FRANCIA: 20 ANNI A DUE ASSASSINI DI UNA TRANSESSUALE
La Corte d'Assise del Bas-Rhin ha condannato a 20 anni di prigione due assassini di una transessuale di 39 anni a Haguenau. La condamna è corredata da un divieto di entrata nel territorio francese a vita per uno dei due imputati, Mueguedmi Guendouz, 33 anni, con nazionalità algerina.
Il Pubblico Ministero, Manon Brignol, aveva chiesto una pena che non fosse inferiore ai 30 anni contro Sr Guendouz ed il suo cugino Abdallah Maichia, 24 anni, durante il processo che era iniziato martedi e per il quale gli imputati dovevano rispondere anche dello svaligiamento del appartamento della loro amica transessuale. Il Pubblico Ministero aveva desiderato una "pena all'altezza” della “efferatezza, della barbarie" di questo assassinio di matrice omofoba, nonostante la persona fosse transessuale e non omosessuale e data “la mancanza d'umanità" degli imputati che si sono pentiti del loro gesto solo tardivamente..
Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 2002, i due cugini si erano recati con la transessuale che conoscevano da pochi mesi, nel suo appartamento a Haguenau prima d'aggredirla con l'aiuto di un estintore per poi accanirsi contro di lei a furia di coltellate e cercando di decapitarla. Il corpo scoperto a metà giaceva in una pozza di sangue e veniva ritrovato dalla madre e lo zio della vittima.
"Furono rilevate almeno 25 ferite, alcune molto profonde e assestate quando la vittima era ancora viva ", ha dichiarato il Pubblico Ministero, sottolineando la premeditazione e l'omofobia degli atti, riconosciuti durante l'istruzione del processo ma confutate durante.
La difesa e gli imputati rimproveravano alla vittima che seguiva un trattamento ormonale allo scopo d'una operazione prevista alcuna settimane più tardi, di volere diventare una donna e la consideravano un omosessuale, ha ricordato, Sra Brignol.
Dopo l'assassinio, i due uomini avevano rubato Hi Fi ed elettrodomestic iprima di fuggire nella direzione di Parigi con la macchina della vittima. Furono finalmente fermati alcuni giorni più tardi a Strasburgo dove dopo un incidente d'auto. Nelle loro arringhe, gli avvocati della difesa tentarono di dimostrare l'assenza di premeditazione, facendo valere il ruolo svolto da un'amica comune che aveva avuto una lite violenta con la vittima il giorno dei fatti, lo sradicamento culturale ed il pasato familiare degli imputati nati in Algeria ed arrivati in Francia da poco.
Notizia fornita da "Groupe Activiste Trans" (Paris – France)
tradotta in italiano da: Karine Solène Espineira e Marlène Riwkeh Mèges
Adattamento alla lingua italiana corrente: Mirella Izzo