L'UNIONE / ROMANO PRODI
20/02/2006
- Risposta di Romano Prodi alle richieste della piattaforma per i Diritti Civili del 9 settembre 2005
- Correzione del 6 dicembre 2005
- PACS: Prodi, la nostra proposta come quella di Aznar non di Zapatero
- PACS, Botta e risposta Prodi - Associazioni Gay del 19/02 20/02/2006
Carissimo Franco,
apprendo dalle colonne di un quotidiano nazionale di aver provocato “delusione” tra quanti, nell'Arcigay, si attendevano uno specifico riferimento ai PACS già nel breve testo che riassume solo le linee generali del mio programma per le primarie. Voglio perciò rassicurare te e quanti, eventualmente, avessero condiviso un sentimento di tal genere.
Da parte mia, come tu stesso ricordi, il problema non è stato affatto cestinato. Ma, al contrario, troverà certamente soluzione nel programma finale dell'Unione.
Come ho detto più volte nei mesi scorsi, e come sai, condivido con gli altri leader dei partiti dell'Unione l'ipotesi di una proposta universalistica che affronti, regolamenti e risolva il tema dei diritti delle coppie di fatto basate su un vincolo diverso da quello del matrimonio. Una proposta avanzata già in Parlamento da 61 parlamentari dell'Unione e che trova la mia condivisione.
Con molta amicizia,
Romano Prodi
Bologna, 9 settembre 2005
Lettera di Prodi al Presidente Onorario Arcigay Grillini, in risposta alle polemiche conseguenti al suo programma elettorale
(torna all'indice di questa pagina)
(torna a speciale elezioni)
(torna alla pagina indice)
(vai alla pagina contenuti)
SEI DICEMBRE 2005
S.Martino in Campo - "Non si chiameranno pacs, ma una soluzione legislativa alle unioni civili, alle cosiddette coppie di fatto, ci sarà nel programma dell'Unione".
Ad annunciarlo è stato lo stesso Romano Prodi in una breve pausa dei lavori del 'conclave' programmatico del centrosinistra.
"Senza specificare il nome - ha spiegato il professore - c'è un accordo sulle unioni civili per stabilire diritti privati e pubblici".
L'intesa raggiunta è "unitaria".
"Non è stato usato volutamente il termine pacs - ha aggiunto - per evitare tutte le polemiche e gli equivoci che ci sono stati fino ad ora".
(torna all'indice di questa pagina)
(torna a speciale elezioni)
(torna alla pagina indice)
(vai alla pagina contenuti)
Pacs: Prodi, la nostra proposta come quella di Aznar non di Zapatero
"Bisogna tener conto delle conseguenze giuridiche
martedì 31 gennaio 2006 , di ansa
ROMA, 31 gen - Nel programma dell' Unione si parla della necessità di regolamentare e dare diritti alle coppie conviventi ma "viene detto con chiarezza che questo non ha nulla a che fare con il matrimonio: la nostra proposta non assomiglia a quella di Zapatero ma a quella di Aznar".
Lo ha detto il leader dell' Unione, Romano Prodi, intervenendo a 'Radio 24', sulla questione delle unioni civili.
Il professore ha commentato anche la notizia della limitazione da parte del ministro Storace dell' importazione della pillola abortiva RU486.
"E' un problema - ha spiegato Prodi - che non incide sulla regolamentazione dell' aborto, ma sulla tecnica sanitaria per cui la parola va data alla scienza". Prodi ha anche sottolineato che "servono strumenti che diano sicurezza" anche per andare incontro alla drammaticità dell' aborto per le donne.
(torna all'indice di questa pagina)
(torna a speciale elezioni)
(torna alla pagina indice)
(vai alla pagina contenuti)
PACS, Botta e risposta Prodi - Associazioni Gay
Grillini: difendo Romano, mi fido di lui
domenica 19 febbraio 2006 , di il Corriere della Sera |
|
|
Doppia contestazione. Il leader: i diritti sono nel programma ROMA - Romano Prodi inaugura la raccolta fondi per le elezioni. E sulla strada del tir giallo, scelto per la campagna elettorale nelle piazze d'Italia, torna l'ostacolo delle coppie di fatto. Quando il Professore prende la parola nella sua Bologna, un gruppo di ragazzi di Arcigay e Arcilesbica tira fuori i cartelli preparati a casa: "I Pacs erano chiari", "Meno Vaticano più Pacs", "Non siamo più i tuoi prodi". Una piccola contestazione al programma dell'Unione, secondo gli omosessuali troppo debole sulla tutela delle coppie di fatto perché non prevede i Pacs, i patti civili di solidarietà, ma una formula più vaga. Il Professore si difende: "Nel programma è scritta la parola diritti". A distanza lo difende anche Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario dell'Arcigay: "A settembre mi scrisse una lettera in cui diceva che i Pacs saranno fatti. Mi fido di lui". Mentre Vladimir Luxuria, transgender candidata per Rifondazione comunista, avverte: "Senza un impegno preciso prima delle elezioni si rischia una forte astensione tra gli omosessuali". PRODI - Parlava in Piazza Nettuno, Romano Prodi. Quando quei ragazzi hanno tirato su i loro cartelli ha prima risposto dal palco: "Il programma è stato chiuso con un accordo serio". Poi è sceso in piazza e si è avvicinato al gruppetto. "Non vogliamo inciuci ma diritti - gli ha detto uno dei manifestanti - e cioè poter assistere i nostri compagni in ospedale. Questo non c'è scritto". "Niente inciuci - ha risposto Prodi - nel programma c'è scritto diritti". "Ma non c'è un istituto giuridico vero" ha ribattuto ancora il ragazzo. "Nel programma è scritta la parola diritti" ha chiuso il Professore prima di salutare e andar via. Un botta e risposta che non è solo una disputa sui termini da usare. Il programma dice che l'Unione "proporrà il riconoscimento giuridico dei diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto". La parola diritti c'è, come dice Prodi. Ma il programma non spiega se si parla anche di quelli pubblicistici come la reversibilità della pensione. Né dice come verranno tutelati: se con i Pacs oppure con contratti privati, la formula preferita dalla Margherita perché più lontana dal matrimonio. NO A CONTESTAZIONI - Grillini - che ieri era a Roma dove l'Arcigay ha manifestato sotto la sede dell'Unione - solidarizza con Prodi ma anche con i manifestanti di Bologna: "Non parlerei di contestazione ma di sollecitazione che non va sottovalutata perché è il segno del malcontento che c'è nel mondo omosessuale". Se invece la protesta dovesse salire di tono, le cose cambierebbero: "Non dobbiamo contestare Prodi ma Berlusconi, perché il centrodestra è omofobico e con loro altro che Pacs". Per questo Grillini chiede di premere perché il programma venga modificato ma "senza esagerare". "Anche se il testo dovesse rimanere così com'è - spiega - io mi fiderei della parola di Prodi che a settembre mi disse che i Pacs si faranno. Certo, vorremmo sentirlo dire pure da Rutelli". RISCHIO ASTENSIONE? - Strategia condivisa da Luxuria: "Prima pensiamo a sconfiggere Berlusconi - dice - perché almeno con l'Unione abbiamo una possibilità di dialogo". Ma la candidata di Rifondazione è più determinata nel chiedere che i Pacs siano inseriti subito nel programma: "Dovremmo ottenerlo con la forza del ragionamento e della persuasione. Senza contestare ma con decisione". Ed è a questo punto che parla del rischio astensione: "Eravamo tutti pronti a festeggiare il programma dell'Unione e invece la delusione è parecchia: non vorrei che tanti gay decidessero di non andare a votare. Potrebbe essere decisivo". Lorenzo Salvia.
(Corriere della Sera del 19/02/2006) |
(torna all'indice di questa pagina)
(torna a speciale elezioni)
(torna alla pagina indice)
(vai alla pagina contenuti)