CINEMA
IN DVD BEAUTIFUL BOXER UNO FRA I PIU' BEAUTIFUL FILM DI TUTTI I TEMPI A TEMATICA TRANS di Mirella Izzo Un film che non ti aspetti, questo del regista tailandese Ekachai Uekrongtham. La storia è molto semplice e si basa sul racconto autobiografico di uno dei più famosi kickboxer tailandesi, Parinya Charoenphol, che riesce a far convivere questo sport durissimo ed esclusivamente maschile, con la maturazione della sua anima femminile e la sua transizione, assumendo il nome di Nong Tom (sarebbe Tum, ma è stato tradotto con Tom). Il film si svolge quasi tutto in "feedback" con il racconto della ormai donna Nong Tom che rilascia un'intervista ad un giornalista americano. Dall'infanzia fino alla celebrazione sui ring di tutta la Tailandia e del Giappone e all'abbandono dello sport, l'evoluzione dell'identità femminile di Nong Tom, prima come lottatore travestito, poi in una vera e propria transizione sessuale. |
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la locandina del film edito in Italia dalla Dolmen Home Video, collana Queer, in collaborazione con il Festival Internazionale di Cinema GayLesbico e Queer Culture di Milano |
La apparente banalità dello script non deve trarre in inganno. Il regista ed il bravissimo attore (capace di assumere una identità femminile decisamente più credibile della Huffmann in Transamerica), mettono in scena nel film una quantità di tematiche davvero incantevoli e innovative rispetto agli stereotipi che circolano sulle persone transgender. L'idea del far convivere non solo nell'identità ma anche nella biografia di una persona Kickbox e psicologia e valori femminili è decisamente più realistico delle figure stereotipate di trans che siamo abituati a vedere nei film, sia politicamente scorretti, sia politicamente corretti. Vedere combattere la femminile Nong Tom e sbattere a terra decine di kickboxer maschi che regolarmente l'avevano presa ingiro prima del match, con le battute maschiliste più becere e tipiche, offre alla protagonista la possibilità di incarnare, nella sua condizione transgender, la rivincita della donna sul maschilismo anche negli aspetti più tipicamente maschili (la forza fisica ad esempio). Ma se Nong sul ring è uno spietato lottatore, a fine combattimento bacia il proprio avversario e, appena esce dal setting della boxe, esprime, peraltro con grande credibilità, una femminilità che travolge il suo corpo atleticamente maschile, comunicando con ciò che l'essere donna, per una trans, viene ancor prima degli ormoni, degli interventi chirurgici, della transizione fisica. Molti altri temi vengono delicatamente affrontati nel film. Per noi occidentali inoltre è interessante osservare il diverso atteggiamento della cultura buddista rispetto a quella cristiano/giudaica nei confronti delle differenze, e del rispetto dell'identità personale. |
Se
infatti la società cittadina tailandese ormai "occidentale"
offre spunti di transfobia, essa non raggiunge mai il clima della violenza.
Anche dove la condizione trans viene mal vissuta, essa non supera quasi
mai il clima dello "sfottò" e alla fine viene accettata.
In ogni caso non chiude le porte della società a chi nasce di
un sesso opposto al proprio genere sentito. L'antica cultura tailandese
peraltro prevedeva l'esistenza delle "donne di secondo tipo",
delle trans, ed oggi è famosa per le cosiddette "Lady
Boys" - transessuali che - nel parziale rinnegamento della
moderna tailandia rispetto alla propria cultura, a favore di quella
occidentale - sono relegate spesso alla prostituzione che il governo
tailandese sfrutta per aumentare il turismo (sessuale) nel proprio paese. Genova
17 luglio 2006 leggi recensione del film su cinemavvenire.it (torna all'indice) |
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FOTOGALLERY
E UN POCO DI ANTROPOLOGIA courtesy by National Geographic |
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Beautiful Boxer Questo
è il vero viso di Tum, uno dei più popolari volti della
Tailandia. E' stata un campione di Kick Box - ma dopo che quattro anni
fa si è sottoposta ad intervento di riassegnazione chirurgica
- ha lasciato la boxe. Come uomo, Tum è stato un eroe nazione,
idealizzato per la sua maestria nel "Muay Thai", il nome con
cui viene chiamata la boxe tailandese tradizionale. Come donna ha smesso
di competere fino a questo 2006, anno in cui ha deciso di tornare sul
ring. |
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Kick Boxer in transizione Tum è
diventato un boxeur per difendersi dal bullismo degli altri ragazzi
che lo prendevano in giro per i suoi modi femminili. Ma aveva una propensione
naturale per questo sport e partendo da competizioni locali - anche
per mantenere la famiglia di origini modeste - gara dopo gara, si è
affermata fino a raggiungere i vertici nazionali dello sport a Bagkok.
Uno dei motivi principali per cui Tum ha seguito questa remunerativa
carriera è stato quello di raccogliere i soldi necessari alla
sua transizione e operazione per diventare donna. Nella foto i diversi
stadi di transizione di Tum |
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Kick Boxing and a KissKick Box e baci Come boxeur, Nong Tum aveva tre marchi caratteristici: la sua maestria nei movimenti tradizionali e antichi, la sua tendenza a truccarsi sul ring e, dopo una vittoria, di baciare il proprio avversario. |
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Da sinistra a destra: una ladyboy (nome popolare in tailandia per descrivere le persone transgender) di nome "Oh; Sam Winter, un antropologo dell'università di Hong Kong, una cabarettista transgender di nome Fah e la giornalista di National Geographic, Laura Greene. |
Tre ragazzi e una ragazza In Tailandia il concetto dell'esistenza di tre sessi è antico. Antiche tradizioni del nord della Tailandia raccontano che in principio un uomo e una donna ebbero tre figli: un maschio, una femmina e un terzo sesso. Molti tailandesi credono che essere 'phuying praphet song', nome tradizionale per indicare le persone transgender che -tradotto letteralmente signfica "secondo tipo di donna" - sia il risultato del proprio karma. Molti pensano che nelle loro vite passate, le phuying praphet song erano uomini che hanno avuto molte storie con donne differenti. E che il loro destino di karma sia quello di reincarnarsi in una donna intrappolata in un corpo di uomo. Le Ladyboys credono che se si comporteranno bene in questa reincarnazione rinasceranno o come uomini o come donne. In Tailandia si stima vivano 180.000 ladyboys che vivono come donne ma che legalmente sono considerate uomini. |
National
Geographic ha dedicato un intera trasmissione a Tung (http://news.nationalgeographic.com/news/2004/03/0325_040325_TVthirdsex.html)
Foto e testi di questa paginasono tratti da National Geographic. Ulteriori immagini e testi sono disponibili alla pagina; http://channel.nationalgeographic.com/channel/photogallery/thirdsex/ |