PREMESSA:
La 164/82 è una legge molto liberale e progressista ma proprio per
questa sua natura si presta ad interpretazioni diverse. In materia
di riattribuzione di sesso siamo rimasti infatti all’Italia dei
Comuni, dove ogni Tribunale provinciale interpreta questa legge
nazionale secondo modalità proprie e spesso del tutto arbitrarie,
travisandone i contenuti e facendole assumere un carattere punitivo
nei confronti delle persone transessuali e transgender. Crisalide
chiarirà al più presto in un documento
apposito la corretta interpretazione che dovrebbe essere data
agli articoli di legge (in modo particolare agli articoli 2 e 3)
I
dati seguenti sono stati raccolti durante l’ultima conferenza
dell’ONIG (Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere) svoltasi
a Torino il 13 ottobre 2001.
Crisalide
è in grado di fornire nominativi di avvocati competenti in materia
di transizione nelle seguenti città:
Roma, Milano, Napoli, Bologna,
Firenze, Genova, Bari, Torino, Cagliari. Per
richiederli, scrivete a: matteocrisalide@supereva.it
N.B.:
I costi per spese tributarie, perizie
mediche, psichiatriche e psicologiche di parte e d’ufficio variano di regione in regione.
Le parcelle minime e massime degli avvocati si riferiscono a quanto
è stato comunicato dagli stessi al Convegno di Torino.
Dal
1° gennaio 2002 l’imposta di bollo sarà abolita; ciò significa
di fatto un risparmio intorno alle 500.000 lire.
Pretendete pertanto da quella
data una corrispettiva riduzione della parcella.
I
tempi d'attesa
si intendono dal giorno del ricorso all'emissione della sentenza
ATTENZIONE:
in molte città alcuni avvocati e giudici senza scrupoli tendono
a richiedere costantemente la presenza dei periti d’ufficio. Tale
metodo crea - de facto - un "business" sulle spalle
di chi presenta l'istanza. Accertatevi che il perito sia richiesto
solo se necessario (Legge
164/82 art 2:"Quando
è
necessario, il giudice istruttore dispone con ordinanza l'acquisizione
di consulenza intesa ad accertare le condizioni psico-sessuali
dell'interessato"),
cioè quando la documentazione di parte risulti insufficiente o
mancante. La perizia di parte proveniente da istituzione pubblica
(ospedali, consultori e simili, organismi ONIG) dà adito - in
alcune città - a meno rischi procedurali.
Indice
In
breve
Appunti
Vademecum
Anche
se la legge 164/82 non lo prevede, è ormai prassi che il ricorso
per la rettifica chirurgica dei caratteri sessuali primari e quella
anagrafica dei dati personali sia suddiviso in due istanze. In
questo modo il richiedente paga in termini di tempo, denaro e
soprattutto stress. Crisalide promuove una battaglia al fianco
delle altre associazioni transessuali, CGIL Ufficio Nuovi Diritti
e degli organismi ONIG affinché il ricorso in questione possa
essere intrapreso in un'unica istanza. Al momento attuale, la
procedura è la seguente:
- 1° istanza:
si richiede l'autorizzazione a sottoporsi al trattamento chirurgico;
- 2° istanza:
si richiede la rettifica di nome e sesso anagrafici.
- CTU: Consulente
Tecnico d'Ufficio (Perito d'Ufficio). Il giudice può nominare
uno o più CTU (la cui consulenza si contrappone alla documentazione
dei periti di parte eventualmente presentata dal richiedente)
che lo supportino nella decisione. Si tratta solitamente di
uno psichiatra e/o di un medico legale; il primo può sottoporre
il richiedente ad una serie di tests della personalità; Il secondo
procede alle visite mediche ed ai colloqui. Le spese dei
CTU sono a carico del richiedente l'istanza. La nomina del
CTU è prevista dalla 164/82 solo "quando necessario"
(vedi nota ad inizio pagina)
- Contenzioso:
che concerne una controversia giuridica. In questo caso, non
esistendo una vera e propria controparte, il richiedente fa
ricorso contro lo Stato. E' in vigore in alcuni Tribunali per
la 1° istanza e raramente anche per la 2°. Ma è un assurdo che
le associazioni transessuali stanno cercando di combattere.
Nel contenzioso è richiesta spesso la nomina di uno o più CTU.
- Camerale:
procedimento di libera giurisdizione, causa civile. E' più veloce
perché in questo caso solitamente i giudici si basano sulla
documentazione di parte e non nominano CTU. Rispetto al procedimento
contenzioso, riserva meno privacy in quanto in aula sono presenti
tutti quelli che hanno udienza per lo stesso giorno.
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Costi
per le imposte di bollo: £ 170.000 per ogni ricorso
Imposizione
fiscale da £ 500.000
1°
istanza. Tempi di attesa: dai 6 agli 8 mesi. Nella quasi totalità
dei casi il Tribunale richiede l’intervento del perito legale
d’ufficio.
2°
istanza. Tempi d’attesa: dai 2 ai 4 mesi
Costi
avvocato. Oltre gli oneri fiscali, i costi per le due istanze
vanno da un min di £ 1.500.000 ad un max di £ 3.000.000
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I
due procedimenti (1° e 2° istanza) sono considerati CONTENZIOSI.
I tempi, di conseguenza, sono molto lunghi e l’intervento del
perito d’ufficio è automatico. (vedi
nota ad inizio pagina).
Ciò significa maggiori costi per chi richiede l’istanza.
Sono
previste tasse tributarie.
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La
1° fase è considerata CONTENZIOSO, la 2° CAMERALE.
Esistono atteggiamenti pregiudiziali di diffidenza verso le perizie
di parte. Il Presidente del Tribunale ha istituito una clausola
interna che prevede l’assegnazione in ogni caso di un perito d’ufficio
(vedi
nota ad inizio pagina).
N.B.
Questa procedura è puramente arbitraria e va contro lo spirito
della Legge
164/82 in materia di riattribuzione di sesso.
Costi
avvocato: min £ 1.500.000 max £ 3.500.000
Costi
CTU: min £ 500.000 max £ 1.200.000
Costi
perizia psicologica di parte (DISEM): min. £500.000 max £ 1.000.000
Test
psicologici da allegare alla perizia di parte (solitamente 2):
£ 250.000
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La
sezione che si occupa dei casi di transessualismo è la 9°.
Gli
orientamenti cambiano da giudice a giudice. Raramente è richiesta
la perizia d’ufficio, di solito i giudici si fidano della perizia
di parte.
La
prima udienza non prevede la comparsa del richiedente, basta la
presenza del consulente di parte. In alcuni casi è stato chiesto
il parere dell’endocrinologo. Si sono anche verificati dei rinvii
perché nella documentazione di parte non erano presenti gli allegati
dell’endocrinologo.
Tempi
per la 1° istanza*: da 8 mesi ad 1 anno. Nel caso
si presenti perizia di parte e non sia necessaria notifica all’eventuale
coniuge, il giudice va direttamente a sentenza.
Un
giudice a cui non sono mai stati assegnati casi di questo genere
tenderà ad essere più lento in quanto per inesperienza probabilmente
richiederà il vaglio del/dei perito/i d’ufficio.
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A
Napoli la sentenza di rettifica del nome è notificata a più enti
per favorire il cambio dei documenti, diploma, laurea ecc.
Napoli
ha un percorso piuttosto semplificato e veloce (i casi sono passati
dall' indifferenza giuridica prima della legge all’attuale indifferenza
procedurale: non esiste privacy, l’ufficio del giudice è comunque
sempre troppo affollato e il giudice distratto. La prima udienza
di comparizione è inutile, l’esame viene fatto davanti a tutti
i presenti ed è una situazione che genera profondi imbarazzi.
La legge non richiede l’obbligatorietà della presenza, basta quella
del consulente legale. C’è una sostanziale incapacità di decidere
da parte dei giudici e in alcuni casi sono stati richiesti addirittura
tre periti in contemporanea.
Il
gratuito patrocinio funziona abbastanza bene anche se gli avvocati
cui sono assegnati i casi non hanno esperienza. Bisognerebbe far
loro pervenire le informazioni necessarie.
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Tempi
per la 1° istanza*: da 3 mesi a 2 anni (dipende
dal magistrato)
Il
Tribunale di Roma solitamente recepisce consulenza di parte o
da pubblico ente (ad es. SAIFIP)
Tempi
2° istanza: più veloci. Vi sono già stati 30 casi precedenti per
cui non è stato richiesto perito d’ufficio.
Costi
CTU (perizia d’ufficio): min. £ 1.000.000
Da
pochi mesi il Tribunale accetta come valide le perizie di parte
se "giurate" davanti al giudice da parte del professionista
che le ha redatte.
Per
il cambio dei documenti, l’ufficiale del Comune impiega un solo
giorno.
Relazione
del SAIFIP come perizia tecnica di parte: £ 250.000
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In
breve:
Costo
perizia psicologica di parte: £ 500.000 (+ 500.000 per i tests)
Costo
perizia medica di parte: £ 300.000
Questi
costi si riferiscono all’équipe di medici e psicologi dell’Ospedale
Cattinara.
Durante
la 2° fase , recentemente il ricorso è avvenuto senza comparizione,
neppure quella dell’avvocato! Il giudice ha disposto la rettifica
dei dati anagrafici in soli 2 giorni!
Il
giudice nomina sempre un perito d’ufficio
Il
giudice nomina sempre un perito d’ufficio
Non
si pagano tasse tributarie perché questo tipo di istanze sono
considerate causa civile
Una
perizia legale di parte arriva a costare anche £ 5.000.000
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Appunti:
Gratuito Patrocinio. Per
i non abbienti è’ prevista la possibilità della gratuità dell’iter
con l’assegnazione di un avvocato d’ufficio e dell’abolizione
degli oneri fiscali. Informatevi presso i vostri Tribunali. Dal
2002 entrerà in vigore una legge che semplificherà la procedura
per ottenere il gratuito patrocinio.
Presentazione diretta dell'istanza. E’ possibile presentare
direttamente la 1° istanza senza l'ausilio di un consulente legale,
ma solo se il Tribunale al quale si fa richiesta (che deve essere
quello di residenza) considera l’istanza volontaria giurisdizione
(camerale) e non un contenzioso. Nel caso della 2° istanza dovrebbe
sempre essere possibile.
Cartella clinica. Fatevi
sempre rilasciare cartella clinica conforme all’originale. La
cartella clinica costituisce prova documentaria sufficiente, il
Tribunale non deve richiedere un’ulteriore consulenza del perito
d’ufficio.
Cambio anagrafico senza trattamento chirurgico. Ci
sono stati dei precedenti (es. Roma 1997) in cui il trattamento
chirurgico non era stato ritenuto indispensabile per la rettifica
del nome e del sesso. Ciò può verificarsi ad esempio nel caso
in cui sussistano condizioni di salute a rischio.
Stranieri: nel caso di cittadini
stranieri, se il paese d’origine non prevede rettifica anagrafica,
il Tribunale italiano può autorizzare la prima istanza (autorizzazione
agli interventi chirurgici) ma non la seconda (cambio del nome
e del sesso anagrafici).
Curriculum Vitae.
Il CV è un’autocertificazione, perciò lo si
può compilare col nome scelto anche prima dell'avvenuta rettificazione.
Università.
Iscrivetevi tranquillamente all'Università! Al cambio dei documenti,
se siete ancora studenti basterà presentare domanda in carta semplice
e richiede un duplicato del libretto col nuovo nome. Chi
prevede un periodo di ospedalizzazione e convalescenza può chiedere
il “privilegio del congelamento” che gli permette di non pagare
le tasse per quel periodo.
Per
il certificato di Laurea: si annulla la pergamena e si ottiene
il duplicato. (anche qui vale la legge sulla privacy n°
675/96: non accettate certificati corretti in cui sia ancora visibile
il vecchio nome!)
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Suggerimenti per
ottenere velocemente il cambio dei documenti al momento dell’avvenuta
rettifica anagrafica
Se
possibile, farsi seguire personalmente dall’avvocato, il quale
spiega ai funzionari (quindi alle segreterie scolastiche ecc.)
cosa si deve fare. Nel caso di licenze, diplomi, laurea, richiedere
un NUOVO TITOLO che non echi segni del passato, cioé non correttivo.
Segnalare che si è tutelati dalla legge sulla privacy n° 675/96.
Preparare
un dossier con fotocopia di tutti quei documenti che possono essere
richiesti in carta semplice: sentenza, estratto integrale di nascita
corretto, Codice Fiscale corretto, carta d’identità e/o passaporto
corretto + domanda scritta di richiesta di cambiamento. Gli unici
uffici che possono chiedere copia autenticata della sentenza e
certificati originali sono: anagrafe, PRA e conservatoria dell’immobile.
L’atto
integrale di nascita corretto -che nessuno può chieder tranne
l’interessato- vale come la sentenza.
Ingenerate
sensi di colpa negli addetti ai lavori se non disbrigano le pratiche
velocemente (ad esempio: la possibilità che voi perdiate il lavoro),
telefonate costantemente!
Ipotesi di snellimento procedure legali
Chiedete
ai vostri avvocati se possa essere praticabile una delle seguenti
strade:
- procedimento
unico da sospendere temporaneamente durante l’adeguamento chirurgico
e poi riattivare come procedimento d’urgenza causa discrepanza
evidente.
- l'utilizzo
del
Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000,
n. 396 - SOSTITUISCE IL REGIO DECRETO!!
per ottenere
il cambio del nome prima di qualsiasi intervento chirurgico.
- sfruttare
art 13 della legge sulla privacy n° 675/96 per rivendicare il
nome con cui si è noti.
INFORMATECI
DI EVENTUALI SUCCESSI OTTENUTI SEGUENDO LE SUDDETTE PROCEDURE
SCRIVENDOCI A: matteocrisalide@supereva.it
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