Spagna, nuova legge per i transessuali
Sarà consentito registrare il cambio di sesso senza operazione.
Le lesbiche sposate potranno diventare madri dei figli in vitro delle compagne

updated 09/11/2006

MADRID - Ancora una conquista per omosessuali, lesbiche e transessuali nella Spagna di Zapatero. La Camera dei deputati ha dato il via libera alla nuova legge sulla identità sessuale. In base al testo che ora passerà al Senato per la ratifica definitiva,i transessuali potranno registrare ufficialmente il cambio di sesso anche senza la necessità di un'operazione. Alle donne omosessuali sposate sarà data inoltre la possibilità di diventare madri a tutti gli effetti dei figli in vitro delle loro compagne senza bisogno di adozione. Il passaggio del testo di legge si aggiunge alle altre riforme sociali del governo di Jose Luis Rodriguez Zapatero, a cominciare dal matrimonio omosessuale.

In base alla nuova legge potranno cambiare sesso e nome e riportarlo sulla carta di identità tutti i cittadini che lo desiderino, senza operazione e senza una decisione della magistratura. Sarà sufficiente che sia stato diagnosticato il loro «mutamento sessuale» dopo che il paziente sia stato trattato clinicamente per almeno due anni al fine di aggiustare le sue caratteristiche fisiche a quelle corrispondenti al sesso reclamato. Unica eccezione, i minori, che potranno cambiare la propria identità solo dopo aver raggiunto la maggiore età, anche se potranno iniziare subito i trattamenti previsti dalla legge. L'estrema sinistra aveva presentato un emendamento per consentire anche ai minori di cambiare di identità e di far beneficiare di essa anche gli immigranti, ma è stato respinto benchè avesse l'appoggio di tutti i collettivi transessuali.
Riguardo alle lesbiche, si tiene conto di un emendamento alla legge sulle tecniche di riproduzione assistita, e si consentirà alle donne di richiedere la doppia maternità davanti al funzionario del registro civile.
«È la legge più avanzata del mondo», ha assicurato l'attivista transessuale del Psoe Clara Antonelli, che aveva messo in atto uno
sciopero della fame affinchè il Ddl passasse. «Questa legge pone la Spagna alla testa dei Paesi che danno impulso ai diritti umani e li approfondiscono», ha detto da parte sua il dirigente del Psoe, gay dichiarato e sposo felice, Pedro Zerolo secondo il quale «il governo socialista mantiene ancora una volta la parola data rispondendo ad una necessità sociale». La presidente della Federazione lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (Felgt) Beatriz Gimeno ha detto che si tratta «di un passo in avanti grandissimo verso la completa integrazione sociale».
Critico invece il Foro della Famiglia, secondo il quale il nuovo testo è «un'imposizione ideologica» da parte di una minoranza e creerà «una grande insicurezza giuridica». La legge è passata con i soli voti contrari del Partito Popolare e un'astensione «simbolica» su un articolo da parte del partito nazionalista moderato catalano CiU. Il testo, approvato dalla Commissione giustizia della Camera con piena competenza legislativa, passerà ora al Senato dove se non ci saranno modifiche sarà definitivamente ratificato. Altrimenti tornerà alla Camera.
08 novembre 2006

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