui loro clienti e le loro famiglie, amici, e, naturalmente, le prospettive di carriera. Sebbene sia illegale discriminare in base all'identità di genere, molte persone transessuali trovano impossibile trovare lavoro (12).
E' molto importante lasciare che i clienti capiscano che questa non è un'opzione facile. Come dirlo ai colleghi di lavoro, ai partner, ai genitori o figli e che reazione riceveranno? Come si sentirebbe la gente riguardo l'uso dei bagni femminili?
Come reagirebbero ai commenti maligni ed alle risate o anche agli abusi fisici nelle strade? Come potrebbero sopravvivere se incapaci di trovare lavoro?
Realizzano il fatto di quante ore dovranno spendere per "imparare" a parlare come una donna, di quanti anni di elettrolisi saranno necessari per rimuovere la barba e di quante nuove aree della vita dovranno imparare? E quale ne sarà il costo? Trattamenti privati, inclusa la femminilizzazione del volto, l'elettrolisi, fino all'operazione, l'operazione stessa e altre procedure associate possono facilmente raggiungere il costo di 30.000 £ per una MtF e ancora di più per un trans Ftm che si imbarchi nell'immensamente complessa chirurgia ricostruttiva.

IL BISOGNO DI CAMBIARE
E' pressocché impossibile per una persona non transessuale comprendere il bisogno di cambiare sesso, e per una vera persona transessuale è un bisogno, non un semplice desiderio o capriccio. Come ti sentiresti se avessi passato la tua vita sapendo che eri un maschio ancora con un corpo femminile o viceversa?
Ma non dimentichiamo la sfortunata partner che si sente dire da suo marito che egli realmente è una donna - una donna che ha recitato un ruolo artificiale, spesso per molti anni. Al fine di guadagnare un livello di empatia con un cliente transessuale o che è partner di una persona trans è necessario mettersi in entrambi questi ruoli.

Molte persone transessuali iniziano la transizione con tutte le migliori intenzioni."Non ho intenzione di uscire "full time" fino a che non "passerò" davvero". "Aspetterò fino a che i bambini saranno cresciuti. " Non affretterò il momento in cui vivrò nel ruolo scelto solo per "rompere"'. Il problema è che una volta che il primo passo sulla strada della transizione è stato fatto è molto difficile mantenere queste promesse. La mente ti gioca degli scherzi, lo specchio mostra una donna che "passa" perfettamente quando la realtà è qualcosa di molto differente. E ancora è la confidenza il fattore chiave di una transizione riuscita, fiducia non presunzione.

In una strana bizzarria della sorte, fu mentre stavo seguendo una cliente transessuale postooperativa che ammisi finalmente la verità a me stessa. Una semplice domanda dalla mia cliente: "Che cosa è per te? Sono gli abiti?" e la mia immediata risposta: "no.. è semplicemente giusto, naturale, è come le cose dovrebbero essere". Dopo 51 anni di lotta contro questa condizione, il mio sforzo era improvvisamente svanito. Io sapevo la verità e dopo tanto ero davvero capace di accettare e ammetterla a me stessa. Ma forse quello fu il momento in cui il vero sforzo iniziò. Questo accade quando una psicologa totalmente non giudicante può entrare in se stessa.

Questo articolo rappresenta il punto di vista di Emma Martin e non necessariamente il punto di vista di persone o gruppi a cui è associata. Vorrebbe ringraziare tutti quelli che portarono delle critiche prima della pubblicazione.

NATURA NON EDUCAZIONE NELL'IDENTITA' DI GENERE
Quando Harry Benjamin introdusse la condizione trans nel mondo medico negli anni '50, egli era favorevole ad una spiegazione biologica. Fu solo qualche tempo dopo che le scoperte del prof. Money sembrarono provocare un cambiamento verso una classificazione di disordine psichiatrico o malattia mentale. Per molti anni l'esperimento del dr. Money (7) su un bambino la cui circoncisione fu tragicamente sbagliata, lasciando il piccolo con un pene mutilato, fu creduta la prova che l'educazione giocava un ruolo vitale nella formazione dell'identità di genere. Il Dr. Money consigliò un intervento chiurgico sul ragazzo che ristrutturasse i suoi genitali al femminile e istruì i genitori a crescere il bambino come una ragazza. Questo "trattamento" fu riportato da Money come un completo successo. Fu solo anni dopo, grazie alla vigilanza del Prof. Milton Diamond (8) che la vera fine della storia fu rivelata. La "ragazza" si è sottoposta ad un secondo intervento di rettificazione sui genitali e non si è mai sentita a proprio agio nei confronti del genere che le era stato imposto, a dispetto della terapia ormonale femminile di rinforzo. Divenne quindi chiaro che la forza preponderante è quella della natura e che l'educazione gioca al massimo un piccolo ruolo nello sviluppo dell'identità di genere.

L'INDUSTRIA DEL COMPUTER
C'è una predominanza di mancini o ambidestri
tra transessuali (9) e un numero spropositato di ingegneri ed esperti di computer, con percentuali molto lontane rispetto alle proporzioni del resto della società.
Sette anni fa, in una piccola indagine, realizzai che sembravano di gran lunga troppe le persone trans che lavoravano nell'industria del computer (10).
Quattro anni dopo, un articolo in un Magazine on line americano (11) dichiarò che 15 dei più famosi creatori di videogiochi erano transessuali MtF.
Ho parlato di questo fenomeno con il Prof. Milton Diamond dell'Università delle Hawaii, forse il più grande esperto del mondo riguardo le condizioni transessuali e interesessuate. In una sua recente e-mail la sua risposta fu: "Sicuro, non ho dubbi che esista una connessione tra le due cose".

References:

1. Gooren, Swaab, Zhou et al. - A sex difference in the
human brain and its relation to transsexuality. Nature November 1995

2. Kruivjveret al - Male to female transsexual individuals have
female neurone numbers in a limbic nucleus. Journal of Endocrinology
and Metabolism 2001. This paper received the GIRES research prize for
2002

3. Changing Sex - Channel 4, Coronation Street (Hayley) - Granada, I
want to be a man - Channel 4, My Millennium (Emma) - Channel 4 etc.

4. Goodwin v The United Kingdom 2002

5. Harry Benjamin Standards of Care (version 6) 2001

6. A, D and G v North West Lancs Health Authority 1998

7. Money - `Ablatio Penis' Normal Male Infant Reassigned as a Girl -
Archives of Sexual Behaviour 1975

8. Diamond & Kipnes (1998), BBC Horizon - The Boy they turned into a
Girl (1999)

9. Green - Biological Markers of Transsexual Origins

10. Martin - Occupations of Trans People 1995

11. Next Generation On-Line 1999

12. Whittle (GIRES workplace survey) 2002

Contact information for Depend, Emma Martin, FTM Network, Gender Trust, GIRES and Mermaids was also given in the article


WHEN SEX AND GENDER DIVERGE
By Emma Martin
Source: CPJ - Counselling and Psychotherapy Journal, December, 2002 Vol 13, no. 10.

Gender dysphoria is one of the most misunderstood of all medical conditions. How can a counsellor help a client who comes to them claiming that they have a gender identity problem?
Emma Martin
discusses the most serious form of gender dysphoria, transsexualism and how so often in the past transsexual people's lives have been ruined by well-meaning but ill-informed professionals.

Lets start by defining `sex' and `gender' as used in the transsexual context. Sex is usually taken to signify a person's physical characteristics such as genitalia, gonads and organs of reproduction, which will typically be consistent with the chromosomes. Gender or gender identity, is defined as a person's innate psychological identification as male or female.

Where the gender identity experienced is severely incongruent with the other sex characteristics, transsexualism may be said to occur. It is still not entirely clear why some people are born with this
condition, but science shows that the likely cause is an unusual hormone environment at critical moments during pregnancy', such that the baby's brain and its other sex characteristics develop in different directions.

Research in The Netherlands (1) on the brains of transsexual and non- transsexual people has shown that the sex differentiation in the brain into male and female, which occurs throughout the population,
is reversed in the case of trans individuals. Therefore the brains of male to female individuals (trans women or MtF) in the study fell within the female rather
than the male range.

Following on from this, the work of Frank Kruijver (2) and his associates has shown that these differences in size are related to different neurone (nerve cell) numbers in the relevant area, the central sub-division of the stria terminalis (BSTc). The neurone count of trans women (Mtf) fell within the female range whereas that of the one trans man (MtF) examined fell well within the male range.

This research is increasingly understood to indicate that transsexualism arises from a neuro-developmental condition of the brain which induces an innate gender identity that is incongruent with the apparent physical sex. The research was carefully screened to ensure that these differences in brain structure occurred,
regardless of sexual orientation, hormone treatment, or hormone variations in association with illness or orchidectomy (removal of the testes).

GENDER DYSPHORIA
Transsexualism is the profound and persistent form of gender dysphoria. Dysphoria is the opposite of euphoria and means an unease or mental discomfort. The term `gender dysphoria' therefore may be described as a profound unease with the gender assigned at birth in accordance with the appearance of the genitalia. It is the underlying gender identity that is the one with which a person is comfortable.
As long as the physical sex appearance is wrong, so also is the gender role with which the individual will be expected to conform.
Perhaps `gender incongruence' would be a more accurate term.

Treatment involves a `transition' process to align the
body's physical sex characteristics with the gender identity, by the use of hormones and, usually, surgery. People often associate transsexualism with sexuality, that is one's preference for a male or female partner, yet there is no direct association between the two.
Transsexual people can be straight gay or bisexual, just like anyone else.

What can happen though is that a person's sexuality can shift during transition. For instance, individuals living as men in a sexual relationship with a woman may, after transition, be sexually attracted to a man. Unofficial surveys point to this switch happening in about 40 per cent of all male to female transsexual people. Incorrect treatment can be the cause of serious psychological problems.
Severe depression and suicidal feeling are commonly experienced in pre-operative transsexual people prior to sympathetic and appropriate treatment. Non-judgemental counselling can help to overcome this
natural reaction of the client to their gender confusion.

The number of people requesting help for gender identity issues is on a sharp increase. This does not necessarily mean that it is becoming more prevalent merely that thanks to recent positive publicity (3) the
general public is becoming more sympathetic and accepting of the condition.

Also the law now offers greater protection to trans employees and the recent ruling in the European Court of Human Rights, Goodwin v the United Kingdom (4), should ensure the introduction of further legal changes to protect the human rights of trans people. A similar
increase happened in Sweden and other European countries when the condition had been properly recognised and legal precedents set, but this increase levelled off and it is assumed that a similar pattern
will obtain in the UK.

Until 1970 it was legal in Britain for post-operative transsexual people to have their birth certificates amended. The case of Corbett v Corbett (otherwise Ashley) put an end to transsexual people's rights. When April Ashley was declared to be a man by Judge Ormerod and her marriage declared null, the right to have birth certificates corrected was revoked. Despite the recent ruling in the case of Goodwin v UK (referred to above), Britain still hasn't implemented
the changes which would remove it from the company of Ireland, Albania and Andorra, who alone among the 40 European nations, still deny transsexual people the right to legality in their true gender.


But this is not just the right to many; it is also an infringement of a person's privacy. This manifests mainly in the workplace where having to disclose one's past frequently leads to discrimination, jibes and abuse from employers, work colleagues and subordinates. The Criminal Records Bureau has recently introduced a procedure for searches under which such disclosure would not be made known to the employer. The Government is expected to amend legislation shortly:
In the 1960s many transsexual people were subjected to aversion therapy; a process commonly using visual stimulants accompanied by electric shocks to `cure' them of this condition. Some medical books still claim two successes from this therapy: What they don't state is that the follow-up survey only lasted one year, and in the following year both these `successful' cases committed suicide.

MACHO RESPONSE
Many MtF transsexual people fight the condition by trying to be more `macho' than they really feel. Joining the services, often the marines, SAS or the police force is surprisingly common. Marrying and having children is another disaster waiting to happen. Only a tiny percentage of married couples where one partner is finally able to admit their transsexual status manage to stay together.

Waiting lists are long on the NHS, not only for the operation but even for initial consultations. Seeking private treatment can be quicker but there are still procedures that should be followed (5).
Although there are many variants to the transition process for MtF transsexual people, the same basic elements are involved. The introduction of oestrogen and sometimes progesterone (hormone therapy), and anti-androgens to inhibit the production of testosterone, occasionally an orchidectomy (removal. of the testes) will be done prior to more extensive surgery. Together these treatments help to feminise the features to a lesser or greater degree, by softening the skin and causing some breast development.

Although the introduction of testosterone to a FtM person causes the voice to `break' and therefore become deeper, the reverse is not true for MtF people. Here the new voice has to be learned. Being able to make a phonecall without giving your name and yet be assumed to be female is the ultimate test. Another area where things differ for MtF and FtM people is that of bodily and facial hair. Removal of testosterone and replacement by female hormones does not stop facial hair growing whereas the introduction of testosterone for FtM people promotes hair growth allowing beard growth to occur.

REAL LIFE EXPERIENCE
One process which is vital to a successful transition, in virtually all cases, is that of the Real Life Experience (RLE). This is the period of one or two years when a preoperative trans person lives fulltime in the new gender role before irreversible changes are made.
Being able to function `normally' including socially and in one's working life are key pointers to a likely successful future. The RLE is not intended as a diagnostic tool for the medical professionals but rather as a guide to trans people themselves, as to whether this is the right way forward for them.

The operation to align the bodily appearance more closely with the gender identity experienced, is reasonably straightforward nowadays, at least for MtF people. Although it is a long operation (four-five hours) there is a very high success rate, not only in the operation itself but also in the psychological condition of the patient. But as with all operations that involve long periods of general anaesthetic, if other medical conditions are present or a patient is overweight or smokes heavily, the dangers are multiplied and may prevent a trans person from undergoing the surgical aspects of transition.

Frequently social conditions, family commitments, career commitments etc. limit the extent to which an individual will be able to transition. Transsexualism is now legally and medically recognised as a `serious medical condition' (6) that should be treated. Even so, many transsexual people still have difficulty in obtaining NHS treatment and have to resort to private treatment. Many people travel abroad for their operations.

Counselling can play a vital role in the lives not only of transsexual people but also their partners and families. Many of the clients who come to me have previously seen other counsellors and describe how they have tried to talk them out of transition, saying such things as `You're a man, you have a penis between your legs, you admit you are attracted to women'. `This is just a fetish that you will get through'. `You must realise that you can never be a real woman'. All this achieves is to destroy any confidence the person may have and leads to depression and worse. This is what happened to me in the 1970s followed by two years of really strange experimental group therapy to try and reinforce my `masculine' side. It failed then, and it fails today: transsexualism is a condition that can only be self-diagnosed, but that does not mean that everyone who presents with gender discomfort of any kind is transsexual. That's where it gets tricky and why in the early stages of treatment, it is important to allow people to explore, fully, their own gender feelings without being pressured to follow a rigid treatment regimen.

Treatment should be patient led and allow for flexibility. Those who wish to continue towards the goal of transition should be given appropriate support and validation of their feelings, but those who discover along the way that this is not for them, should be allowed to change direction again without being made to feel that they have failed. They will still need a great deal of emotional support.

UNDERSTANDING CLIENT'S CONDITION
How can we tell whether a client is transsexual, transgendered or merely has transvestite desires? Another tricky question, as all these conditions overlap to some degree and the client could well not know which category they fit into or even try to fool themselves into thinking that they are transvestite when they are really transsexual or vice versa. It's only after years of talking to friends and clients from all these areas that I find their words giving away the truth of their situation. The same stories repeat themselves time and time again. The same feelings of alienness, `One day I'll wake up on some distant planet and someone will say "It's OK, The experiment is over, You're home"'.

The main role of a counsellor in dealing with transsexual people is to help their client explore the possibilities and alternatives available, investigate the effects that these will have upon their clients and their family, friends, and of course their career prospects. Although it is illegal to discriminate on grounds of gender identity, many transsexual people find it impossible to find employment (12). It is very important to let clients know that this is no easy option. How would they tell their work colleagues, their partner, their parents or their children and what reaction would they receive? How would people feel about them using the female toilets? How would they react to snide comments and laughter or even physical abuse in the street? How would they survive if unable to find work? Do they realise the hours that they will have to spend `learning' how to speak as a woman, the years of electrolysis needed to remove facial hair and the many other new areas of life they will have to learn? And what about the cost? Private treatment, including facial feminisation, electrolysis, tile operation itself and other associated procedures, can easi1y add up to £30,000 for a MtF transsexual person and even more for a FtM trans person embarking on the immensely complex reconstructive surgery:

THE NEED TO CHANGE
It is almost impossible for a non-transsexual person to understand the `need' to change sex, and for a true transsexual person it is a need, not merely a wish or whim. How would you feel if you had spent your life knowing that you were male yet had a female body or vice versa?
But let us not forget the unfortunate partner who is told by her husband that he really is a woman - a woman who has been acting an artificial role, often for many years. In order to gain a degree of empathy with a transsexual client or a client who is the partner of a trans person you need to put yourself in those roles.
Most transsexual people start transition with all the best intentions. `I won't go full time until I can really pass'. `I'll wait until the children are older'. `I won't skimp on the time I live "in role", just to make sure I can hack if'. The trouble is that once the first step on the road has been taken it is very hard to keep to these promises. The mind plays tricks on you, the mirror shows a perfectly passable woman when the reality is something very different. And yet it is confidence that is the key factor to a successful transition confidence, but not over confidence.

In a strange quirk of fate, it was while I was counselling a postoperative transsexual client that I finally admitted the truth to myself A simple question from my client `What is it for you? Is it the clothes?' and my immediate reply, `No, Its just right, Its natural, Its how things should be'. After 51 years of fighting against the condition, my struggle was suddenly over. I knew the truth and at long last I was actually able to accept and admit it to myself. But perhaps that is when the real struggle starts. That is when a totally non-judgemental counsellor can come into their own.

This article represents the views of Emma Martin and not necessarily the views of people or groups with which she is associated. She would like to thank those who provided critiques prior to publication.

The following paragraphs were presented as boxed aragraphs:

NATURE NOT NURTURE IN GENDER IDENTITY
When Harry Benjamin introduced the condition to the medical world in the 1950s, he favoured a biological explanation. It was only some time afterwards that Professor Money's findings seemed to trigger the
change in classification to that of a psychiatric disorder or mental illness. For many years the experiment by Dr Money (7) on a baby whose circumcision operation had gone tragically wrong, resulting in a mutilated penis, was believed to be proof that nurture played the vital role in the formation of gender identity. Dr. Money advised
surgery on the boy to restructure his genitalia to look like a female and instructed the parents to raise the child as a girl. This `treatment' was reported by Money as having been entirely successful. It was only years later owing to the vigilance of Prof. Milton Diamond (8) that the true ending to the story was revealed. The `girl' had undergone a second sex reversal operations and had never been comfortable with the imposed gender, despite female hormone reinforcement. It then became clear that the overriding force is that of nature and that nurture plays at most a minimal role in gender identity development.

THE COMPUTER INDUSTRY
There is a predominance of left-handedness or multi-handedness (9) amongst transsexuals and a huge numbers of engineers and computer experts, far out of proportion to the rest of society. Seven years
ago, in a small survey, I realised that there seemed to be far too many `trans' people working in the computer industry (10). Four years later, an article in an American on-line magazine (11) stated that 15 of
the world's top computer games designers were MtF transsexual people.
I have spoken about this phenomenon with Prof. Milton Diamond of the University of Hawaii, perhaps the world's leading expert in transsexual and intersex conditions. In a recent email from him his reply was `Absolutely, I have no doubt there is a connection'.

References:

1. Gooren, Swaab, Zhou et al. - A sex difference in the
human brain and its relation to transsexuality. Nature November 1995

2. Kruivjveret al - Male to female transsexual individuals have
female neurone numbers in a limbic nucleus. Journal of Endocrinology
and Metabolism 2001. This paper received the GIRES research prize for
2002

3. Changing Sex - Channel 4, Coronation Street (Hayley) - Granada, I
want to be a man - Channel 4, My Millennium (Emma) - Channel 4 etc.

4. Goodwin v The United Kingdom 2002

5. Harry Benjamin Standards of Care (version 6) 2001

6. A, D and G v North West Lancs Health Authority 1998

7. Money - `Ablatio Penis' Normal Male Infant Reassigned as a Girl -
Archives of Sexual Behaviour 1975

8. Diamond & Kipnes (1998), BBC Horizon - The Boy they turned into a
Girl (1999)

9. Green - Biological Markers of Transsexual Origins

10. Martin - Occupations of Trans People 1995

11. Next Generation On-Line 1999

12. Whittle (GIRES workplace survey) 2002

Contact information for Depend, Emma Martin, FTM Network, Gender
Trust, GIRES and Mermaids was also given in the article